Evento: Sonia Costantini. Absolute Color
19/09/2015 - 13/11/2015
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Data di inserimento: 27/08/2015 - 15:55
Luogo: Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 19/09/2015
Data di fine 13/11/2015
Descrizione
Un colore assoluto, che è sostanza, materia, corpo opaco toccato dalla luce e trasformato in vibrazione luminosa. Con le opere pittoriche di Sonia Costantini si inaugura sabato 19 settembre, alle ore 18.00, la sede congiunta di CSArt - Comunicazione per l’Arte e ClubArt - the modern art community nel centro storico di Reggio Emilia (Via Emilia Santo Stefano, 54).
Curata da Chiara Serri e Paolo Barilli, l’esposizione s’intitola “Absolute Color” in riferimento ad un sapiente uso del colore, svincolato da riferimenti figurali o narrativi.
In mostra, una selezione di dipinti ad acrilico ed olio su tela di recente produzione, riconducibili all’ambito della pittura monocroma, sebbene da essa si distinguano per l’artigianalità di un processo creativo consolidato negli anni.
Colpi di spatola brevi e regolari alimentano una gestualità rituale che misura la superficie ricoprendo la tela e i bordi senza interruzioni, per alludere ad uno spazio “altro”, profondo e spirituale.
La personale sarà visitabile fino al 13 novembre 2015, da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 oppure su appuntamento. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la mostra verrà straordinariamente aperta con orario 16.00-18.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1715142, info@csart.it, www.csart.it, info@clubart.it, www.clubart.it.
Altri eventi dell'inserzionista
Elisa Bertaglia, Out of the blue
15/12/2016 - 29/01/2017
Milano (MI) - Lombardia
Inserito da CSArt Serri
L’immaginario onirico e fiabesco di Elisa Bertaglia in mostra, dal 15 dicembre 2016 al 29 gennaio 2017, presso Officine dell’Immagine di Milano (Via Atto Vannucci, 13). Curata da Matteo Galbiati, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 15 dicembre alle ore 19.00.
Vincitrice del Premio Speciale Officine dell’Immagine ad Arteam Cup 2015, l’artista presenta in galleria una trentina di opere inedite, realizzate nel 2016 in America, durante la residenza d’artista promossa dalla ESKFF (Eileen S. Kaminsky Family Foundation) presso il MANA Contemporary di Jersey City.
Il titolo della mostra – “Out of the blue” – è tratto dall’omonima serie, esposta per la prima volta al pubblico. Un’espressione, parafrasabile in “Un fulmine a ciel sereno”, che Elisa Bertaglia ha rintracciato in un libro di Patricia Highsmith, letto durante il soggiorno americano. Da un lato il rimando alla letteratura, che da sempre accompagna il percorso dell’artista, dall’altro il colore blu, predominante nella sua nuova produzione.
Il progetto si articolerà in due sezioni: a piano terra, una selezione di opere pittoriche di medie e grandi dimensioni; al piano sottostante, lavori di piccolo formato progressivamente sostituiti da una pittura parietale site-specific che trasformerà il sotterraneo in un larario, luogo sacro, intimo e raccolto, dedicato alle divinità familiari. In questo contesto, saranno installate anche due opere tridimensionali, legate al vissuto dell’artista.
Un linguaggio lirico, evanescente ed altamente simbolico, quello di Elisa Bertaglia, che attraverso un vocabolario mitologico maturato negli anni propone una riflessione sul tema del doppio e della metamorfosi, alla ricerca di un’identità personale e collettiva.
Protagonisti delle sue opere, tutte realizzate a tecnica mista e collage su carta, tavola e faesite, sono bambine in età preadolescenziale ed animali, immersi in un paesaggio straniante, dove le regole prospettiche e compositive lasciano campo all’immaginazione.
«I personaggi di queste narrazioni – spiega Elisa Bertaglia – stanno tra loro in relazioni atipiche, inconsuete, portatrici di molteplici valenze simboliche: piccole bimbe-tuffatrici, attorcigliate da serpi, irte su rocce o avviluppate da edere e piante carnivore, alludono al difficile passaggio dall’infanzia all’età adulta. Qui tutto è in metamorfosi; l’identità, e non solo il corpo, è in trasformazione e rinascita. Cani e lupi, corvi e aironi sono i garanti di quello stesso passaggio di crescita, protettori di un sottile squarcio di intimità».
Come sottolinea Matteo Galbiati, le opere della serie “Out of the blue” si differenziano dalla precedente produzione sia per la scelta cromatica che per l’impaginato: se i colori sono più intensi e nitidi, meno legati alla tradizione pittorica italiana, la composizione è più libera, svincolata da elementi paesaggistici, mentre il segno viene utilizzato in maniera pittorica, in dialogo con le campiture e gli inserti a colla875ge.
Apparentemente semplice e piacevole allo sguardo, la pittura di Elisa Bertaglia nasconde significati profondi e particolari spiazzanti: elementi duri, a tratti violenti, che spingono la narrazione oltre il piano dell’immaginazione, riportandola alla società contemporanea.
La personale sarà visitabile da martedì a venerdì con orario 15.00-19.00, sabato 11.00-19.00, altri orari, lunedì e festivi su appuntamento. Ingresso libero. Catalogo Vanilla Edizioni con testo di Matteo Galbiati. I visitatori potranno incontrare l’artista e seguire la realizzazione della pittura parietale site-specific il mercoledì ore 17.00-19.00 e il sabato ore 15.00-19.00. Per informazioni: tel. +39 02 91638, info@officinedellimmagine.it, www.officinedellimmagine.it.
Elisa Bertaglia nasce a Rovigo nel 1983. Si iscrive nel 2002 all’Accademia di Belle Arti di Venezia, presso l’Atelier di Pittura del professor Carlo Di Raco, conseguendo la Laurea di I livello nel 2006 e la Laurea di II livello in Pittura nel 2009. Dal 2008 inizia una ricca attività espositiva, instaurando diverse collaborazioni con critici, curatori e giornalisti. Tra le mostre principali: “Lo stato dell’arte” (54. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Tese di San Cristoforo - Arsenale, Venezia, 2011), “Dolomiti contemporanee” (Sospirolo, 2011; Taibon Agordino, 2012; Casso, 2013; Borca di Cadore, 2014), “Elisa Bertaglia” (MZ Gallery, Augsburg, 2014), “Bindwood” (Banca Sistema, Milano, 2015), “Arteam Cup” (Officina delle Zattere, Venezia, 2015; Palazzo del Monferrato, Alessandria, 2016). Nell’ambito di Arteam Cup 2016 si è aggiudicata il Premio Speciale Residenza Officine Saffi Milano. Vive e lavora a Rovigo.
Maria Pellini, Cinque Opere sull'Amore
06/08/2017 - 27/08/2017
Casina (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
“Cinque Opere sull’Amore” di Maria Pellini in mostra, dal 6 al 27 agosto 2017, all’interno del Centro Convegni del Castello di Sarzano (ex chiesa di San Bartolomeo) a Casina (Reggio Emilia).
Realizzata con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Casina, la mostra verrà inaugurata domenica 6 agosto, alle ore 18.00. L’esposizione sarà accompagnata da un ricco calendario di incontri, conferenze e performance teatrali ad ingresso gratuito sul tema dell’amore.
In mostra, cinque opere a tecnica mista su tela di grandi dimensioni, realizzate nel 2016 e nel 2017. Un progetto, condiviso con Gianluca Montanari, che intende rappresentare l’universalità dell’amore, oltre i limiti precostituiti.
«Non solo dipinti, ma anche parole e momenti di condivisione – spiega Maria Pellini – per dare vita ad uno spazio in cui il visitatore si senta cullato ed amorevolmente protetto, dove possa trovare, provare, sentire il luogo sacro di sé. Uno spazio di pace, ma anche un momento di ricerca ed estensione, di espansione per sentirsi Amore».
I cinque dipinti, tutti di matrice informale, saranno allestiti rispettivamente ai lati della navata unica, nelle due cappelle laterali e nella zona absidale, a ridosso dell’altare paleocristiano, contestualmente a testi poetici scritti dall’artista per accompagnare le opere.
Come spiega la storica dell’arte Francesca Mora, «Maria Pellini incrocia con spavalderia i ferri con l’arte, lavorando nel colore e nella materia con una forza non comune, così maschile per la brutalità e il vigore in cui si manifesta, ma al tempo stesso femminile nella sensibilità che la muove. L’artista si mostra come nuda davanti ai nostri occhi, non ha bisogno di inutili decori o di ammorbidire quella verità che sente l’urgenza di rivelarci... È in grado, con grande umiltà ma anche con una solida preparazione, di indicarci le vie del sentire dell’animo umano che possiamo percorrere di fronte alle sue opere, permettendoci al tempo stesso di scegliere in quale desideriamo camminare».
La personale sarà visitabile fino al 27 agosto 2017, di venerdì, sabato, domenica e festivi con orario 16.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: maria@mariapellini.com, www.mariapellini.com.
Nell’ambito della mostra si terranno sei eventi ad ingresso gratuito con inizio alle ore 18.30: lunedì 7 agosto, “Imparare ad amare noi stessi attraverso la terapia della risata”, conferenza esperienziale a cura di Caterina Pettinato (Laureata in Psicologia, specializzata in coaching, formazione e neuroscienze); mercoledì 9 agosto, “Cibo, amore e nutrimento”, conferenza a cura di Francesca Piccinini (consulente nutrizionale di alimentazione macromediterranea); venerdì 11 agosto, “Le radici dell’amore”, presentazione dell’omonimo libro a cura di Caterina Villani (autrice) e Stefano Nava (illustratore); venerdì 18 agosto, “Amore...”, conferenza a cura di Sergio Gaiffi (Psicologo clinico, Psicoterapeuta); sabato 19 agosto, “Esperienze di vita”, conferenza esperienziale a cura di Graziella Saccocci (Docente di Biodanza) e Alda Grassini (Master Reiki); sabato 26 agosto, “La realtà dell’amore”, performance teatrale di Roberta Bedogni (autrice ed interprete).
Maria Pellini nasce a Reggio Emilia nel 1963. Diplomata in arte del tessuto presso l’Istituto d’Arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia, inizia ad operare come decoratrice nel settore delle giostre tradizionali per luna park, esportate principalmente nei paesi arabi e in Europa. Nel 1999 esordisce nel mondo dell’arte con una ricerca personale che tuttora porta avanti con mostre personali a livello nazionale. Ha collaborato con le scuole medie inferiori Italo Calvino e San Giovanni Bosco di Reggio Emilia nell’ambito di “Mus-e” (Musique Europe), progetto ideato dal violinista Yihudi Menuin per favorire l’integrazione sociale con l’aiuto dell’arte, e con l’Associazione Nondasola per l’aiuto del singolo bambino o del gruppo. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora con la cooperativa Zora per laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme si Può, opera sinergicamente con la biodanza unita al colore, all’espressione artistica e alla musicalità del cuore. È inserita nel volume “Donne & donne sulle tracce di Matilde di Canossa”, promosso dalla Regione Emilia Romagna. Nel 2016 la rivista “Marie Claire Maison” ha pubblicato alcune sue opere, selezionate dall’Architetto Designer Bruno Tarsia di Milano. Il suo atelier si trova presso il “Borgo delle Querce” a Pieve Modolena, in provincia di Reggio Emilia.
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L'Ass.ne Fare Ambiente incontra Giovanna Fileccia
07/11/2016 - 07/11/2016
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
L'Associazione Fare Ambiente, presenta la seconda raccolta poetica di Giovanna Fileccia "La Giostra dorata del Ragno che tesse" edito da Simposium.
Relatori: prof.ssa Sandra V. Guddo e prof.ssa Maria Elena Mignosi.
Appuntamento Lunedì 7 novembre 2016 alle ore 17,00
presso la sede di Fare Ambiente, Via Mario Vaccaro, 11 Palermo.

Giovanna esporrà alcune sue opere tridimensionali di poesia sculturata.
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA E GRAFICA “BowiefaceS” DELL’ARTISTA SEBASTIANO MAGNANO
05/12/2015 - 19/12/2015
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
COMUNICATO STAMPA
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA PERSONALE DI PITTURA E GRAFICA “BowiefaceS” DELL’ARTISTA SEBASTIANO MAGNANO

Sabato 5 dicembre alle ore 17,00, presso la Galleria MoMArt, Riviera Mussato 4, Padova, inaugurerà la mostra di pittura e grafica “BowiefaceS” dell’artista Sebastiano Magnano. A cura di Maria Palladino.
L’esposizione raccoglie una serie di opere ad olio, acrilico, tecniche miste, incisioni e una grafica digitale dell’artista Sebastiano Magnano ispirata alla figura iconica ed eclettica del musicista britannico David Bowie, fin dagli anni 70 idolo di generazioni e portavoce di uno stile ricercato e camaleontico, nella produzione musicale come nell’estetica dell’immagine.
L’autore lo raffigura in ritratti che ne ripercorrono la carriera e le numerose metamorfosi: dall’alter ego “Aladdin Sane” all’ultimo volto, il più recente, la fisionomia “disvelata” e “disambiguata” di “the next day”: il volto umano del mito.
Attraverso una pratica artistica che riprende e reinterpreta secondo canoni personali e originali il linguaggio della Pop Art e del Neofigurativismo, con componenti gestuali e un incisivo carattere di concettualità queste opere si impongono alla nostra attenzione per la peculiare capacità di coniugare la ricerca sullo stile e la tecnica ad un’interessante indagine contenutistica sul soggetto.
Esse sollecitano l’autore ad interrogarsi sul significato della fama e sulla sua caducità, identica alla fragilità che contraddistingue ogni esistenza, nel suo nascere, crescere e disgregarsi, e sulla traccia più o meno permanente che la celebrità lascia attraverso il tempo nell’immaginario collettivo.
Il Bowie di Magnano resta e si conferma creatura umana oltre il personaggio, in una dualità di visione che mira ad evidenziarne le molteplici e multiformi maschere, non trascurando alcun dettaglio, per farne trasparire la vera e concreta essenza aldilà del simbolo.
Il lavoro dell’artista è insieme accurato e attento ai particolari e libero nell’esercizio di una pittura tanto dettagliata quanto mossa e vibratile, ricca di accenti espressivi e di rimandi alle singolarità della visione soggettiva e alle qualità di disgregazione e ricomposizione dell’immagine proprie dell’odierna tecnologia digitale, che sempre modificano e filtrano il reale pur lasciando trapelare accenni di verità.
La riproduzione seriale tipica delle tecniche incisorie offre la facoltà di esaminare l’oggetto ritratto moltiplicandolo all’infinito ed evidenziandone sfumature, dettagli, variazioni che ne restituiscono una serie infinitamente reiterabile di “facce”, tutti aspetti coerentemente interconnessi di quello stesso “insieme complesso” che è l’essere umano che ne evidenzia la natura al contempo labile e controversa, univoca e multiforme, un “paesaggio umano” singolare e in ogni esempio irripetibile.
28.11.2015 Maria Palladino
Curriculum Sebastiano Magnano
Sebastiano Magnano è di Francofonte (SR), nato a Lentini (SR), ha frequentato il Liceo Artistico e l'Accademia di, Belle Arti di Catania, vive e lavora a Modena dove insegna, in un Liceo Statale, Disegno e Storia dell'Arte.
Fra le esposizioni:
Vincitore del secondo premio del 1° Premio di grafica organizzato dal Comune di Catania, 1986.
Personale I luoghi del Mediterraneo, a cura di Paolo Giansiracusa, patrocinata dal Comune di Francofonte (SR), 1991.
Collettiva Street view, Galleria Spazio San Giorgio, Bologna, 2012.
Finalista del 13° PREMIO NAZIONALE D’ARTE CITTÀ DI NOVARA, 2013.
Selezionato dal curatore al 1° PREMIO ARTE CATANIA, 2014.
Collettiva Face’ARTS Merano, a cura di Mary Sperti, Merano (BZ), Dicembre 2014.
Selezionato con due Opere alla 2° BIENNALE INTERNAZIONALE DI PALERMO, EA Editore, Gennaio 2015.
Candidato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Monreale al Secondo Premio Guglielmo II, EA Editore, Monreale 2015.
Collettiva Face’ARTS Verona, a cura di Mary Sperti, Verona, Agosto 2015.
Invitato dal Curatore a L’Isola che c’è, Fiera Arte Mercato, EA Editore, Palermo, Ottobre 2015
La mostra resterà visitabile fino al 19 dicembre in orario: lunedì – sabato 15,30 – 19,00. Ingresso libero.
Per informazioni:
Maria Palladino:
3341695479
audramsa@outlook.it