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Mostra Collettiva Internazionale "Prospettive Metafisiche"
06/11/2022 - 25/11/2022
Castell'Arquato (PC) - Emilia-Romagna
Inserito da Maria Palladino
Presentazione del Prof. Roberto Boccalon, Psichiatra e Psicoterapeuta, Presidente dell'International Association for Art and Psychology
Evento a cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione Domenica 6 Novembre ore 18:00
“La nozione di metafisica rimanda ad un “oltre” che concorre all’attribuzione di senso.
Ogni prospettiva rimanda, implicitamente, ad un oltre metafisico in quanto forma immateriale che accoglie ed ordina gli oggetti o le loro rappresentazioni.
Il pentagramma, che richiama metafisicamente le dita della mano, è la forma prospettica in cui Guido D’Arezzo, monaco a Pomposa, accoglie ed ordina le note musicali.
La prospettiva “protometafisica” di Piero della Francesca accoglie ed ordina le rappresentazioni di persone e cose in uno spazio/tempo matematicamente definito e magicamente sospeso.
La corrente dell’arte metafisica, nata in parallelo a quella futurista, ha trovato un suo terreno di coltura in una Ferrara particolarmente estraniante ed interrogante tra nebbie, tracce estensi e contingenze belliche.
La testimonianza di quella stagione artistica ha costituito e continua a costituire un invito ad indirizzare lo sguardo creativo oltre il contingente in una rigorosa ed inesauribile ricerca di senso.”
Prof. Roberto Boccalon, Presidente IAAPs
“Corrente di spicco fra le Avanguardie del '900, la pittura metafisica ha preso origine dall'opera di uno dei grandi maestri del secolo scorso, il pittore Giorgio De Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978), che già prefigurava temi e stilemi del suo universo immaginifico e del filone a cui avrebbe dato vita, nel dipinto realizzato a Firenze, conseguentemente ad una “epifania” sopravvenuta in Piazza Santa Croce, nel 1910, ovvero “L'enigma di un poemriggio d'autunno”. L'incontro seguente, durante il periodo della guerra, nel 1916, fra De Chirico e CarloCarrà, presso il nosocomio di Ferrara, dove erano entrambi ricoverati a seguito di traumi bellici, segnò l'inizio del movimento, a cui si aggiunsero Alberto Savinio (Andrea De Chirico, fratello di Giorgio), Giorgio Morandi, Mario Pozzati e in un secondo momento Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli. La fase metafisica terminerà, con susseguenti esiti estenuati, intorno al 1920
La nuova evoluzione apportata da questo gruppo di artisti, riguardò innazitutto un distacco dal coevo Futurismo (1900 – 1945), dall'attivismo e dal movimento incessante di quest'ultimo, per rivolgersi ad un recupero dell'arte classica e soprattutto per aprire nuove prospettive di visione rivolte all'introspezione, all'analisi dell'inconscio e all'attesa di imminenti rivelazioni, alla prefigurazione delle infinite e imponderabili possibilità umane.
I venti artisti in mostra interpretano, nelle tecniche e nei modi della pittura, della grafica e della scultura, ciascuno secondo la propria interpretazione e linguaggio, i contenuti e i motivi tipici dello stile metafisico.”
Maria Palladino, Critico d'Arte e Curatrice
In esposizione opere degli artisti:
Alberto Schiavi, Alda Delledonne, Arianna Capponi, Aurelio Bulzatti, Donato Carlà, Gabriella Mariano, Germana Bedont, Gianfranco Vanni Collirio, Giordana Verzilli, Laura Spedicato, Leda Tagliavini, Lilia Kaluzhyna, Loris Roncaglia, Maiya Petra, Maria Gioia Dall'Aglio, Orietta Sartori, Roberto Fenocchi, Rosanna Cafolla, Simonetta Pantalloni, Steve Magnani.
A chiusura dell'evento, Venerdì 25 Nevembre, alle ore 18:00, il Dr. Adello Vanni, Psichiatra e Psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di salute mentale di Ferrara, terrà una conferenza di presentazione dei primi due volumi della sua trilogia, dedicati all'interpretazione psico-biografica della figura di Giorgio De Chirico e della sua opera, dal titolo “La Ferrara delle meraviglie” e “Le Muse e le Vergini inquietanti di Giorgio De Chirico”. I volumi saranno disponibili in galleria dal giorno dell'inaugurazione, Domenica 6 Novembre.
Galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, Via Sforza Caolzio 78, 29014 Castell'Arquato (PC).
La mostra resterà visitabile fino al 25 Novembre.
Orari di apertura: 10:30 - 12:30, 16:00 - 19:30. Chiuso il Martedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
Evento a cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione Domenica 6 Novembre ore 18:00
“La nozione di metafisica rimanda ad un “oltre” che concorre all’attribuzione di senso.
Ogni prospettiva rimanda, implicitamente, ad un oltre metafisico in quanto forma immateriale che accoglie ed ordina gli oggetti o le loro rappresentazioni.
Il pentagramma, che richiama metafisicamente le dita della mano, è la forma prospettica in cui Guido D’Arezzo, monaco a Pomposa, accoglie ed ordina le note musicali.
La prospettiva “protometafisica” di Piero della Francesca accoglie ed ordina le rappresentazioni di persone e cose in uno spazio/tempo matematicamente definito e magicamente sospeso.
La corrente dell’arte metafisica, nata in parallelo a quella futurista, ha trovato un suo terreno di coltura in una Ferrara particolarmente estraniante ed interrogante tra nebbie, tracce estensi e contingenze belliche.
La testimonianza di quella stagione artistica ha costituito e continua a costituire un invito ad indirizzare lo sguardo creativo oltre il contingente in una rigorosa ed inesauribile ricerca di senso.”
Prof. Roberto Boccalon, Presidente IAAPs
“Corrente di spicco fra le Avanguardie del '900, la pittura metafisica ha preso origine dall'opera di uno dei grandi maestri del secolo scorso, il pittore Giorgio De Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978), che già prefigurava temi e stilemi del suo universo immaginifico e del filone a cui avrebbe dato vita, nel dipinto realizzato a Firenze, conseguentemente ad una “epifania” sopravvenuta in Piazza Santa Croce, nel 1910, ovvero “L'enigma di un poemriggio d'autunno”. L'incontro seguente, durante il periodo della guerra, nel 1916, fra De Chirico e CarloCarrà, presso il nosocomio di Ferrara, dove erano entrambi ricoverati a seguito di traumi bellici, segnò l'inizio del movimento, a cui si aggiunsero Alberto Savinio (Andrea De Chirico, fratello di Giorgio), Giorgio Morandi, Mario Pozzati e in un secondo momento Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli. La fase metafisica terminerà, con susseguenti esiti estenuati, intorno al 1920
La nuova evoluzione apportata da questo gruppo di artisti, riguardò innazitutto un distacco dal coevo Futurismo (1900 – 1945), dall'attivismo e dal movimento incessante di quest'ultimo, per rivolgersi ad un recupero dell'arte classica e soprattutto per aprire nuove prospettive di visione rivolte all'introspezione, all'analisi dell'inconscio e all'attesa di imminenti rivelazioni, alla prefigurazione delle infinite e imponderabili possibilità umane.
I venti artisti in mostra interpretano, nelle tecniche e nei modi della pittura, della grafica e della scultura, ciascuno secondo la propria interpretazione e linguaggio, i contenuti e i motivi tipici dello stile metafisico.”
Maria Palladino, Critico d'Arte e Curatrice
In esposizione opere degli artisti:
Alberto Schiavi, Alda Delledonne, Arianna Capponi, Aurelio Bulzatti, Donato Carlà, Gabriella Mariano, Germana Bedont, Gianfranco Vanni Collirio, Giordana Verzilli, Laura Spedicato, Leda Tagliavini, Lilia Kaluzhyna, Loris Roncaglia, Maiya Petra, Maria Gioia Dall'Aglio, Orietta Sartori, Roberto Fenocchi, Rosanna Cafolla, Simonetta Pantalloni, Steve Magnani.
A chiusura dell'evento, Venerdì 25 Nevembre, alle ore 18:00, il Dr. Adello Vanni, Psichiatra e Psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di salute mentale di Ferrara, terrà una conferenza di presentazione dei primi due volumi della sua trilogia, dedicati all'interpretazione psico-biografica della figura di Giorgio De Chirico e della sua opera, dal titolo “La Ferrara delle meraviglie” e “Le Muse e le Vergini inquietanti di Giorgio De Chirico”. I volumi saranno disponibili in galleria dal giorno dell'inaugurazione, Domenica 6 Novembre.
Galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, Via Sforza Caolzio 78, 29014 Castell'Arquato (PC).
La mostra resterà visitabile fino al 25 Novembre.
Orari di apertura: 10:30 - 12:30, 16:00 - 19:30. Chiuso il Martedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
Veritas Feminae | mostra d'arte
22/09/2022 - 26/09/2022
Ostuni (BR) - Puglia
Inserito da Gina Affinito
Premessa
Dopo la suggestiva esperienza nei Sassi di Matera, quella presso il Museo degli Arsenali di Amalfi e presso Villa Bernasconi nel Comune di Cernobbio (Lago di Como) la mostra Veritas Feminae prosegue il percorso dedicato all'universo femminile.
Il progetto
Eroine, guerriere, testarde, brillanti: figure femminili forti e coraggiose, ma anche fragili e sensibili, spesso contrapposte ad una società che le ha umiliate ed emarginate, ed alcune perfino uccise.
Parla di donne ‘Veritas Feminae’: donne emarginate, al limite della società, ma cariche di quella forza che le contraddistingue e che le riscatta dalla condizione di vittime.
Quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia, installazione per una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.
L’ideazione del progetto e la curatela sono affidati a Gina Affinito, esperto curatore dal profilo internazionale.
Quattro sezioni (pittura, scultura, fotografia, installazione) e 15 opere in mostra a Palazzo Tanzarella, nel cuore della città bianca, Ostuni: una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.
Date e location
Dal 20 al 26 settembre 2022 con inaugurazione martedì 20 settembre ore 19.00, presso Palazzo Tanzarella, nel centro storico della città di Ostuni (BR).
I Patrocini
La rassegna gode del Patrocinio Morale della Fondazione Matera 2019, Regione Basilicata, Comune di Amalfi, Comune di Cernobbio.
In esposizione
RESY BALENZANO - FRANCESCO BUSCAINI - DIANA CASMIRO - GABRIELLA LUSIGNANI - ROSITA LUSIGNANI - NATALIA MALARA - ROBERTA MASSINELLI FRANCO ORIGINARIO - MANUELA PEDERZOLLI - CHIARA PEPE - ANGELA POLICASTRO - TEODORA RICCIARDI - GABREILLA TIRINCANTI - VALENTINA ZINGARO
EVENTI COLLATERALI
Durante l’inaugurazione, il 20 settembre è prevista la performance
“UNA ROMANTICA BESTIALITA’” a cura d Massimiliano Manieri
e il reading di poesie dedicato alla memoria di Liliana Angela Grassi:
"SE VUOI IL MEGLIO DI ME"
Autore: Laura Ragni
"RUGHE"
Autore: Maria Murriero
Sabato 24 settembre ore 19.00
Presentazione del libro “La forza della vita”, prima opera editoriale di Rosa Anna Valletta, la quale disegna un profilo autentico della madre e racconta la sua vita di donna colta, moglie coraggiosa e madre. Emerge nella storia della protagonista l’integrazione di due anime del femminile: quella di donna e quella di madre. La convivenza dinamica rende la funzione materna attiva nel processo di umanizzazione della vita.
La mostra è visitabile tutti i gg dalle ore 12.00 alle ore 20.00
Ingresso libero
Palazzo Tanzarella, via Cattedrale 1, Ostuni (BR)
Catalogo sfogliabile: https://www.sfogliami.it/fl/260231/s3vhsr68q4nmnsc4j5jfpk3ngg3xs28#page/1
Pagina Social: https://www.facebook.com/events/648851140081039
Contatti:
gina.affinito@gmail.com
+39. 327.3463882
www.ginaaffinito.com
Dopo la suggestiva esperienza nei Sassi di Matera, quella presso il Museo degli Arsenali di Amalfi e presso Villa Bernasconi nel Comune di Cernobbio (Lago di Como) la mostra Veritas Feminae prosegue il percorso dedicato all'universo femminile.
Il progetto
Eroine, guerriere, testarde, brillanti: figure femminili forti e coraggiose, ma anche fragili e sensibili, spesso contrapposte ad una società che le ha umiliate ed emarginate, ed alcune perfino uccise.
Parla di donne ‘Veritas Feminae’: donne emarginate, al limite della società, ma cariche di quella forza che le contraddistingue e che le riscatta dalla condizione di vittime.
Quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia, installazione per una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.
L’ideazione del progetto e la curatela sono affidati a Gina Affinito, esperto curatore dal profilo internazionale.
Quattro sezioni (pittura, scultura, fotografia, installazione) e 15 opere in mostra a Palazzo Tanzarella, nel cuore della città bianca, Ostuni: una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.
Date e location
Dal 20 al 26 settembre 2022 con inaugurazione martedì 20 settembre ore 19.00, presso Palazzo Tanzarella, nel centro storico della città di Ostuni (BR).
I Patrocini
La rassegna gode del Patrocinio Morale della Fondazione Matera 2019, Regione Basilicata, Comune di Amalfi, Comune di Cernobbio.
In esposizione
RESY BALENZANO - FRANCESCO BUSCAINI - DIANA CASMIRO - GABRIELLA LUSIGNANI - ROSITA LUSIGNANI - NATALIA MALARA - ROBERTA MASSINELLI FRANCO ORIGINARIO - MANUELA PEDERZOLLI - CHIARA PEPE - ANGELA POLICASTRO - TEODORA RICCIARDI - GABREILLA TIRINCANTI - VALENTINA ZINGARO
EVENTI COLLATERALI
Durante l’inaugurazione, il 20 settembre è prevista la performance
“UNA ROMANTICA BESTIALITA’” a cura d Massimiliano Manieri
e il reading di poesie dedicato alla memoria di Liliana Angela Grassi:
"SE VUOI IL MEGLIO DI ME"
Autore: Laura Ragni
"RUGHE"
Autore: Maria Murriero
Sabato 24 settembre ore 19.00
Presentazione del libro “La forza della vita”, prima opera editoriale di Rosa Anna Valletta, la quale disegna un profilo autentico della madre e racconta la sua vita di donna colta, moglie coraggiosa e madre. Emerge nella storia della protagonista l’integrazione di due anime del femminile: quella di donna e quella di madre. La convivenza dinamica rende la funzione materna attiva nel processo di umanizzazione della vita.
La mostra è visitabile tutti i gg dalle ore 12.00 alle ore 20.00
Ingresso libero
Palazzo Tanzarella, via Cattedrale 1, Ostuni (BR)
Catalogo sfogliabile: https://www.sfogliami.it/fl/260231/s3vhsr68q4nmnsc4j5jfpk3ngg3xs28#page/1
Pagina Social: https://www.facebook.com/events/648851140081039
Contatti:
gina.affinito@gmail.com
+39. 327.3463882
www.ginaaffinito.com
Il "Magnificat" di Sonia Strukul
17/06/2022 - 22/06/2022
Este (Padova)
Inserito da Angela Forin
Enigmatici animali ci scrutano con aria interrogativa, attendono la risposta attiva dell’uomo per una nuova Cultura, rinata alla bellezza della libertà. È il “Magnificat” di Sonia Strukul, un canto di speranza per un nuovo rinascimento che si rende arte nella personale che inaugurerà venerdì 17 giugno alle ore 17.00 alla Chiesa dell’Annunziata di Este (Padova).
La curatela di “Magnificat” è affidata ad Alessandra Santin, direttrice artistica della Fondazione Giovanni Santin onlus che si occupa di promuovere la conoscenza del Contemporaneo, ed è patrocinata dal Comune di Este. La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno ad ingresso libero.
Sonia Strukul, artista padovana d’origine ma con un trascorso internazionale, fa grandi cose attraverso i ritratti di animali. La lepre, la volpe, l’aquila, la cinciallegra e il pappagallo sono rivisitati da una tavolozza artefatta e puntinata, ci guardano in attesa di rivedere il nostro lato selvatico, istintivo. Gli animali di Sonia Strukul magnificano gli dèi, lodano Madre Natura per la bellezza della vita, combattono la fame e la solitudine, costruiscono e difendono i loro nidi e le loro tane. Sono colorati, sgargianti, vivi; mentre noi umani siamo stati addomesticati dalla razionalità.
«Il tema della bellezza animale, che satura gli spazi nelle opere di Sonia Strukul, è da intendersi come indizio di una sacralità laica – commenta la curatrice Alessandra Santin - una fiamma nuova, un messaggio che legittima la speranza in un nuovo rinascimento, profondo, che avverte il bisogno di un cambiamento epocale e rivendica all’arte il diritto-dovere di interrogare l’uomo e il modello culturale in atto».
La ricerca di Sonia Strukul traccia il destino di una nuova generazione, attiva “fra i tempi” e fra le visioni totalizzanti della ragione, ancora illuministica. Insieme agli animali l’uomo di oggi può assistere alla nascita di una nuova coscienza, in cui il reale e l’ideale si confrontano e conquistano nuovi linguaggi. Il loro colore corrisponde al desiderio di un nuovo approdo, umano e animale insieme.
Sonia Strukul, biografia
Sonia Strukul nasce a Padova. Dopo gli anni del Liceo Artistico si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia diplomandosi in pittura, prosegue la sua formazione all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts a Parigi, principale organo dell'insegnamento delle belle arti in Francia da quasi quattro secoli, presso l’atelier di pittura di Vincent Guignebert. In quegli anni cominciano le collaborazioni con Balenciaga per i tessuti, Van Cleef per i gioielli e le prime mostre. Continua così il percorso artistico e le innumerevoli partecipazioni a mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Negli ultimi anni ha inoltre curato mostre, presieduto concorsi d’arte, ha collaborato con il giornale online Progetto Radici curando la rubrica di divulgazione d’arte e cultura Finestre sull’Arte.
La curatela di “Magnificat” è affidata ad Alessandra Santin, direttrice artistica della Fondazione Giovanni Santin onlus che si occupa di promuovere la conoscenza del Contemporaneo, ed è patrocinata dal Comune di Este. La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno ad ingresso libero.
Sonia Strukul, artista padovana d’origine ma con un trascorso internazionale, fa grandi cose attraverso i ritratti di animali. La lepre, la volpe, l’aquila, la cinciallegra e il pappagallo sono rivisitati da una tavolozza artefatta e puntinata, ci guardano in attesa di rivedere il nostro lato selvatico, istintivo. Gli animali di Sonia Strukul magnificano gli dèi, lodano Madre Natura per la bellezza della vita, combattono la fame e la solitudine, costruiscono e difendono i loro nidi e le loro tane. Sono colorati, sgargianti, vivi; mentre noi umani siamo stati addomesticati dalla razionalità.
«Il tema della bellezza animale, che satura gli spazi nelle opere di Sonia Strukul, è da intendersi come indizio di una sacralità laica – commenta la curatrice Alessandra Santin - una fiamma nuova, un messaggio che legittima la speranza in un nuovo rinascimento, profondo, che avverte il bisogno di un cambiamento epocale e rivendica all’arte il diritto-dovere di interrogare l’uomo e il modello culturale in atto».
La ricerca di Sonia Strukul traccia il destino di una nuova generazione, attiva “fra i tempi” e fra le visioni totalizzanti della ragione, ancora illuministica. Insieme agli animali l’uomo di oggi può assistere alla nascita di una nuova coscienza, in cui il reale e l’ideale si confrontano e conquistano nuovi linguaggi. Il loro colore corrisponde al desiderio di un nuovo approdo, umano e animale insieme.
Sonia Strukul, biografia
Sonia Strukul nasce a Padova. Dopo gli anni del Liceo Artistico si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia diplomandosi in pittura, prosegue la sua formazione all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts a Parigi, principale organo dell'insegnamento delle belle arti in Francia da quasi quattro secoli, presso l’atelier di pittura di Vincent Guignebert. In quegli anni cominciano le collaborazioni con Balenciaga per i tessuti, Van Cleef per i gioielli e le prime mostre. Continua così il percorso artistico e le innumerevoli partecipazioni a mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Negli ultimi anni ha inoltre curato mostre, presieduto concorsi d’arte, ha collaborato con il giornale online Progetto Radici curando la rubrica di divulgazione d’arte e cultura Finestre sull’Arte.
Fernanda Carrillo. Dear Universe
20/05/2022 - 26/06/2022
Montecchio Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Il Comune di Montecchio Emilia e l’Associazione culturale artMacs presentano, dal 20 maggio al 26 giugno 2022, “Dear Universe”, mostra personale della giovane artista messicana Fernanda Carrillo, vincitrice della prima edizione del “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35”, dedicato al disegno e alla ricerca visiva emergente. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 20 maggio, alle ore 18.00, negli spazi di Casa Cavezzi a Montecchio Emilia (RE).
L’artista soggiornerà a Montecchio Emilia, ospite del Comune, nella settimana precedente l’inaugurazione della sua personale per lavorare alla produzione di alcune opere originali, che verranno quindi presentate in anteprima assoluta proprio in occasione della mostra stessa.
Il “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35” è stato promosso dall’Associazione culturale artMacs, istituita a Montecchio Emilia dalla famiglia dell’artista Massimiliano Galliani, prematuramente scomparso nel 2020 all’età di 37 anni, per diffondere e consolidare la sua memoria e sostenere i giovani artisti. Il progetto nasce da un doloroso lutto che cerca, attraverso l’Arte, un riscatto che non sia soltanto memoria, ma soprattutto futuro per le giovani generazioni creative.
Il Comune di Montecchio Emilia è partner e sostenitore di questo progetto: ha infatti erogato un premio acquisto del valore di 2.500 Euro e curato l’organizzazione della mostra personale dedicata all’artista messicana. Una ulteriore acquisizione, del valore di 3.500 Euro è stata operata dall’Associazione culturale artMacs.
L’opera di Fernanda Carrillo è stata selezionata, in occasione della sedicesima edizione della fiera d’arte ArtVerona, partner del progetto, da una qualificata Giuria composta da Omar Galliani (artista), Giuseppe Stampone (artista), Alberto Zanchetta (critico e curatore d’arte), Davide Zanichelli (Direttore della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia) e Fausto Torelli (Sindaco del Comune di Montecchio Emilia). L’artista messicana è rappresentata in Italia dalla galleria d’Arte A Pick Gallery di Torino.
«Nell’opera di Fernanda Carrillo – si legge nella motivazione della Giuria – permane la tradizione del “disegno” aperto alla contemporaneità, in un congiungersi e dialogare continuo. Ricerca introspettiva dove gli stati d’animo dell’artista si fondono a quelli di una natura in continuo divenire. Morfologia dell’anima e della natura».
L’opera di Carri, nome con il quale Fernanda Carrillo firma le sue opere, è un dialogo interiore, una ricerca introspettiva nella quale i suoi stati d’animo si fondono a quelli di una natura in continuo divenire: potremmo chiamarla morfologia dell’anima e della natura. Per Fernanda Carrillo l’arte è cura, terapia; un po’ come per Louise Bourgeois, artista che ha influenzato il suo lavoro, l’arte diventa uno strumento per poeticizzare i traumi.
Con “Dear Universe”, Carrillo esplora il suo rapporto con i sogni e i desideri. Una serie di dipinti a olio inediti danno vita alla sua necessità di narrare e di essere letta, interpretata; come nella serie “Dreams and Nightmares”, in cui l’utilizzo di materiali naturali, come vino, caffè e aceto, dà vita a un diario visivo dell’inconscio, catturando e imprimendo idee, emozioni e sensazioni fugaci.
Fernanda Carrillo nasce nel 1995 a Città del Messico. Dopo essersi laureata in Architettura si è trasferita a New York dove ha consolidato il suo forte legame con l’arte. Ha iniziato a lavorare dapprima con installazioni per poi passare alla pittura e al disegno, da autodidatta. Sotto l’influenza di artisti come Louise Bourgeois, si ispira all’arte confessionale, combinando la sua pulizia visiva con frasi di una rivelazione intenzionale del sé privato. La sua opera è un’intima esternazione di temi ricorrenti nella sua vita e nel suo viaggio. Il suo lavoro include sculture, ceramiche e disegni, che riflettono diversi periodi della sua carriera. Spesso biografica, la sua ricerca esplora temi tra cui la famiglia, l’amore per se stessi e la paura. Ha esposto in diverse mostre personali a Città del Messico e New York: nel 2020 Carri approda in Europa con la galleria d’arte A Pick Gallery di Torino.
La sede di Casa Cavezzi (Via Veneto 29, Montecchio Emilia) è aperta al pubblico dal 20 maggio al 26 giugno 2022, la domenica e nei giorni festivi con orario 15.00-19.00; da lunedì a sabato su prenotazione. L’ingresso è gratuito. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0522 861864, biblioteca@comune.montecchio-emilia.re.it.
L’artista soggiornerà a Montecchio Emilia, ospite del Comune, nella settimana precedente l’inaugurazione della sua personale per lavorare alla produzione di alcune opere originali, che verranno quindi presentate in anteprima assoluta proprio in occasione della mostra stessa.
Il “Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35” è stato promosso dall’Associazione culturale artMacs, istituita a Montecchio Emilia dalla famiglia dell’artista Massimiliano Galliani, prematuramente scomparso nel 2020 all’età di 37 anni, per diffondere e consolidare la sua memoria e sostenere i giovani artisti. Il progetto nasce da un doloroso lutto che cerca, attraverso l’Arte, un riscatto che non sia soltanto memoria, ma soprattutto futuro per le giovani generazioni creative.
Il Comune di Montecchio Emilia è partner e sostenitore di questo progetto: ha infatti erogato un premio acquisto del valore di 2.500 Euro e curato l’organizzazione della mostra personale dedicata all’artista messicana. Una ulteriore acquisizione, del valore di 3.500 Euro è stata operata dall’Associazione culturale artMacs.
L’opera di Fernanda Carrillo è stata selezionata, in occasione della sedicesima edizione della fiera d’arte ArtVerona, partner del progetto, da una qualificata Giuria composta da Omar Galliani (artista), Giuseppe Stampone (artista), Alberto Zanchetta (critico e curatore d’arte), Davide Zanichelli (Direttore della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia) e Fausto Torelli (Sindaco del Comune di Montecchio Emilia). L’artista messicana è rappresentata in Italia dalla galleria d’Arte A Pick Gallery di Torino.
«Nell’opera di Fernanda Carrillo – si legge nella motivazione della Giuria – permane la tradizione del “disegno” aperto alla contemporaneità, in un congiungersi e dialogare continuo. Ricerca introspettiva dove gli stati d’animo dell’artista si fondono a quelli di una natura in continuo divenire. Morfologia dell’anima e della natura».
L’opera di Carri, nome con il quale Fernanda Carrillo firma le sue opere, è un dialogo interiore, una ricerca introspettiva nella quale i suoi stati d’animo si fondono a quelli di una natura in continuo divenire: potremmo chiamarla morfologia dell’anima e della natura. Per Fernanda Carrillo l’arte è cura, terapia; un po’ come per Louise Bourgeois, artista che ha influenzato il suo lavoro, l’arte diventa uno strumento per poeticizzare i traumi.
Con “Dear Universe”, Carrillo esplora il suo rapporto con i sogni e i desideri. Una serie di dipinti a olio inediti danno vita alla sua necessità di narrare e di essere letta, interpretata; come nella serie “Dreams and Nightmares”, in cui l’utilizzo di materiali naturali, come vino, caffè e aceto, dà vita a un diario visivo dell’inconscio, catturando e imprimendo idee, emozioni e sensazioni fugaci.
Fernanda Carrillo nasce nel 1995 a Città del Messico. Dopo essersi laureata in Architettura si è trasferita a New York dove ha consolidato il suo forte legame con l’arte. Ha iniziato a lavorare dapprima con installazioni per poi passare alla pittura e al disegno, da autodidatta. Sotto l’influenza di artisti come Louise Bourgeois, si ispira all’arte confessionale, combinando la sua pulizia visiva con frasi di una rivelazione intenzionale del sé privato. La sua opera è un’intima esternazione di temi ricorrenti nella sua vita e nel suo viaggio. Il suo lavoro include sculture, ceramiche e disegni, che riflettono diversi periodi della sua carriera. Spesso biografica, la sua ricerca esplora temi tra cui la famiglia, l’amore per se stessi e la paura. Ha esposto in diverse mostre personali a Città del Messico e New York: nel 2020 Carri approda in Europa con la galleria d’arte A Pick Gallery di Torino.
La sede di Casa Cavezzi (Via Veneto 29, Montecchio Emilia) è aperta al pubblico dal 20 maggio al 26 giugno 2022, la domenica e nei giorni festivi con orario 15.00-19.00; da lunedì a sabato su prenotazione. L’ingresso è gratuito. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0522 861864, biblioteca@comune.montecchio-emilia.re.it.
Davide Maria Coltro. Pax Naturae
21/05/2022 - 24/07/2022
Verona (VR) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
Dopo il successo della mostra milanese allo Studio Museo Francesco Messina e la prima personale in Svizzera, Davide Maria Coltro torna a Verona, sua città natale, con una rassegna monografica negli spazi di Kromya Art Gallery (via Oberdan, 11c). Curata da Alberto Fiz, l’esposizione Pax Naturae sarà inaugurata sabato 21 maggio alle ore 18.00.
Il tema scelto dall’artista appare particolarmente attuale nella fase di profonda incertezza che stiamo vivendo. Con Pax Naturae, il Quadro Mediale inventato da Coltro nel 2001 si fa, infatti, interprete della natura come elemento teso verso una progressiva pacificazione.
Paesaggi, cieli, arborescenze assumono in questa prospettiva un nuovo significato dove l’intervento digitale coglie l’aspetto totalizzante di una natura in perenne trasformazione: «Il Quadro Mediale per sua stessa definizione è sempre cangiante, predisposto ad assorbire il flusso continuo delle immagini e proprio per questa ragione diventa lo strumento ideale per mettersi in relazione con l’infinito naturale», afferma Alberto Fiz.
La mostra propone oltre 30 opere e un ciclo inedito dove l’artista analizza la trasformazione di elementi floreali visti dall’alto attraverso un procedimento lenticolare nel quale fotografia, pittura e tecnologia trovano una rinnovata sintesi: «Ogni volta che il visitatore entra in mostra si trova di fronte ad un lavoro differente, in progress, con continue alterazioni che superano la comunicazione istantanea per andare incontro al tempo della coscienza», spiega Coltro.
Il Quadro Mediale modifica la fruizione dell’opera d’arte in quanto consente di produrre un continuum estetico e iconico in perenne cambiamento. Non più, dunque, un dispositivo fisso come nel caso del video, ma un’opera che in base agli input dell’artista sviluppa un processo che non può essere determinato aprioristicamente.
In questa occasione l’opera di Coltro indaga il tema della nascita e della germinazione, come appare evidente nel ciclo delle arborescenze, dove «l’artista evidenzia quella crescita necessaria che si materializza davanti ai nostri occhi». Lo scrive Patrizia Nuzzo curatrice responsabile della GAM -Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, lo spazio che in contemporanea con la mostra da Kromya Art Gallery presenta “Contemporaneo Non-Stop. Il respiro della natura”, dove sono esposti anche tre lavori di Coltro (l’artista è anche presente nella collezione permanente del museo) del medesimo ciclo.
La rassegna in galleria propone diversi piani di lettura e da ogni Quadro Mediale derivano le icone digitali prodotte in esemplare unico che sembrano fissare l’istante frantumando il flusso temporale: «Sono Filiazioni, ovvero opere generate dal Quadro Mediale ma di lettura indipendente, che divengono memoria del continuo divenire», afferma Coltro. «È la fase in cui lo sguardo si deposita sull’immagine e ne cattura i contenuti». Si tratta di un procedimento con il quale l’artista fissa la reminiscenza dell’immagine che all’interno del Quadro Mediale viene continuamente riformulata.
In occasione della mostra viene pubblicata un’ampia monografia di Coltro con la sua produzione degli ultimi vent’anni. Il volume, edito da Vanillaedizioni, è curato da Alberto Fiz e contiene testi di Aida Accolla, Chiara Canali, Luigi Codemo, Joseph di Pasquale, Marcello Francolini, Maria Fratelli e Patrizia Nuzzo, oltre a un’intervista all’artista di Gabriele Perretta.
Dal 13 al 15 maggio una bi-personale di Davide Maria Coltro e Giovanni Frangi viene presentata a Arte Fiera di Bologna, sempre negli spazi di Kromya Art Gallery.
L’esposizione Pax Naturae sarà visitabile fino al 24 luglio 2022, da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, chiuso lunedì, domenica e 2 giugno. Ingresso gratuito. Per informazioni: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.
Il tema scelto dall’artista appare particolarmente attuale nella fase di profonda incertezza che stiamo vivendo. Con Pax Naturae, il Quadro Mediale inventato da Coltro nel 2001 si fa, infatti, interprete della natura come elemento teso verso una progressiva pacificazione.
Paesaggi, cieli, arborescenze assumono in questa prospettiva un nuovo significato dove l’intervento digitale coglie l’aspetto totalizzante di una natura in perenne trasformazione: «Il Quadro Mediale per sua stessa definizione è sempre cangiante, predisposto ad assorbire il flusso continuo delle immagini e proprio per questa ragione diventa lo strumento ideale per mettersi in relazione con l’infinito naturale», afferma Alberto Fiz.
La mostra propone oltre 30 opere e un ciclo inedito dove l’artista analizza la trasformazione di elementi floreali visti dall’alto attraverso un procedimento lenticolare nel quale fotografia, pittura e tecnologia trovano una rinnovata sintesi: «Ogni volta che il visitatore entra in mostra si trova di fronte ad un lavoro differente, in progress, con continue alterazioni che superano la comunicazione istantanea per andare incontro al tempo della coscienza», spiega Coltro.
Il Quadro Mediale modifica la fruizione dell’opera d’arte in quanto consente di produrre un continuum estetico e iconico in perenne cambiamento. Non più, dunque, un dispositivo fisso come nel caso del video, ma un’opera che in base agli input dell’artista sviluppa un processo che non può essere determinato aprioristicamente.
In questa occasione l’opera di Coltro indaga il tema della nascita e della germinazione, come appare evidente nel ciclo delle arborescenze, dove «l’artista evidenzia quella crescita necessaria che si materializza davanti ai nostri occhi». Lo scrive Patrizia Nuzzo curatrice responsabile della GAM -Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, lo spazio che in contemporanea con la mostra da Kromya Art Gallery presenta “Contemporaneo Non-Stop. Il respiro della natura”, dove sono esposti anche tre lavori di Coltro (l’artista è anche presente nella collezione permanente del museo) del medesimo ciclo.
La rassegna in galleria propone diversi piani di lettura e da ogni Quadro Mediale derivano le icone digitali prodotte in esemplare unico che sembrano fissare l’istante frantumando il flusso temporale: «Sono Filiazioni, ovvero opere generate dal Quadro Mediale ma di lettura indipendente, che divengono memoria del continuo divenire», afferma Coltro. «È la fase in cui lo sguardo si deposita sull’immagine e ne cattura i contenuti». Si tratta di un procedimento con il quale l’artista fissa la reminiscenza dell’immagine che all’interno del Quadro Mediale viene continuamente riformulata.
In occasione della mostra viene pubblicata un’ampia monografia di Coltro con la sua produzione degli ultimi vent’anni. Il volume, edito da Vanillaedizioni, è curato da Alberto Fiz e contiene testi di Aida Accolla, Chiara Canali, Luigi Codemo, Joseph di Pasquale, Marcello Francolini, Maria Fratelli e Patrizia Nuzzo, oltre a un’intervista all’artista di Gabriele Perretta.
Dal 13 al 15 maggio una bi-personale di Davide Maria Coltro e Giovanni Frangi viene presentata a Arte Fiera di Bologna, sempre negli spazi di Kromya Art Gallery.
L’esposizione Pax Naturae sarà visitabile fino al 24 luglio 2022, da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, chiuso lunedì, domenica e 2 giugno. Ingresso gratuito. Per informazioni: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.
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