Evento: Storia dell'arte e tutela della città. Una questione di cultura
21/10/2016 - 21/10/2016
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 18/10/2016 - 1:19
Luogo: Palermo (PA) - Sicilia
Data di inizio: 21/10/2016
Data di fine 21/10/2016
Descrizione
STORIA DELL’ARTE E TUTELA DELLA CITTÀ. “UNA QUESTIONE DI CULTURA”
Giornata di studi in onore del prof. Guido Di Stefano
Venerdì 21 ottobre, presso la Sala Magna di Palazzo Chiaramonte Steri

Giorno 21 ottobre 2016, presso la Sala Magna dello Steri, dalle ore 9,30 alle ore 19, in occasione del conferimento, da parte del Magnifico Rettore, prof. Fabrizio Micari, dell’onorificenza di Benemerito dell’Ateneo di Palermo alla memoria del prof. Guido Di Stefano, docente di Storia e Stili dell’Architettura dal 1948 al 1962 presso la Facoltà di Architettura di Palermo, si terrà un convegno in suo onore dal titolo Storia dell’arte e tutela della città, “Una questione di cultura”.

La giornata è organizzata dal Forum delle Associazioni di Palermo (AMICI DEI MUSEI – ANISA - DIMORE STORICHE – ITALIA NOSTRA - SALVARE PALERMO).

Vissuto nella prima metà del Novecento, Guido Di Stefano è stato uno degli intellettuali palermitani più impegnati nello studio e nella tutela del patrimonio architettonico della città. A lui si devono alcuni degli studi più completi dal punto di vista critico e bibliografico sull’architettura siciliana del Medioevo, in particolar modo quella del periodo normanno, recentemente riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio mondiale dell’Umanità”.
Durante gli anni della ricostruzione postbellica, Di Stefano si è battuto insieme ad altri intellettuali dell’epoca nella difesa del patrimonio architettonico della città contro la speculazione edilizia del “Sacco”. Insieme a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Bellafiore, Edoardo Caracciolo e Filippo Meli, Di Stefano ha fondato nel 1957 la sezione palermitana di Italia Nostra, di cui è stato il primo presidente. Tra le battaglie combattute, la più nota è quella contro la demolizione di villa Deliella, edificio progettato da Ernesto Basile e andato abbattuto nel 1959. Ha partecipato inoltre alla redazione del Piano Regolatore Generale di Palermo, stilando un elenco degli edifici e dei luoghi di interesse storico, monumentale e ambientale, e ha fatto parte delle commissioni di studio per i restauri del palazzo Chiaramonte-Steri, del duomo di Cefalù e della Zisa.

PROGRAMMA
ore 9.30 – 13.00
Cerimonia di conferimento al prof. Guido Di Stefano dell’onorificenza di benemerito dell’Ateneo di Palermo
Presiede e modera: Nino Vicari
Maria Giuffrè
Guido Di Stefano storico dell’architettura
Vincenzo Abbate
Guido Di Stefano e la dimensione europea dell’arte di Pietro Novelli
Salvatore Savoia
Guido Di Stefano e il VII Congresso Nazionale di Storia dell’Architettura (1950)
Piero Longo
La fondazione di Italia Nostra a Palermo
Desirée Maida
Profilo di un intellettuale moderno attraverso un’esperienza di studio dei nostri giorni

ore 15.00 – 19.00
Presiede e modera: Rosanna Pirajno
Giovanni Cardamone
L’istituzione della Facoltà di Architettura a Palermo e il contributo di Guido Di Stefano
Antonella Cangelosi
Guido Di Stefano e le sue idee sulla tutela e il restauro
Alexander Auf der Heyde
Temi e problemi della ricostruzione postbellica
Renata Prescia
Guido Di Stefano e la dimensione operativa nella tutela urbana
Nino Vicari
Il contributo di Guido Di Stefano al Piano Regolatore degli anni ‘50
Piero Violante
Gli elzeviri di Guido Di Stefano
Altri eventi dell'inserzionista
Gisella Spinella - Sovrimpressioni
19/03/2015 - 04/04/2015
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Desirée Maida
SPAZIO CANNATELLA
ha il piacere di presentare
SOVRIMPRESSIONI
Mostra personale di GISELLA SPINELLA
a cura di Alessandro Bazan e Desirée Maida
19 marzo – 4 aprile 2015

La mostra sarà inaugurata Giovedì 19 marzo alle ore 19:00

Lo Spazio Cannatella apre l’attività espositiva del 2015 ospitando SOVRIMPRESSIONI, la prima personale di Gisella Spinella (Castelvetrano 1975), che per l’occasione presenta una serie di tele di piccole, medie e grandi dimensioni, tutte realizzate nell’ultimo anno.
Il titolo della mostra, Sovrimpressioni, allude ai molteplici livelli di lettura che emergono dall’osservazione delle opere, nelle quali le dimensioni stilistica e tecnica si intersecano inscindibilmente. Le tele realizzate dalla pittrice sembrano costruite attraverso tocchi di colore che si avvicendano e sovrappongono, emanando lampi di luce che si propagano sulla tela sottoforma di chiarore diffuso e vivace. Gli scorci naturali dipinti dall’artista – lussureggianti e frondosi, dai verdi squillanti e i blu profondi – vengono arricchiti sovrapponendo sulla tela frammenti di carta velina, dando vita a scenari ibridi tra sogno e ricordo, serenità e inquietudine.



Gisella Spinella – SOVRIMPRESSIONI
A cura di Alessandro Bazan e Desirée Maida
Spazio Cannatella – Palermo, Via Papireto 10
Inaugurazione: Giovedì 19 marzo ore 19:00
Fino al 4 aprile 2015
Lunedì/Venerdì 10-12:30 su appuntamento
Lunedì/Venerdì 16:30-19:00
Sabato 10-12:30 su appuntamento
Tel. 333/4135995
LEONARDO SCIASCIA E LE ARTI VISIVE. UN SISTEMA DI CONOSCENZA DAL FISICO AL METAFISICO. RIFLESSI DI C
24/06/2015 - 30/06/2015
Agrigento (AG) - Sicilia
Inserito da Desirée Maida
LEONARDO SCIASCIA E LE ARTI VISIVE. UN SISTEMA DI CONOSCENZA DAL FISICO AL METAFISICO. RIFLESSI DI CRITICA D’ARTE SUL NOVECENTO

CONFERENZA STAMPA: 24 GIUGNO 2015 ORE 11,30, RACALMUTO - Fondazione Leonardo Sciascia
INAUGURAZIONE MOSTRA: 24 GIUGNO 2015 ORE 18,00, AGRIGENTO - Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo

A venticinque anni dalla sua scomparsa, il genio dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia in una mostra dal titolo “Leonardo Sciascia e le arti visive. Un sistema di conoscenze, dal fisico al metafisico. Riflessi di critica d’arte sul Novecento” che verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento e sarà visitabile fino al 30 giugno 2015.
«Mi piacciono i pittori che nel loro immediato rapporto con la realtà, le forme, i colori, la luce, sottendono la ricerca di una mediazione intellettuale, culturale, letteraria. I pittori di memoria. I pittori riflessivi. I pittori speculativi. Un sistema di conoscenza che va dalla realtà alla surrealtà, dal fisico al metafisico» (L. Sciascia 1985). Si potrebbe partire da questa dichiarazione per comprendere l'intricato e per molti versi misterioso universo artistico dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia. L’ambiziosa mostra presenterà un aspetto insolito dell’attività extraletteraria del grande scrittore siciliano. Dalla passione per le stampe e la grafica in genere, alla vasta produzione di scritti sull’arte, Sciascia ha mantenuto questo inestricabile rapporto con le arti figurative, attraverso la critica d’arte militante in presentazioni, cataloghi di mostre, stampa periodica e riviste d'arte, attraversando argomenti quali scultura, pittura, disegno, incisione, architettura e fotografia.
Grande attenzione dedicava all'arte contemporanea, presentando le mostre dei suoi artisti più apprezzati a cui fu legato da sincera amicizia, quasi tutti accomunati da un anti-astrattismo di base che caratterizza il gusto estetico sciasciano. In generale i suoi interessi nell’arte novecentesca vertono su tematiche e ambiti in cui prevalgono reminiscenze letterarie e una sostanziale attenzione alle denuncie sociali, non priva di ironico e satirico senso critico. Tra i numerosi artisti cui lo scrittore dedicò scritti significativi si possono ricordare: Fausto Pirandello, Francesco Trombadori, Ugo Attardi, Mino Maccari, Tono Zancanaro, Giuseppe Migneco, Gianbecchina, Aldo e Mario Pecoraino, Giuseppe Mazzullo, Emilio Greco, Renato Guttuso, Alberto Savinio, Giorgio De Chirico , Fabrizio Clerici, Bruno Caruso e Piero Guccione. L’arte dunque come mezzo di conoscenza della realtà e strumento di verità.
AUTORI IN MOSTRA: Ugo Attardi, Mario Bardi, Luigi Bartolini, Beppe Bongi, Corrado Cagli, Momò Calascibetta, Arturo Carmassi, Bruno Caruso, Eustachio Catalano, Giancarlo Cazzaniga, Fabrizio Clerici, Giorgio De Chirico, Renzo Collura, Gianbecchina, Emilio Greco, Piero Guccione, Renato Guttuso, Carla Horat, Edo Janich, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Santo Marino, Carlo Mattioli, Marino Mazzacurati, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Aldo Pecoraino, Mario Pecoraino, Fausto Pirandello, Stefano Rapisarda, Salvatore Rizzuti, Alberto Savinio, Francesco Trombadori, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Alberto Ziveri.
La mostra, finanziata nell’ambito delle iniziative direttamente promosse dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e progettata dalla direttrice del Museo Archeologico Regionale P. Griffo di Agrigento Gabriella Costantino, con la collaborazione scientifica di Giuseppe Cipolla e Gaetano Bongiovanni, e la collaborazione del direttore dell’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento Arch. Giuseppe Parello con la collaborazione dell’arch. Giuseppe Presti, verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento. La mostra rientra nel circuito delle “Vie degli Scrittori”, promossa dall’Assessorato Regionale al Turismo. Saranno presenti il Prof. Gianni Carlo Sciolla, presidente della Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (S.I.S.C.A.), la Prof. Caterina Zappia, dell’Università degli Studi di Perugia, Emilio Messana, Sindaco di Racalmuto e Presidente della Fondazione Sciascia, Maria Concetta Di Natale, Coordinatrice del Dipartimento di Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La conferenza stampa, patrocinata dal Comune di Racalmuto e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto, si terrà il 24 giugno alle ore 11,30 presso la Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ a Racalmuto (Agrigento).
Dal 24/06/2015 al 30/06/2015
Inaugurazione: Mercoledì 24 giugno ore 18:00
Orari mostra: Tutti i giorni 9:00/13:00 - 15:00/18:00 - Lunedì chiuso
INFO MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI AGRIGENTO C.da S. Nicola – 92100 – AG Tel. 0922401565 FONDAZIONE L. SCIASCIA Viale della Vittoria , 3 – Racalmuto Tel. 0922 941993
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Betty Bee: Doppio Sogno
28/01/2016 - 01/02/2016
Agrigento (AG) - Sicilia
Inserito da Raffaella Caruso
Il 2016 rappresenta per Arte Fiera una scadenza speciale, perché corrisponde al quarantesimo anno dalla sua fondazione, un anniversario che ha spinto i direttori artistici Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni a valorizzare l'arte italiana dalle prime avanguardie del Novecento fino ad oggi. Una scelta “tematica” che si inquadra in quella più generale di proseguire nella decisione di fare di Arte Fiera in evento “curatoriale”.
Ecco dunque nella sezione solo show, presentata da Eidos Immagini Contemporanee, la personale di Betty Bee Doppio sogno a cura di Ciro Delfino e Raffaella A. Caruso. Betty Bee si presenta al pubblico di Arte Fiera nella sua originale vena performativa con un raffinatissimo lavoro concettuale (anche nella ricostruzione consapevole e dolente, autoironica e lucida del proprio fare artistico e del proprio vissuto) espresso dai due video Gilda e Incantesimo Lunare e dal lavoro fotografico e pittorico da essi estratto.
Come nel romanzo di Arthur Schnitzler Betty Bee gioca tra finzione e realtà, vestendo di atmosfera onirica il tema a lei assai caro della femminilità e del suo corollario di emozioni e pulsioni: amore violenza incomunicabilità sensualità carnalità.
Da ognuno dei due video, che la vedono protagonista come performer, l'artista ha infatti tratto lavori fotografici in pezzo unico sui cui è intervenuta pittoricamente.
Incantesimo lunare è un video del 2004 in cui Betty Bee interpreta i mille volti del femminile. Tema dunque la mutevolezza della donna, l’essere percepita come umorale, la possibilità di essere sempre diversa, la capacità di interpretare se stessa per difendersi e costruire una vita diversa. Un lavoro sull’incomunicabilità, girato in bianco e nero e muto, come se l'artista fosse una diva anni 20. Il lavoro fotografico che Betty Bee ne ha tratto nel 2015 restituisce la protagonista al colore, la isola e fissa in alcune pose drammatiche, delimita il corpo con un segno pittorico d’interferenza fisico e semantico: un filo spinato prezioso (oro o argento), che è limite, confine e protezione.
Gilda, video girato nel 1995, è la scoperta confessione di una donna che si offre al desiderio (maschile, femminile?) ma che in una danza sensualissima e quasi tribale usata come schermo riesce a proteggere la propria anima. La brocca con cui l’artista mette in scena la propria danza è il simbolo di quella femminilità da cui tutti hanno attinto ma che nessuno è riuscito a colmare: è il vuoto esistenziale dell’artista che offre se stesso nell’opera senza ricevere, l’auto-rappresentazione della persona-oggetto. Anche in questo caso l'artista ha isolato e tratto dal video singoli frame su cui è intervenuta pittoricamente con il suo repertorio più carnale, isolando ogni volta un particolare, facendolo diventare il focus compositivo, oppure la chiave interpretativa, oppure l'elemento di distrazione, prendendosi quasi gioco dello spettatore irretito dal colore e dall'ossessiva sensualità del lavoro. Le figure stilizzate, in forme elementari a colori forti e contrastati, in trasparenza, rappresentano quindi i quadri/racconti della sua storia di violenze e soprusi, che qui l’artista narra, ma al contempo esorcizza definitivamente, nella piena presa di coscienza del proprio io. E come Gilda nell’omonimo film del 1946, usata da tutti per la propria bellezza, realizza la fuga finale verso la libertà e la felicità, Betty opera la propria catarsi nell’arte, emancipandosi finalmente dalla sua condizione di vittima.
Gilda nella sua elaborazione fotografica e pittorica è un lavoro assolutamente inedito, prodotto appositamente per Arte Fiera.
La complessità dei due lavori è resa più evidente dalla contemporanea proiezione dei video “matrice” .
Le due serie di lavori dialogheranno permettendo allo spettatore chiavi di lettura incrociate, contrappuntate dai due famosissimi scatti Pluff (1997) e Split (1995), animate in parte da una raffinatissima atmosfera mitteleuropea, in parte da una sensualità mediterranea e fintamente naif. Doppio sogno e doppio gioco...

Dove
Quartiere Fieristico di Bologna
Ingresso Ovest Costituzione
Pad 32 C20
Data
29 gennaio/1 febbraio 2016
PREVIEW A INVITO
giovedì 28 gennaio dalle 12 alle 21
ORARI
da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19
lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17
TITOLI D'INGRESSO
Biglietto giornaliero: € 20,00
Abbonamento 4 giorni: € 35,00
Abbonamento 3 giorni: € 33,00
Abbonamento 2 giorni: € 30,00
Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi
Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00

Info:
www.galleriaeidos.com
galleria.eidos@gmail.com
tel/fax 0141 354176

Guardare oltre
24/06/2016 - 14/08/2016
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Venerdì 24 giugno alle ore 18.00 inaugura presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara (MS) la mostra personale di Pier Giorgio Balocchi dal titolo Guardare oltre a cura di Filippo Rolla e visibile fino al 14 agosto.

La mostra, patrocinata dal Comune di Carrara e dal Club UNESCO Carrara dei Marmi, vuole nelle intenzioni del curatore Filippo Rolla, riflettere sulla poetica di Pier Giorgio Balocchi come traccia concreta dell’esistenza e finestra sul mondo, dove lo scultore fissa il moto fuggevole del tempo nel marmo.

Innumerevoli le suggestioni: dal paesaggio della Val d’Orcia ai poeti giapponesi di Haiku, storie, paesaggi, personaggi, amici, amiche che diventano diari scultorei a cui attingere, dove l’atteggiamento artistico ed il gesto creativo, per descrivere la natura e le vicende umane, è svelato come essenza in cui l’attimo fuggente è perfettamente percepito e scolpito.
Una personalità raffinata con un tratto artistico caratterizzato da intime profondità, che ispira la volontà di trasmettere all’osservatore curiosità e stupore, perché l’osservazione non riguarda solo fatti ed eventi visibili ma anche e soprattutto la loro assenza, lasciando la consapevolezza di non doversi fermare sempre all’apparenza, ma di voler guardare oltre.

Pier Giorgio Balocchi originario di Siena è titolare della Cattedra di Scultura nella Accademia di Belle Arti di Carrara e Membro della Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Partecipa a partire dal 1975, anno in cui viene invitato alla X Quadriennale di Roma La Nuova Generazione, a importanti mostre in Italia ed all’estero. Nel 1981 tiene la sua prima personale presso la Galleria Toninelli di Piazza di Spagna a Roma presentato da Enzo Carli, lo storico dell’arte che fin dall’inizio ha voluto occuparsi del suo lavoro curandone ogni aspetto e segnandolo profondamente fino alla sua scomparsa.
Nel 1988 dopo varie esperienze didattiche ottiene la Cattedra di Scultura nella Accademia di Belle Arti di Carrara e sul finire di questo decennio fino ai primi anni 90 rallenta l'attività espositiva, dedicandosi particolarmente a scolpire monumenti per spazi pubblici e privati.