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Evento: Opere scelte di Mario Sangiovanni
08/10/2016 - 18/10/2016
Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: | 05/10/2016 - 23:17 |
Luogo: | Napoli (NA) - Campania |
Data di inizio: | 08/10/2016 |
Data di fine | 18/10/2016 |
Descrizione
Mostra personale di pittura di Mario Sangiovanni
8 ottobre – 18 ottobre 2016
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli
Vernissage 8 ottobre 2016 ore 18:00
Orari galleria: 10:30/13:00 - 16:30/19:30 (escluso la domenica)
Ingresso libero
Info: tel. 0815523193
www.galleriaserio.it
8 ottobre – 18 ottobre 2016
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli
Vernissage 8 ottobre 2016 ore 18:00
Orari galleria: 10:30/13:00 - 16:30/19:30 (escluso la domenica)
Ingresso libero
Info: tel. 0815523193
www.galleriaserio.it
Altri eventi dell'inserzionista
TECNICA E COMUNICAZIONE Stefano Borriello
20/02/2016 - 02/03/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gennaro Cilento
"TECNICA E COMUNICAZIONE" Stefano Borriello
Mostra personale
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli.
Vernissage 20 Febbraio 2016 ore 18:00
La mostra resterà aperta fino al 2 Marzo 2016 dalle ore 10:30 - 13:00 e dalle 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
Con Stefano Borriello si sono condivisi nella nostra adolescenza il rispetto e l’amore per la natura, la semplicità del modello di vita e l’essenzialità nell’esprimersi. E l’artista Borriello tutto questo lo rivela anche nella scelta della materia su cui interviene.
Dopo le mostre dei suoi primi lavori a Torre del Greco, ricordo ancora, dopo il tanto tempo trascorso, le sue opere lignee esposte al “Centro Ellisse” di Salvatore Pica a Piazza Vittoria, che attirarono l’occhio e l’attenzione dei più sensibili critici d’arte. Sin da allora l’espressione artistica di Stefano Borriello si è sempre accompagnata con la finezza formale, con la tenuità delle tinte e la purezza e l’assonanza delle linee. Egli è tuttora alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e di nuove emozioni, ma sempre senza perdere il suo stile.
La complementarità tra l’elemento umano e le immagini geometriche, nel percorso del linguaggio artistico di Stefano Borriello, evoca l’antinomia poesia/realtà, suscita suggestioni oniriche e richiami per la memoria. Questo “geometrico”, che spesso fa da sfondo allo stilizzato figurativo, non trasmette freddezza di sentimenti, ma rievoca nell’esperienza del vissuto le avversità, le asperità, i timori, i dubbi, le aspettative che attraversano le vicende individuali, ma anche la vita degli altri. Stefano Borriello lavora in profondità, riflettendo e rimuginando sulle conoscenze acquisite del mondo, della vita, provando e riprovando, procedendo in un’indagine artistica sempre più spostata in avanti, con un’attenzione a volte meticolosa alla trasparenza ed ai particolari, agli effetti della luce sull’opera. Il lavoro finito è il prodotto di un vero artista, sensibile come un fanciullo, ma acuto osservatore della realtà
Luigi Marino
Tecnica e comunicazione è un percorso che si svolge attraverso la riflessione delle opere in esposizione.
Nato a Torre del Greco, Stefano Borriello si avvia allo studio artistico sotto la guida di Giuseppe Ciavolino, Carlo Verdecchia e Renato Barisani. A Napoli si diploma all’Istituto d’Arte “Palizzi” e frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti, avendo come maestri Emilio Greco e Augusto Perez. Conseguita la laurea in architettura all’università Federico II, oggi è docente ordinario, presso la stessa facoltà, di Disegno e Storia dell’Arte.
Il suo percorso artistico muove dalla lezione di Augusto Perez e di Emilio Greco, passa attraverso l’esperienza delle avanguardie artistiche napoletane del dopoguerra, dal Gruppo 58 a Geometria e Ricerca, per approdare ad una propria e personale elaborazione di un linguaggio espressivo che, partendo da una rigorosa e puntuale analisi della percezione visiva, giunge alla complessa ed articolata architettura delle sue immagini, connotate dalla contaminazione delle forme geometriche astratte con l’elemento informale e materico.
Nei lavori più recenti entro lo spazio rigorosamente astratto della composizione si inserisce, improvviso, un frammento figurativo che recupera un fluido rapporto dialettico tra le rarefatte geometrie e la concreta corporeità delle immagini figurative.
Mostra personale
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli.
Vernissage 20 Febbraio 2016 ore 18:00
La mostra resterà aperta fino al 2 Marzo 2016 dalle ore 10:30 - 13:00 e dalle 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
Con Stefano Borriello si sono condivisi nella nostra adolescenza il rispetto e l’amore per la natura, la semplicità del modello di vita e l’essenzialità nell’esprimersi. E l’artista Borriello tutto questo lo rivela anche nella scelta della materia su cui interviene.
Dopo le mostre dei suoi primi lavori a Torre del Greco, ricordo ancora, dopo il tanto tempo trascorso, le sue opere lignee esposte al “Centro Ellisse” di Salvatore Pica a Piazza Vittoria, che attirarono l’occhio e l’attenzione dei più sensibili critici d’arte. Sin da allora l’espressione artistica di Stefano Borriello si è sempre accompagnata con la finezza formale, con la tenuità delle tinte e la purezza e l’assonanza delle linee. Egli è tuttora alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e di nuove emozioni, ma sempre senza perdere il suo stile.
La complementarità tra l’elemento umano e le immagini geometriche, nel percorso del linguaggio artistico di Stefano Borriello, evoca l’antinomia poesia/realtà, suscita suggestioni oniriche e richiami per la memoria. Questo “geometrico”, che spesso fa da sfondo allo stilizzato figurativo, non trasmette freddezza di sentimenti, ma rievoca nell’esperienza del vissuto le avversità, le asperità, i timori, i dubbi, le aspettative che attraversano le vicende individuali, ma anche la vita degli altri. Stefano Borriello lavora in profondità, riflettendo e rimuginando sulle conoscenze acquisite del mondo, della vita, provando e riprovando, procedendo in un’indagine artistica sempre più spostata in avanti, con un’attenzione a volte meticolosa alla trasparenza ed ai particolari, agli effetti della luce sull’opera. Il lavoro finito è il prodotto di un vero artista, sensibile come un fanciullo, ma acuto osservatore della realtà
Luigi Marino
Tecnica e comunicazione è un percorso che si svolge attraverso la riflessione delle opere in esposizione.
Nato a Torre del Greco, Stefano Borriello si avvia allo studio artistico sotto la guida di Giuseppe Ciavolino, Carlo Verdecchia e Renato Barisani. A Napoli si diploma all’Istituto d’Arte “Palizzi” e frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti, avendo come maestri Emilio Greco e Augusto Perez. Conseguita la laurea in architettura all’università Federico II, oggi è docente ordinario, presso la stessa facoltà, di Disegno e Storia dell’Arte.
Il suo percorso artistico muove dalla lezione di Augusto Perez e di Emilio Greco, passa attraverso l’esperienza delle avanguardie artistiche napoletane del dopoguerra, dal Gruppo 58 a Geometria e Ricerca, per approdare ad una propria e personale elaborazione di un linguaggio espressivo che, partendo da una rigorosa e puntuale analisi della percezione visiva, giunge alla complessa ed articolata architettura delle sue immagini, connotate dalla contaminazione delle forme geometriche astratte con l’elemento informale e materico.
Nei lavori più recenti entro lo spazio rigorosamente astratto della composizione si inserisce, improvviso, un frammento figurativo che recupera un fluido rapporto dialettico tra le rarefatte geometrie e la concreta corporeità delle immagini figurative.
"Centrino" mostra personale di Barbara Karwowska c/o Salvatore Serio galleria d'arte
21/10/2016 - 02/11/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gennaro Cilento
CENTRINO DI BARBARA KARWOWSKA
Dal 21 ottobre al 2 novembre Barbara Karwowska presenta alla galleria d’arte Salvatore Serio la sua nuova personale di pittura dal titolo "Centrino".
Vernissage: venerdì 21 ottobre 2016, ore 18:00
La denominazione di questo progetto deriva da un motivo decorativo caro all’artista, proprio quello del Centrino, che compare in molte delle sue opere, divenendo aureola o corona dei personaggi raffigurati, e predomina in questa personale. Come il tessuto ricamato così il centrino dipinto da Barbara assume una duplice funzione: decorativa e protettiva. Il primo lavoro nel quale comparve venne realizzato nel 1999. Si trattava de Il rosario, un dipinto di grandi dimensioni composto da ventisette tele e due pannelli, donato alla Villa Colombaia di Luchino Visconti ad Ischia e in seguito misteriosamente scomparso. Il centrino assume un significato simbolico, vuole proteggere il mondo interiore delle personalità ritratte dalla Karwowska.
Luigi Fusco chiarì lo stile pittorico e comunicativo dell’artista affermando: "La pittura di Barbara Karwowska rivela nelle sue forme, così come nei suoi contenuti, una connotazione altamente espressiva, non priva di una intensa introspezione psicologica. La stesura cromatica plasma le figure dipinte, le avvolge creandogli attorno uno spazio, seppur "indefinito", caldo e accogliente. L'intimità dei pensieri viene mostrata senza vergogna”.
Le opere esposte vedranno altri due elementi ricorrenti: la corona e la girandola. La corona diviene il simbolo della potenza interiore, mentre la girandola, quello della fanciullezza e dell’innocenza, rappresentando anche un mezzo per affrontare con leggerezza le difficoltà della vita e per ritornare un po’ bambini. Evocatrice di leggerezza e movimento la girandola diviene ne Il Trionfo della pace anche il simbolo della serenità. L’artista utilizza colori caldi ed avvolgenti. Le tele sono essenzialmente tricromatiche, realizzate con l’utilizzo del marrone, del viola e del bianco. Il marrone, colore dell’artigianato e della natura, rappresenta la vitalità intesa come equilibrio tra corpo e mente; il viola aumenta il mistero e la magia delle sue opere; il bianco, invece, oltre a conferire luminosità, indica la purezza e la spiritualità del processo creativo.
In esposizione ci saranno tre dipinti di grande formato, alcuni ritratti e una composizione Sembrano finestre… costituita da 24 piccole tele. Sono volti, particolari fisionomici o decorativi per immaginare, per aprire una finestra in un altro mondo quello della poetica inconscia. Ornella della Libera riferendosi a quest’opera scrisse: " Sembrano finestre, volti affacciati alle finestre del mondo (anche quello virtuale), che guardano, smarriti, sorpresi, intimiditi, insicuri, con rispetto, con timidezza, con educazione l'altro, il diverso, la situazione che sta accadendo, scrutano, scorgono, sbirciano, quasi come se volessero guardare senza essere visti, come se volessero essere fantasmi, invisibili al mondo che invece vuole essere visto, essere protagonista, al centro dell'attenzione. Loro no. Non sono morbosi voyeurs della vita degli altri: i loro visi sono incompleti, non hanno e non mostrano la loro identità completa, non vogliono essere riconosciuti ed essere riconoscibili. Sono frammenti di vita, frammenti d'identità incomplete, sono pezzi di mosaico di vita, pezzi di puzzle che solo l'Amore può definire, completare".
Galleria d’Arte Salvatore Serio
Via Oberdan 8, Napoli
Orari d’apertura: dal lunedì al sabato 10:30-13:00/16:30-19:30
Ingresso libero
tel:0815523193
www.galleriaserio.it
https://www.facebook.com/events/1786263181641491/
Dal 21 ottobre al 2 novembre Barbara Karwowska presenta alla galleria d’arte Salvatore Serio la sua nuova personale di pittura dal titolo "Centrino".
Vernissage: venerdì 21 ottobre 2016, ore 18:00
La denominazione di questo progetto deriva da un motivo decorativo caro all’artista, proprio quello del Centrino, che compare in molte delle sue opere, divenendo aureola o corona dei personaggi raffigurati, e predomina in questa personale. Come il tessuto ricamato così il centrino dipinto da Barbara assume una duplice funzione: decorativa e protettiva. Il primo lavoro nel quale comparve venne realizzato nel 1999. Si trattava de Il rosario, un dipinto di grandi dimensioni composto da ventisette tele e due pannelli, donato alla Villa Colombaia di Luchino Visconti ad Ischia e in seguito misteriosamente scomparso. Il centrino assume un significato simbolico, vuole proteggere il mondo interiore delle personalità ritratte dalla Karwowska.
Luigi Fusco chiarì lo stile pittorico e comunicativo dell’artista affermando: "La pittura di Barbara Karwowska rivela nelle sue forme, così come nei suoi contenuti, una connotazione altamente espressiva, non priva di una intensa introspezione psicologica. La stesura cromatica plasma le figure dipinte, le avvolge creandogli attorno uno spazio, seppur "indefinito", caldo e accogliente. L'intimità dei pensieri viene mostrata senza vergogna”.
Le opere esposte vedranno altri due elementi ricorrenti: la corona e la girandola. La corona diviene il simbolo della potenza interiore, mentre la girandola, quello della fanciullezza e dell’innocenza, rappresentando anche un mezzo per affrontare con leggerezza le difficoltà della vita e per ritornare un po’ bambini. Evocatrice di leggerezza e movimento la girandola diviene ne Il Trionfo della pace anche il simbolo della serenità. L’artista utilizza colori caldi ed avvolgenti. Le tele sono essenzialmente tricromatiche, realizzate con l’utilizzo del marrone, del viola e del bianco. Il marrone, colore dell’artigianato e della natura, rappresenta la vitalità intesa come equilibrio tra corpo e mente; il viola aumenta il mistero e la magia delle sue opere; il bianco, invece, oltre a conferire luminosità, indica la purezza e la spiritualità del processo creativo.
In esposizione ci saranno tre dipinti di grande formato, alcuni ritratti e una composizione Sembrano finestre… costituita da 24 piccole tele. Sono volti, particolari fisionomici o decorativi per immaginare, per aprire una finestra in un altro mondo quello della poetica inconscia. Ornella della Libera riferendosi a quest’opera scrisse: " Sembrano finestre, volti affacciati alle finestre del mondo (anche quello virtuale), che guardano, smarriti, sorpresi, intimiditi, insicuri, con rispetto, con timidezza, con educazione l'altro, il diverso, la situazione che sta accadendo, scrutano, scorgono, sbirciano, quasi come se volessero guardare senza essere visti, come se volessero essere fantasmi, invisibili al mondo che invece vuole essere visto, essere protagonista, al centro dell'attenzione. Loro no. Non sono morbosi voyeurs della vita degli altri: i loro visi sono incompleti, non hanno e non mostrano la loro identità completa, non vogliono essere riconosciuti ed essere riconoscibili. Sono frammenti di vita, frammenti d'identità incomplete, sono pezzi di mosaico di vita, pezzi di puzzle che solo l'Amore può definire, completare".
Galleria d’Arte Salvatore Serio
Via Oberdan 8, Napoli
Orari d’apertura: dal lunedì al sabato 10:30-13:00/16:30-19:30
Ingresso libero
tel:0815523193
www.galleriaserio.it
https://www.facebook.com/events/1786263181641491/
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Presentazione del Catalogo “LE STANZE D’ARAGONA - Pratiche pittoriche in Italia ...
09/02/2016 - 09/02/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Sarà presentato martedì 9 febbraio alle ore 18.30 presso la RizzutoGallery di Palermo (via Monte Cuccio 30) il volume LE STANZE D’ARAGONA - Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio, dedicato al progetto organizzato dalla RizzutoGallery e dall’associazione culturale “Le stanze d’Aragona”, sotto la cura di Helga Marsala e Andrea Bruciati, realizzato in collaborazione con il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Soprintendenza Regionale dei Beni Culturali e Ambientali di Palermo, l’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, il Comune di Palermo Assessorato Cultura, ed Ersu Palermo (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario), con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana, e con il supporto di Elenk’Art.
Il progetto - nato con l’intento di avviare una ricognizione della scena pittorica italiana degli ultimi anni, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove tendenze dell’astrazione e della pittura concettuale - si è articolato attraverso tre mostre divise in capitoli, due prime collettive, composte da otto artisti ciascuna e ospitate negli spazi di RizzutoGallery - a marzo e maggio 2015 - e infine il terzo e ultimo appuntamento di settembre al Villino Favaloro, dove si è data vita ad una grande mostra che ha coinvolto trentacinque artisti italiani di diverse generazioni, fra maestri e mid-career di livello internazionale, e giovani artisti emergenti del panorama contemporaneo, oltre a sancire la riconsegna alla cittadinanza dell’importante gioiello Liberty palermitano.
Il catalogo presenta un’ampia selezione di immagini e testi critici relativi all’intera trilogia.
INFO:
LE STANZE D’ARAGONA – Pratiche pittoriche all’alba del nuovo millennio - Catalogo a colori, 208 pagine
ARTISTI: Giuseppe Adamo, Paola Angelini, Stefano Arienti, Domenico Bianchi, Renata Boero, Jacopo Casadei, Antonio Catelani, Manuele Cerutti, Paolo Chiasera, Stefano Cumia, Matteo Fato, Giulio Frigo, Anna Gramaccia, Andrea Grotto, Gaia Fugazza, Tiziano Martini, Andrea Mastrovito, Cristiano Menchini, Maria Morganti, Lorenzo Morri, Nunzio, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Lucio Pozzi, Barbara Prenka, Riccardo Previdi, Pietro Roccasalva, Alessandro Roma, Giovanni Sartori Braido, Vito Stassi, Massimo Stenta, Marco Tirelli, Sulltane Tusha, Marco Useli, Claudio Verna, Serena Vestrucci.
TESTI di: Andrea Cusumano, Maria Elena Volpes, Alberto Firenze, Davide Faraone, Andrea Bruciati, Helga Marsala.
Martedì 9 febbraio 2016, ore 18.30
RizzutoGallery – Palermo
Via Monte Cuccio 30
091.526843 | +39 347.1769901
Ingresso libero.
Il progetto - nato con l’intento di avviare una ricognizione della scena pittorica italiana degli ultimi anni, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove tendenze dell’astrazione e della pittura concettuale - si è articolato attraverso tre mostre divise in capitoli, due prime collettive, composte da otto artisti ciascuna e ospitate negli spazi di RizzutoGallery - a marzo e maggio 2015 - e infine il terzo e ultimo appuntamento di settembre al Villino Favaloro, dove si è data vita ad una grande mostra che ha coinvolto trentacinque artisti italiani di diverse generazioni, fra maestri e mid-career di livello internazionale, e giovani artisti emergenti del panorama contemporaneo, oltre a sancire la riconsegna alla cittadinanza dell’importante gioiello Liberty palermitano.
Il catalogo presenta un’ampia selezione di immagini e testi critici relativi all’intera trilogia.
INFO:
LE STANZE D’ARAGONA – Pratiche pittoriche all’alba del nuovo millennio - Catalogo a colori, 208 pagine
ARTISTI: Giuseppe Adamo, Paola Angelini, Stefano Arienti, Domenico Bianchi, Renata Boero, Jacopo Casadei, Antonio Catelani, Manuele Cerutti, Paolo Chiasera, Stefano Cumia, Matteo Fato, Giulio Frigo, Anna Gramaccia, Andrea Grotto, Gaia Fugazza, Tiziano Martini, Andrea Mastrovito, Cristiano Menchini, Maria Morganti, Lorenzo Morri, Nunzio, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Lucio Pozzi, Barbara Prenka, Riccardo Previdi, Pietro Roccasalva, Alessandro Roma, Giovanni Sartori Braido, Vito Stassi, Massimo Stenta, Marco Tirelli, Sulltane Tusha, Marco Useli, Claudio Verna, Serena Vestrucci.
TESTI di: Andrea Cusumano, Maria Elena Volpes, Alberto Firenze, Davide Faraone, Andrea Bruciati, Helga Marsala.
Martedì 9 febbraio 2016, ore 18.30
RizzutoGallery – Palermo
Via Monte Cuccio 30
091.526843 | +39 347.1769901
Ingresso libero.
Arte in Dono
11/12/2015 - 11/12/2015
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
“Arte in Dono”: il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia per la Fondazione Guido Franzini Onlus.
Venerdì 11 dicembre 2015, alle ore 17.30, presso il Caffè Art É (via Battaglione Toscano, 1/A), nel cuore di Reggio Emilia, si terrà un’asta di beneficenza di opere d’arte, aperta al pubblico, a sostegno delle attività sanitarie offerte alle persone bisognose dalla Fondazione Guido Franzini Onlus.
Nel corso dell’evento, organizzato dal Circolo degli Artisti, saranno messi all’asta dipinti, sculture e fotografie realizzati da numerosi autori afferenti all’associazione reggiana, con base d’asta a partire da 50 euro. La presentazione delle opere sarà di Fabrizio Fontana, professore d’arte. Saranno presenti Fabrizio Franzini (Presidente Fondazione Guido Franzini) ed Enrico Manicardi (Presidente Circolo degli Artisti).
Tutte le opere – generosamente donate da Camilla Adorni, Franco Andreoli, Monica Benassi, Ivano Bolondi, Lucio Braglia, Luis Mario Borri, Marisa Bottazzi, Ermanno Canuti, Giacomina Caputo, Gianni Catellani, Loretta Costi, Silvio D'Amico, Guido Ferrari, Fabrizio Fontana, Nero Levrini, Roberta Lodi Rizzini, Vainer Marconi, Epifanio Mestica, Carmen Panciroli, Eugenio Paterlini, Federica Pigmei, Cesare Pinotti, Oscar Piovosi, Rodolfo Pisi, Sergio Rabitti, Claudio Salsi, eredi Nanda Tosi Truppi, Bruno Vagnini, Enzo Zanni – saranno esposte, fino al 10 dicembre 2015, presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde (Viale Lelio Basso, 1), ormai stabile dimora di attività culturali.
In mostra, paesaggi e vedute cittadine, ritratti e nature morte, composizioni astratte, sculture realizzate con materiali di recupero, fotografie ed opere grafiche.
Le opere sono visionabili in anteprima sul sito web del Circolo degli Artisti (www.circolodegliarti.re.it), sul sito della Fondazione Guido Franzini Onlus (www.fondazioneguidofranzini.it) e sulla relativa pagina Facebook.
Al termine dell’asta verrà offerto un brindisi di ringraziamento e di auguri ai donatori delle opere, ai collaboratori e al gentile pubblico presente. Le opere invendute saranno disponibili fino al 24 dicembre 2015 presso La Bottega del Natale (Vicolo Trivelli, 4). L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Associazione La Bottega del Natale Onlus, Binini Partners, Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde.
Per informazioni: Fondazione Guido Franzini (tel. 0522 328682, info@fondazioneguidofranzini.it), Circolo degli Artisti (tel. 0522 554711, info@circolodegliartisti.re.it).
La Fondazione Guido Franzini Onlus dal 2008 lavora per dare assistenza sanitaria gratuita a persone in evidente stato di povertà. Attraverso la collaborazione con la Caritas Diocesana di Reggio Emilia e Guastalla ed il Centro Famiglie Straniere dell’AUSL, nel 2014 ha accolto più di duecento persone per prestazioni ambulatoriali e in qualche caso per interventi chirurgici nella provincia di Reggio Emilia.
Il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia si pone come fine l’avvicinamento delle persone all’arte mediante la programmazione di corsi, l’allestimento di mostre e l’approfondimento storico-artistico. L’attività è garantita da numerose sinergie, instaurate negli anni con le massime Istituzioni culturali, civili e religiose della città, con importanti realtà aziendali e con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Venerdì 11 dicembre 2015, alle ore 17.30, presso il Caffè Art É (via Battaglione Toscano, 1/A), nel cuore di Reggio Emilia, si terrà un’asta di beneficenza di opere d’arte, aperta al pubblico, a sostegno delle attività sanitarie offerte alle persone bisognose dalla Fondazione Guido Franzini Onlus.
Nel corso dell’evento, organizzato dal Circolo degli Artisti, saranno messi all’asta dipinti, sculture e fotografie realizzati da numerosi autori afferenti all’associazione reggiana, con base d’asta a partire da 50 euro. La presentazione delle opere sarà di Fabrizio Fontana, professore d’arte. Saranno presenti Fabrizio Franzini (Presidente Fondazione Guido Franzini) ed Enrico Manicardi (Presidente Circolo degli Artisti).
Tutte le opere – generosamente donate da Camilla Adorni, Franco Andreoli, Monica Benassi, Ivano Bolondi, Lucio Braglia, Luis Mario Borri, Marisa Bottazzi, Ermanno Canuti, Giacomina Caputo, Gianni Catellani, Loretta Costi, Silvio D'Amico, Guido Ferrari, Fabrizio Fontana, Nero Levrini, Roberta Lodi Rizzini, Vainer Marconi, Epifanio Mestica, Carmen Panciroli, Eugenio Paterlini, Federica Pigmei, Cesare Pinotti, Oscar Piovosi, Rodolfo Pisi, Sergio Rabitti, Claudio Salsi, eredi Nanda Tosi Truppi, Bruno Vagnini, Enzo Zanni – saranno esposte, fino al 10 dicembre 2015, presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde (Viale Lelio Basso, 1), ormai stabile dimora di attività culturali.
In mostra, paesaggi e vedute cittadine, ritratti e nature morte, composizioni astratte, sculture realizzate con materiali di recupero, fotografie ed opere grafiche.
Le opere sono visionabili in anteprima sul sito web del Circolo degli Artisti (www.circolodegliarti.re.it), sul sito della Fondazione Guido Franzini Onlus (www.fondazioneguidofranzini.it) e sulla relativa pagina Facebook.
Al termine dell’asta verrà offerto un brindisi di ringraziamento e di auguri ai donatori delle opere, ai collaboratori e al gentile pubblico presente. Le opere invendute saranno disponibili fino al 24 dicembre 2015 presso La Bottega del Natale (Vicolo Trivelli, 4). L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Associazione La Bottega del Natale Onlus, Binini Partners, Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde.
Per informazioni: Fondazione Guido Franzini (tel. 0522 328682, info@fondazioneguidofranzini.it), Circolo degli Artisti (tel. 0522 554711, info@circolodegliartisti.re.it).
La Fondazione Guido Franzini Onlus dal 2008 lavora per dare assistenza sanitaria gratuita a persone in evidente stato di povertà. Attraverso la collaborazione con la Caritas Diocesana di Reggio Emilia e Guastalla ed il Centro Famiglie Straniere dell’AUSL, nel 2014 ha accolto più di duecento persone per prestazioni ambulatoriali e in qualche caso per interventi chirurgici nella provincia di Reggio Emilia.
Il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia si pone come fine l’avvicinamento delle persone all’arte mediante la programmazione di corsi, l’allestimento di mostre e l’approfondimento storico-artistico. L’attività è garantita da numerose sinergie, instaurate negli anni con le massime Istituzioni culturali, civili e religiose della città, con importanti realtà aziendali e con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.