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Evento: L' ARTE CHE CURA - I linguaggi della creatività
15/06/2017 - 25/06/2017
Dettagli
Data di inserimento: | 31/05/2017 - 12:42 |
Luogo: | Napoli (NA) - Campania |
Data di inizio: | 15/06/2017 |
Data di fine | 25/06/2017 |
Descrizione
I LINGUAGGI DELLA CREATIVITA’
TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE
15-25 Giugno 2017
INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE ATTIVITA’
L’Accademia Imago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Sindaco di Napoli e dell’Ordine degli Psicologi della Campania, organizza e promuove l'evento “I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, che si terrà dal 15 al 25 Giugno 2017 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli.
L'evento si inserisce nella cornice di un ambizioso progetto, denominato "L'Arte che Cura", che si propone, innanzitutto, di promuovere nei tempi a venire un ampio dibattito sulle potenzialità trasformative e terapeutiche dell'arte tra tutti coloro che delle Terapie espressive si occupano, nella teoria e nella prassi; successivamente, di divulgare le idee e gli sviluppi derivanti da tale confronto affinché si sensibilizzino le istituzioni, il mondo accademico, i media e, in definitiva, tutti i potenziali beneficiari delle Terapie con l’Arte e si riesca a conseguire un importante scatto culturale. "L'Arte che Cura" intende pertanto porsi come punto di riferimento napoletano per un movimento scientifico e artistico su scala nazionale che si occupi a tempo pieno dello sviluppo di questo settore, e che coinvolga scienziati, umanisti, artisti, operatori del sociale e chiunque abbia fruito o intenda fruire dell'arte come di un'esperienza profondamente evolutiva.
“I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, evento che di tale movimento segna dunque l'atto di nascita, si realizzerà attraverso dieci giorni dedicati alle varie “arti che curano”, come la Teatroterapia, lo Psicodramma, la Musicoterapia, le Arti Visive, la Scrittura Creativa, le arti "ludiche" per ragazzi e bambini, e tanto altro.
Una serie di suggestivi laboratori esperienziali, grazie ai quali i partecipanti potranno concretamente fare un'esperienza in prima persona delle tecniche proposte, sarà preceduta da un convegno, che intende portare l'attenzione sugli aspetti scientifici e formativi dell'arte che cura.
La manifestazione, infatti, ha l'intento di mostrare come i vari linguaggi creativi possano diventare non solo strumento di rappresentazioni, ma anche il mezzo tramite il quale, con un adeguato lavoro psicologico, si possono curare patologie, trasformare contesti difficili, e, più in generale, far crescere l'individuo. Ma vuole anche sottolineare come l'arte, affinché possa determinare realmente un processo di cura e di trasformazione, debba essere associata a un sapere scientifico affidabile e condiviso, frutto di studi e ricerche adeguate, con cui formare adeguatamente gli operatori del futuro.
TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE
15-25 Giugno 2017
INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE ATTIVITA’
L’Accademia Imago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Sindaco di Napoli e dell’Ordine degli Psicologi della Campania, organizza e promuove l'evento “I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, che si terrà dal 15 al 25 Giugno 2017 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli.
L'evento si inserisce nella cornice di un ambizioso progetto, denominato "L'Arte che Cura", che si propone, innanzitutto, di promuovere nei tempi a venire un ampio dibattito sulle potenzialità trasformative e terapeutiche dell'arte tra tutti coloro che delle Terapie espressive si occupano, nella teoria e nella prassi; successivamente, di divulgare le idee e gli sviluppi derivanti da tale confronto affinché si sensibilizzino le istituzioni, il mondo accademico, i media e, in definitiva, tutti i potenziali beneficiari delle Terapie con l’Arte e si riesca a conseguire un importante scatto culturale. "L'Arte che Cura" intende pertanto porsi come punto di riferimento napoletano per un movimento scientifico e artistico su scala nazionale che si occupi a tempo pieno dello sviluppo di questo settore, e che coinvolga scienziati, umanisti, artisti, operatori del sociale e chiunque abbia fruito o intenda fruire dell'arte come di un'esperienza profondamente evolutiva.
“I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, evento che di tale movimento segna dunque l'atto di nascita, si realizzerà attraverso dieci giorni dedicati alle varie “arti che curano”, come la Teatroterapia, lo Psicodramma, la Musicoterapia, le Arti Visive, la Scrittura Creativa, le arti "ludiche" per ragazzi e bambini, e tanto altro.
Una serie di suggestivi laboratori esperienziali, grazie ai quali i partecipanti potranno concretamente fare un'esperienza in prima persona delle tecniche proposte, sarà preceduta da un convegno, che intende portare l'attenzione sugli aspetti scientifici e formativi dell'arte che cura.
La manifestazione, infatti, ha l'intento di mostrare come i vari linguaggi creativi possano diventare non solo strumento di rappresentazioni, ma anche il mezzo tramite il quale, con un adeguato lavoro psicologico, si possono curare patologie, trasformare contesti difficili, e, più in generale, far crescere l'individuo. Ma vuole anche sottolineare come l'arte, affinché possa determinare realmente un processo di cura e di trasformazione, debba essere associata a un sapere scientifico affidabile e condiviso, frutto di studi e ricerche adeguate, con cui formare adeguatamente gli operatori del futuro.
Altri eventi dell'inserzionista
ITALIAN ART FAIR - DUBAI 2015
24/10/2015 - 31/10/2015
Dubai UAE
Inserito da Gina Affinito
ITALIAN ART FAIR - Comunicato Stampa
Il Progetto
Le distanze sempre più grandi tra le varie location d’arte di Dubai e la conseguente richiesta da parte di un numero in continuo aumento di visitatori ed appassionati d’arte, hanno reso necessaria la scelta di inglobare in un unico centro le diverse forme e scelte stilistiche proposte da più gallerie contemporaneamente.
Il progetto Italian Art Fair vuole essere una più valida ed adeguata proposta di visibilità e promozione dell’arte.
I membri delle Associazioni Centro Culturale Arianna e ArsDocet,
dopo i numerosi consensi ottenuti dalle due edizioni di
“Italian Soul - Contemporary art in UAE”
con la curatela affidata alla dott.ssa Gina Affinito e con gli auspici delle Istituzioni italiane locali, Ambasciata in Abu Dhabi ed il Consolato in Dubai,
presentano un progetto atteso e richiesto, visto il fiorire prepotente di nuove
frontiere dell’arte proprio negli Emirati, chiamato
“Italian Art Fair”
Italian Art Fair prevede la partecipazione di n. 12 gallerie d’arte italiane.
Ogni gallerista avrà facoltà di esporre le opere dei propri artisti in base alla scelta stilistica, al tema, agli artisti promossi, siano essi artisti contemporanei e non.
Le sezioni comprendono:
. pittura
. fotografia
. scultura
. videoarte
. installazioni
in relazione alla superficie massima di proprio utilizzo; sarà a discrezione della commissione la valutazione finale circa la compatibilità delle opere presentate in funzione della realtà sociale del paese ospitante, prestando particolare attenzione a quei parametri che possono turbare la sensibilità di carattere religiosa o dei costumi locali.
Ogni galleria potrà presentare il proprio operato negli Emirati Arabi Uniti
attraverso l’apporto fisico di cataloghi, brochure, business card e tutto ciò che riguarda il merchandising personale, che sarà presentato e reso disponibile per i visitatori.
Date
Italian Art Fair si svilupperà in 7 giorni di esposizione in un periodo compreso tra il
17 ed il 31 ottobre 2015.
I Patrocini
La Rassegna Italian Art Fair nasce in collaborazione e sotto gli auspici delle Istituzioni italiane in UAE:
Ambasciata d’Italia in Abu Dhabi
Consolato Italiano in Dubai
Camera di Commercio in Dubai
La Location
Dubai Community Theatre & Arts Centre (DUCTAC) si propone di contribuire allo sviluppo creativo e culturale di Dubai presentando e ospitando un programma di eventi e di attività partecipative per molte comunità multi-nazionali di Dubai.
DUCTAC ospita e produce una grande varietà di spettacoli, eventi, mostre, workshop e
corsi, abbracciando quasi tutti i generi creativi.
Situato al piano due del Mall of the Emirates, la sede comprende:
un teatro da 543 posti;
un laboratorio teatrale;
una galleria di arti visive;
uno studio d'arte, laboratori e aule - tra cui una fabbrica di ceramiche, scultura e laboratorio di mosaici
Il centro è anche sede di un Arts Material Shop e The Old Library. www.ductac.org
Gallery of light
La Gallery of Light, all’interno del Ductac, è un moderno spazio d’arte, situato in una posizione strategica e privilegiata a Dubai.
La galleria è curata dall'artista inglese Simon Coates ed ospita tutti i generi dell'arte
contemporanea come la pittura, la fotografia, l’arte digitale, cinema sperimentale e video, sound art, scultura ed il lavoro di progettazione.
La galleria è stata partner della Biennale di Venezia del 2013 ed ha ospitato gli artisti:
Mohammed Kazem, Hassan Sharif, Ebtisam Abdulaziz, William Kentridge, Sara Al Haddad
Manal Al Dowayan, Tarek Al Ghussein, Ephrem Solomon
Gli spazi espositivi
Ogni galleria avrà a disposizione una superficie di allestimento di almeno 12 mq.
Sarà cura dell’associazione allegare ai candidati la piantina della sala con i relativi spazi destinati alle esposizioni.
Candidature
Le gallerie che intendono partecipare ad Italian Art Fair devono fare richiesta del
Regolamento Integrale ed espletare le pratiche di candidatura tassativamente entro il giorno
12 settembre 2015, pena l’esclusione dalla rassegna.
Ogni progetto presentato sarà valutato attentamente dalla commissione scientifica, nel rispetto dell’operato artistico.
Per richiedere ulteriori informazioni che non siano indicate nel presente comunicato, contattare l’organizzazione ai numeri 327.3463882
Il Progetto
Le distanze sempre più grandi tra le varie location d’arte di Dubai e la conseguente richiesta da parte di un numero in continuo aumento di visitatori ed appassionati d’arte, hanno reso necessaria la scelta di inglobare in un unico centro le diverse forme e scelte stilistiche proposte da più gallerie contemporaneamente.
Il progetto Italian Art Fair vuole essere una più valida ed adeguata proposta di visibilità e promozione dell’arte.
I membri delle Associazioni Centro Culturale Arianna e ArsDocet,
dopo i numerosi consensi ottenuti dalle due edizioni di
“Italian Soul - Contemporary art in UAE”
con la curatela affidata alla dott.ssa Gina Affinito e con gli auspici delle Istituzioni italiane locali, Ambasciata in Abu Dhabi ed il Consolato in Dubai,
presentano un progetto atteso e richiesto, visto il fiorire prepotente di nuove
frontiere dell’arte proprio negli Emirati, chiamato
“Italian Art Fair”
Italian Art Fair prevede la partecipazione di n. 12 gallerie d’arte italiane.
Ogni gallerista avrà facoltà di esporre le opere dei propri artisti in base alla scelta stilistica, al tema, agli artisti promossi, siano essi artisti contemporanei e non.
Le sezioni comprendono:
. pittura
. fotografia
. scultura
. videoarte
. installazioni
in relazione alla superficie massima di proprio utilizzo; sarà a discrezione della commissione la valutazione finale circa la compatibilità delle opere presentate in funzione della realtà sociale del paese ospitante, prestando particolare attenzione a quei parametri che possono turbare la sensibilità di carattere religiosa o dei costumi locali.
Ogni galleria potrà presentare il proprio operato negli Emirati Arabi Uniti
attraverso l’apporto fisico di cataloghi, brochure, business card e tutto ciò che riguarda il merchandising personale, che sarà presentato e reso disponibile per i visitatori.
Date
Italian Art Fair si svilupperà in 7 giorni di esposizione in un periodo compreso tra il
17 ed il 31 ottobre 2015.
I Patrocini
La Rassegna Italian Art Fair nasce in collaborazione e sotto gli auspici delle Istituzioni italiane in UAE:
Ambasciata d’Italia in Abu Dhabi
Consolato Italiano in Dubai
Camera di Commercio in Dubai
La Location
Dubai Community Theatre & Arts Centre (DUCTAC) si propone di contribuire allo sviluppo creativo e culturale di Dubai presentando e ospitando un programma di eventi e di attività partecipative per molte comunità multi-nazionali di Dubai.
DUCTAC ospita e produce una grande varietà di spettacoli, eventi, mostre, workshop e
corsi, abbracciando quasi tutti i generi creativi.
Situato al piano due del Mall of the Emirates, la sede comprende:
un teatro da 543 posti;
un laboratorio teatrale;
una galleria di arti visive;
uno studio d'arte, laboratori e aule - tra cui una fabbrica di ceramiche, scultura e laboratorio di mosaici
Il centro è anche sede di un Arts Material Shop e The Old Library. www.ductac.org
Gallery of light
La Gallery of Light, all’interno del Ductac, è un moderno spazio d’arte, situato in una posizione strategica e privilegiata a Dubai.
La galleria è curata dall'artista inglese Simon Coates ed ospita tutti i generi dell'arte
contemporanea come la pittura, la fotografia, l’arte digitale, cinema sperimentale e video, sound art, scultura ed il lavoro di progettazione.
La galleria è stata partner della Biennale di Venezia del 2013 ed ha ospitato gli artisti:
Mohammed Kazem, Hassan Sharif, Ebtisam Abdulaziz, William Kentridge, Sara Al Haddad
Manal Al Dowayan, Tarek Al Ghussein, Ephrem Solomon
Gli spazi espositivi
Ogni galleria avrà a disposizione una superficie di allestimento di almeno 12 mq.
Sarà cura dell’associazione allegare ai candidati la piantina della sala con i relativi spazi destinati alle esposizioni.
Candidature
Le gallerie che intendono partecipare ad Italian Art Fair devono fare richiesta del
Regolamento Integrale ed espletare le pratiche di candidatura tassativamente entro il giorno
12 settembre 2015, pena l’esclusione dalla rassegna.
Ogni progetto presentato sarà valutato attentamente dalla commissione scientifica, nel rispetto dell’operato artistico.
Per richiedere ulteriori informazioni che non siano indicate nel presente comunicato, contattare l’organizzazione ai numeri 327.3463882
Simposio di Scultura
17/05/2015 - 01/07/2015
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gina Affinito
m o s t r a e s p o s i t i v a d i s c u l t u r a
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei, nasce il progetto artistico dal titolo ”Simposio di Scultura presso la Casa Museo del Corallo”
La proposta espositiva è avallata dall’Ente privato Museo del Corallo, unico esempio di Casa Museo del Corallo presente sul territorio italiano, oggi sito a Napoli, alla Galleria Umberto I.
La curatela del progetto è affidata dalla Fam. Ascione alla dott.ssa Gina Affinito.
La selezione è aperta a tutti gli artisti scultori ed artisti in installazioni, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, per un totale di n.10 postazioni.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore artistico del Museo.
Il MUSEO
Il Museo ripercorre la storia, attraverso l’esposizione di documenti originali e delle più significative creazioni dell’azienda manifatturiera del corallo, dall’Ottocento fino al moderno e al contemporaneo. Sito al II piano della facciata principale della Galleria Umberto I di Napoli, ne occupa la gran parte. Ciò consente di avere una visuale eccezionale di alcuni dei luoghi più esclusivi e densi di storia della città: dai balconi del museo i rilievi di stucco della facciata del Teatro di San Carlo sono quasi “a portata di mano” e così pure le famose sculture marmoree di Carlo Nicoli che severamente sostengono le ampie finestre dei saloni principali.
SPECIFICHE TECNICHE
Ogni artista può partecipare con n. 1 opera creata in qualsiasi materiale organico o inorganico. Le dimensioni delle sculture non devono superare 100cm larghezza x 80cm profondità x 100 cm di altezza. In sede di allestimento, l’artista dovrà fornire all'organizzazione tutti i materiali necessari per l'allestimento dell’opera.
le opere resteranno in esposizione per la durata di 2 mesi con servizio di guardiania continuo e visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data da definire con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte Prof. Carlo Roberto Sciascia, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo Alessandro Santulli, rassegna stampa nazionale, progettazione grafica e stampa di invito e locandina.
LE OPERE SITE SPECIFIC
L’arte contemporanea vive sempre più in rapporto al luogo che la ospita e l’artista trae ispirazione dal particolare contesto destinato ad accogliere la sua opera.
A questo proposito saranno realizzate per il Museo del Corallo n.3 opere site specific che entreranno a far parte della collezione permanente del Museo, realizzate su specifica richiesta da 3 giovani artisti italiani.
Per candidarsi fare richiesta del regolamento all'indirizzo gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei, nasce il progetto artistico dal titolo ”Simposio di Scultura presso la Casa Museo del Corallo”
La proposta espositiva è avallata dall’Ente privato Museo del Corallo, unico esempio di Casa Museo del Corallo presente sul territorio italiano, oggi sito a Napoli, alla Galleria Umberto I.
La curatela del progetto è affidata dalla Fam. Ascione alla dott.ssa Gina Affinito.
La selezione è aperta a tutti gli artisti scultori ed artisti in installazioni, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, per un totale di n.10 postazioni.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore artistico del Museo.
Il MUSEO
Il Museo ripercorre la storia, attraverso l’esposizione di documenti originali e delle più significative creazioni dell’azienda manifatturiera del corallo, dall’Ottocento fino al moderno e al contemporaneo. Sito al II piano della facciata principale della Galleria Umberto I di Napoli, ne occupa la gran parte. Ciò consente di avere una visuale eccezionale di alcuni dei luoghi più esclusivi e densi di storia della città: dai balconi del museo i rilievi di stucco della facciata del Teatro di San Carlo sono quasi “a portata di mano” e così pure le famose sculture marmoree di Carlo Nicoli che severamente sostengono le ampie finestre dei saloni principali.
SPECIFICHE TECNICHE
Ogni artista può partecipare con n. 1 opera creata in qualsiasi materiale organico o inorganico. Le dimensioni delle sculture non devono superare 100cm larghezza x 80cm profondità x 100 cm di altezza. In sede di allestimento, l’artista dovrà fornire all'organizzazione tutti i materiali necessari per l'allestimento dell’opera.
le opere resteranno in esposizione per la durata di 2 mesi con servizio di guardiania continuo e visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data da definire con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte Prof. Carlo Roberto Sciascia, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo Alessandro Santulli, rassegna stampa nazionale, progettazione grafica e stampa di invito e locandina.
LE OPERE SITE SPECIFIC
L’arte contemporanea vive sempre più in rapporto al luogo che la ospita e l’artista trae ispirazione dal particolare contesto destinato ad accogliere la sua opera.
A questo proposito saranno realizzate per il Museo del Corallo n.3 opere site specific che entreranno a far parte della collezione permanente del Museo, realizzate su specifica richiesta da 3 giovani artisti italiani.
Per candidarsi fare richiesta del regolamento all'indirizzo gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
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IN ART nel segno del contemporaneo
03/09/2016 - 18/09/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da CSArt Serri
“IN ART nel segno del contemporaneo”: dal 3 al 18 settembre 2016 le stanze seicentesche di Villa Genesio a San Polo d’Enza (RE) si aprono per il secondo anno all’arte contemporanea con opere di diciotto artisti, diversi per esperienza e linguaggio. Curata da Lia Bedogni, Elisabetta Margini e Riccardo Varini, l’esposizione sarà inaugurata sabato 3 settembre alle ore 17.00. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, prevede anche visite guidate, incontri e dibattiti.
«La mostra – spiegano i curatori – si propone di realizzare, attraverso le varie esperienze artistiche generazionali, una “contaminazione”, dove il gesto creativo e la parola si intersecano senza interruzione di continuità tra le varie personalità. Un dialogo aperto a confronti ed approfondimenti in un luogo in cui si respira un passato, un passato diventato contemporaneo».
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: nelle stanze recentemente recuperate dall’ex casa del custode gli artisti definiti “postmoderni”, nelle camere al primo piano della villa le giovani generazioni, al secondo piano la fotografia. Il salone al piano terra ospita, invece, un’esposizione collettiva per facilitare quella “contaminazione” auspicata dagli organizzatori.
Coordinata da Elisabetta Margini, la prima sezione ospita le opere di Oscar Accorsi, Luciano Bertoli, Oscar Ferrari, Augusto Giuffredi, Giordano Montorsi, Sandra Moss, Pietro Mussini, Enzo Silvi e Wal, artisti nati negli anno ’40 e ’50 ed attivi sul territorio reggiano. Ricerche che affondano le loro radici nelle avanguardie storiche, senza soffermarsi sul concetto di “stile” così caro al mercato. Dall’informale alla pop art, dal concettuale alla neofigurazione, dai media alle ultime contaminazioni dei linguaggi, ma sempre rielaborati in chiave personale. Tratto comune, la concettualità, evidente anche nell’approccio interdisciplinare tra pittura, scultura e design.
La seconda sezione, coordinata da Lia Bedogni, comprende opere di Mirko Baricchi, Alle Basso, Carlo Cane, Antonella Cinelli, Laura Forghieri e Matteo Messori. Attraverso la ricerca artistica di alcuni protagonisti del panorama italiano, la storica dimora si arricchisce di nuove storie: dai paesaggi di Mirko Baricchi, che invitano all’ascolto e alla riflessione, alle fotografie surreali di Alle Basso, dalle atmosfere visionarie di Carlo Cane alle installazioni di Antonella Cinelli sul tema della memoria, fino alle carte di Laura Forghieri che raccontano lo scorrere del tempo.
La fotografia è, infine, protagonista della terza sezione, coordinata da Riccardo Varini. In mostra, opere di Gian Franco Iori, Maurizio Strippoli e dello stesso Varini. Dalla “Fantacittà” di Iori, i cui palazzi sono ripresi di notte da punti di vista insoliti e stampati in bianco e nero, “À la Maison” di Strippoli, in cui l’autore scavalca con ironia la malinconia di oggetti abbandonati, sino alle “Assenze” di Varini, esposte nel 2014 alla Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia. Stanze vuote, personaggi distanti che ricordano Hopper, dove aleggia però sempre un fiato di mistero.
Villa Genesio (Via Don P. Borghi 14, San Polo d’Enza, Reggio Emilia) sarà aperta al pubblico da lunedì a venerdì ore 16.00-20.00, 10 e 11 settembre ore 10.00-22.00, 17 e 18 settembre ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Nell’ambito della mostra, si terranno i seguenti eventi: domenica 4 settembre, ore 17.00, “Esperienze nel Postmoderno”, Tullio Masoni dialoga con gli artisti; sabato 10 settembre, ore 17.00, visita guidata con Lia Bedogni; sabato 17 settembre, ore 17.00, “Fotografia lenta”, Lara Ferrari e Tullio Masoni dialogano con Riccardo Varini; domenica 18 settembre, ore 17.00, “Tullio Masoni: qualche poesia” ed aperitivi d’arte dalle ore 18.00. Per informazioni: tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it, www.facebook.com/villagenesio.
Villa Genesio è un’antica dimora residenziale con giardino risalente al XVII secolo di proprietà della famiglia Margini-Villa, il cui cognome ha origine dal luogo di provenienza “Villa delle Ville”. Tommaso Villa e successivamente il figlio Genesio modificarono in piccola parte, nel corso del XIX secolo, l’impianto originale. L’attuale configurazione risale ad ulteriori interventi eseguiti nel XX secolo ad opera degli eredi. La grande cantina con il pozzo e la raccolta di reperti lapidei sono documento storico di notevole interesse. Nel 2015 Villa Genesio ha ospitato la mostra d’arte contemporanea “Who Où. Arte fuori luogo”, promossa dall’Associazione Culturale Merende d’Artista in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza.
«La mostra – spiegano i curatori – si propone di realizzare, attraverso le varie esperienze artistiche generazionali, una “contaminazione”, dove il gesto creativo e la parola si intersecano senza interruzione di continuità tra le varie personalità. Un dialogo aperto a confronti ed approfondimenti in un luogo in cui si respira un passato, un passato diventato contemporaneo».
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: nelle stanze recentemente recuperate dall’ex casa del custode gli artisti definiti “postmoderni”, nelle camere al primo piano della villa le giovani generazioni, al secondo piano la fotografia. Il salone al piano terra ospita, invece, un’esposizione collettiva per facilitare quella “contaminazione” auspicata dagli organizzatori.
Coordinata da Elisabetta Margini, la prima sezione ospita le opere di Oscar Accorsi, Luciano Bertoli, Oscar Ferrari, Augusto Giuffredi, Giordano Montorsi, Sandra Moss, Pietro Mussini, Enzo Silvi e Wal, artisti nati negli anno ’40 e ’50 ed attivi sul territorio reggiano. Ricerche che affondano le loro radici nelle avanguardie storiche, senza soffermarsi sul concetto di “stile” così caro al mercato. Dall’informale alla pop art, dal concettuale alla neofigurazione, dai media alle ultime contaminazioni dei linguaggi, ma sempre rielaborati in chiave personale. Tratto comune, la concettualità, evidente anche nell’approccio interdisciplinare tra pittura, scultura e design.
La seconda sezione, coordinata da Lia Bedogni, comprende opere di Mirko Baricchi, Alle Basso, Carlo Cane, Antonella Cinelli, Laura Forghieri e Matteo Messori. Attraverso la ricerca artistica di alcuni protagonisti del panorama italiano, la storica dimora si arricchisce di nuove storie: dai paesaggi di Mirko Baricchi, che invitano all’ascolto e alla riflessione, alle fotografie surreali di Alle Basso, dalle atmosfere visionarie di Carlo Cane alle installazioni di Antonella Cinelli sul tema della memoria, fino alle carte di Laura Forghieri che raccontano lo scorrere del tempo.
La fotografia è, infine, protagonista della terza sezione, coordinata da Riccardo Varini. In mostra, opere di Gian Franco Iori, Maurizio Strippoli e dello stesso Varini. Dalla “Fantacittà” di Iori, i cui palazzi sono ripresi di notte da punti di vista insoliti e stampati in bianco e nero, “À la Maison” di Strippoli, in cui l’autore scavalca con ironia la malinconia di oggetti abbandonati, sino alle “Assenze” di Varini, esposte nel 2014 alla Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia. Stanze vuote, personaggi distanti che ricordano Hopper, dove aleggia però sempre un fiato di mistero.
Villa Genesio (Via Don P. Borghi 14, San Polo d’Enza, Reggio Emilia) sarà aperta al pubblico da lunedì a venerdì ore 16.00-20.00, 10 e 11 settembre ore 10.00-22.00, 17 e 18 settembre ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Nell’ambito della mostra, si terranno i seguenti eventi: domenica 4 settembre, ore 17.00, “Esperienze nel Postmoderno”, Tullio Masoni dialoga con gli artisti; sabato 10 settembre, ore 17.00, visita guidata con Lia Bedogni; sabato 17 settembre, ore 17.00, “Fotografia lenta”, Lara Ferrari e Tullio Masoni dialogano con Riccardo Varini; domenica 18 settembre, ore 17.00, “Tullio Masoni: qualche poesia” ed aperitivi d’arte dalle ore 18.00. Per informazioni: tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it, www.facebook.com/villagenesio.
Villa Genesio è un’antica dimora residenziale con giardino risalente al XVII secolo di proprietà della famiglia Margini-Villa, il cui cognome ha origine dal luogo di provenienza “Villa delle Ville”. Tommaso Villa e successivamente il figlio Genesio modificarono in piccola parte, nel corso del XIX secolo, l’impianto originale. L’attuale configurazione risale ad ulteriori interventi eseguiti nel XX secolo ad opera degli eredi. La grande cantina con il pozzo e la raccolta di reperti lapidei sono documento storico di notevole interesse. Nel 2015 Villa Genesio ha ospitato la mostra d’arte contemporanea “Who Où. Arte fuori luogo”, promossa dall’Associazione Culturale Merende d’Artista in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza.
Un viaggio - Gianni Ruspaggiari
26/10/2017 - 26/11/2017
Napoli (NA) - Campania
Inserito da CSArt Serri
“Un viaggio” attraverso la recente produzione dell’artista reggiano Gianni Ruspaggiari, dal 26 ottobre al 26 novembre 2017, presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde di Reggio Emilia (Via Lelio Basso, 1).
La mostra, promossa dalla Casa di Cura e dal Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, sarà inaugurata giovedì 26 ottobre alle ore 17.30 con una presentazione del curatore Giuseppe Berti. Saranno presenti al vernissage, oltre all’artista e al curatore, Fabrizio Franzini (Presidente di Villa Verde) ed Enrico Manicardi (Presidente del Circolo degli Artisti).
In esposizione negli spazi di accoglienza e nella Sala Esagono al terzo piano della struttura, una quindicina di opere di medie e grandi dimensioni, realizzate prevalentemente dal 2009 al 2014.
«Gianni Ruspaggiari – scrive Giuseppe Berti – è un esploratore di colori e di segni. Placate la foga del gesto e la “cupa” violenza cromatica di precedenti esperienze, l’artista ora si esprime attraverso più morbidi registri compositivi dove il colore, fluido, libero e cangiante, si unisce ad un segno sottile che si fa figura, che diventa corpo, immagine pulsante di un desiderio carnale: una pittura, questa, che si potrebbe persino definire neo-secentesca e rubensiana, per lo meno nell’espansa e calda sensuosità della composizione. Infatti, sia nelle opere ad olio, sia in quelle di più piccolo formato condotte a tecnica mista (acrilico e acquerello), Ruspaggiari fa uso di una tavolozza esuberante di contrappunti cromatici e di valori tattili: un “canto libero” di viola, lilla, azzurro, arancio, rosso, bianco che si dispiega sulla tela o sul foglio ora con lenti e sfumati trapassi di toni, ora attraverso palpitanti esplosioni cromatiche in cui, in una felice combinazione di tachisme e di dripping, talvolta risuonano anche le note più gravi del nero».
«Il progetto – spiegano Fabrizio Franzini ed Enrico Manicardi – conferma ancora una volta l’importante collaborazione posta in essere una quindicina d’anni fa tra Villa Verde e il Circolo degli Artisti, “insieme per la cultura come strumento di salute”. La personale di Gianni Ruspaggiari è parte di una serie di mostre dedicate ad insigni artisti reggiani che si inseriscono a pieno titolo nel panorama pittorico del secondo Novecento».
L’esposizione, visitabile fino al 26 novembre 2017, negli orari di apertura della Casa di Cura, è accompagnata da un catalogo con le prefazioni di Fabrizio Franzini ed Enrico Manicardi ed il testo di Giuseppe Berti. Ingresso libero. Per informazioni: www.villaverde.it, www.circolodegliartisti.re.it.
Gianni Ruspaggiari è nato a Reggio Emilia nel 1935. Ha studiato presso il locale Istituto d’Arte Gaetano Chierici, interrompendo però gli studi per seguire il padre musicista a Saint Vincent. Fondamentale per la sua formazione è l’incontro in Val d’Aosta con l’artista torinese Annibale Biglione che gli fa conoscere le ricerche dei pittori delle avanguardie europee. Terminato il servizio militare, e rientrato in città nel 1958, stringe un forte sodalizio intellettuale con altri giovani artisti reggiani, anch’essi impegnati a elaborare nuovi linguaggi formali: Angela Bergomi, Nino Squarza, Mario Pini, Bruno Olivi, Marco Gerra. Gli anni Sessanta vedono dunque Ruspaggiari impegnato a sviluppare la propria ricerca alla luce delle nuove correnti artistiche americane ed europee: da De Kooning a Bacon, dall’Espressionismo astratto alla Pop Art, alla cui estetica – interpretata spesso anche in chiave optical attraverso l’impiego di un cromatismo acceso ma elegante – rimane legato per tutti gli anni Settanta. Progressivamente, negli anni e decenni successivi, “ritorna all’espressionismo informale, dapprima con la tecnica mista del collage, infine col recupero di una pittura ricca di velature di colore, e fortemente allusiva nei contenuti” (Emanuele Filini, Dizionario degli artisti reggiani, Reggio Emilia, 2003).
La mostra, promossa dalla Casa di Cura e dal Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, sarà inaugurata giovedì 26 ottobre alle ore 17.30 con una presentazione del curatore Giuseppe Berti. Saranno presenti al vernissage, oltre all’artista e al curatore, Fabrizio Franzini (Presidente di Villa Verde) ed Enrico Manicardi (Presidente del Circolo degli Artisti).
In esposizione negli spazi di accoglienza e nella Sala Esagono al terzo piano della struttura, una quindicina di opere di medie e grandi dimensioni, realizzate prevalentemente dal 2009 al 2014.
«Gianni Ruspaggiari – scrive Giuseppe Berti – è un esploratore di colori e di segni. Placate la foga del gesto e la “cupa” violenza cromatica di precedenti esperienze, l’artista ora si esprime attraverso più morbidi registri compositivi dove il colore, fluido, libero e cangiante, si unisce ad un segno sottile che si fa figura, che diventa corpo, immagine pulsante di un desiderio carnale: una pittura, questa, che si potrebbe persino definire neo-secentesca e rubensiana, per lo meno nell’espansa e calda sensuosità della composizione. Infatti, sia nelle opere ad olio, sia in quelle di più piccolo formato condotte a tecnica mista (acrilico e acquerello), Ruspaggiari fa uso di una tavolozza esuberante di contrappunti cromatici e di valori tattili: un “canto libero” di viola, lilla, azzurro, arancio, rosso, bianco che si dispiega sulla tela o sul foglio ora con lenti e sfumati trapassi di toni, ora attraverso palpitanti esplosioni cromatiche in cui, in una felice combinazione di tachisme e di dripping, talvolta risuonano anche le note più gravi del nero».
«Il progetto – spiegano Fabrizio Franzini ed Enrico Manicardi – conferma ancora una volta l’importante collaborazione posta in essere una quindicina d’anni fa tra Villa Verde e il Circolo degli Artisti, “insieme per la cultura come strumento di salute”. La personale di Gianni Ruspaggiari è parte di una serie di mostre dedicate ad insigni artisti reggiani che si inseriscono a pieno titolo nel panorama pittorico del secondo Novecento».
L’esposizione, visitabile fino al 26 novembre 2017, negli orari di apertura della Casa di Cura, è accompagnata da un catalogo con le prefazioni di Fabrizio Franzini ed Enrico Manicardi ed il testo di Giuseppe Berti. Ingresso libero. Per informazioni: www.villaverde.it, www.circolodegliartisti.re.it.
Gianni Ruspaggiari è nato a Reggio Emilia nel 1935. Ha studiato presso il locale Istituto d’Arte Gaetano Chierici, interrompendo però gli studi per seguire il padre musicista a Saint Vincent. Fondamentale per la sua formazione è l’incontro in Val d’Aosta con l’artista torinese Annibale Biglione che gli fa conoscere le ricerche dei pittori delle avanguardie europee. Terminato il servizio militare, e rientrato in città nel 1958, stringe un forte sodalizio intellettuale con altri giovani artisti reggiani, anch’essi impegnati a elaborare nuovi linguaggi formali: Angela Bergomi, Nino Squarza, Mario Pini, Bruno Olivi, Marco Gerra. Gli anni Sessanta vedono dunque Ruspaggiari impegnato a sviluppare la propria ricerca alla luce delle nuove correnti artistiche americane ed europee: da De Kooning a Bacon, dall’Espressionismo astratto alla Pop Art, alla cui estetica – interpretata spesso anche in chiave optical attraverso l’impiego di un cromatismo acceso ma elegante – rimane legato per tutti gli anni Settanta. Progressivamente, negli anni e decenni successivi, “ritorna all’espressionismo informale, dapprima con la tecnica mista del collage, infine col recupero di una pittura ricca di velature di colore, e fortemente allusiva nei contenuti” (Emanuele Filini, Dizionario degli artisti reggiani, Reggio Emilia, 2003).