Evento: Sensualità
06/06/2015 - 28/06/2015
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Inserzionista
Altro , Forte dei Marmi
Dettagli
Data di inserimento: 30/05/2015 - 10:30
Luogo: Pietrasanta (LU) - Toscana
Data di inizio: 06/06/2015
Data di fine 28/06/2015
Descrizione
Nel momento in cui la riflessione verte sul profilo femminile i termini per i quali passa la lettura dell'argomento si riferiscono ad una varia tipologia di peculiarità che spaziano dall'innocenza alla vanità.
Grazia Leoncini, in mostra dal 6 al 28 Giugno 2015 presso l'Hotel Venezia di Via Firenze 48 a Marina di Pietrasanta, si dedica con temperamento figurativo nel ritrarre la femminilità con disinvolte posture espressive di una fisicità sensuale.
L'artista, originaria di Viareggio, non si scompone nel definire volti, che finirebbero per porre l'attenzione sul carattere del soggetto, a favore di sagome che attraverso le loro forme divulgano un fascino irresistibile all'occhio dell'uomo. Grazia e vitalità sono realizzate con armonia come i concetti di posa e movimento che non disperdono l'emozione che la sembianza del corpo femminile è unica nel propagare.
Gli Enti patrocinanti l'iniziativa, l'Ass.ne Culturale Archivio Grazia Leoncini ed il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, invitano ad ammirare la concezione di una donna passionale in controtendenza ad attuali modelli di emancipazione che talvolta provocano discapito alla naturalezza dell'essere .
Iniziativa a cura di Piero Garibaldi aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23, con i seguenti riferimenti: pierogaribaldi82@gmail.com - 3490908365, per una proposta espositiva sotto la supervisione di Cristiana Ramacciotti che troverà seguito nelle sale della Villa “La Versiliana” dal 6 al 17 Luglio .

Piero Garibaldi
PR Museo Ugo Guidi
Altri eventi dell'inserzionista
Sensualità
06/06/2015 - 28/06/2015
Pietrasanta (LU) - Toscana
Inserito da Piero Garibaldi
Nel momento in cui la riflessione verte sul profilo femminile i termini per i quali passa la lettura dell'argomento si riferiscono ad una varia tipologia di peculiarità che spaziano dall'innocenza alla vanità.
Grazia Leoncini, in mostra dal 6 al 28 Giugno 2015 presso l'Hotel Venezia di Via Firenze 48 a Marina di Pietrasanta, si dedica con temperamento figurativo nel ritrarre la femminilità con disinvolte posture espressive di una fisicità sensuale.
L'artista, originaria di Viareggio, non si scompone nel definire volti, che finirebbero per porre l'attenzione sul carattere del soggetto, a favore di sagome che attraverso le loro forme divulgano un fascino irresistibile all'occhio dell'uomo. Grazia e vitalità sono realizzate con armonia come i concetti di posa e movimento che non disperdono l'emozione che la sembianza del corpo femminile è unica nel propagare.
Gli Enti patrocinanti l'iniziativa, l'Ass.ne Culturale Archivio Grazia Leoncini ed il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, invitano ad ammirare la concezione di una donna passionale in controtendenza ad attuali modelli di emancipazione che talvolta provocano discapito alla naturalezza dell'essere .
Iniziativa a cura di Piero Garibaldi aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23, con i seguenti riferimenti: pierogaribaldi82@gmail.com - 3490908365, per una proposta espositiva sotto la supervisione di Cristiana Ramacciotti che troverà seguito nelle sale della Villa “La Versiliana” dal 6 al 17 Luglio .

Piero Garibaldi
PR Museo Ugo Guidi
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Elisa Bertaglia, Out of the blue
15/12/2016 - 29/01/2017
Pietrasanta (LU) - Toscana
Inserito da CSArt Serri
L’immaginario onirico e fiabesco di Elisa Bertaglia in mostra, dal 15 dicembre 2016 al 29 gennaio 2017, presso Officine dell’Immagine di Milano (Via Atto Vannucci, 13). Curata da Matteo Galbiati, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 15 dicembre alle ore 19.00.
Vincitrice del Premio Speciale Officine dell’Immagine ad Arteam Cup 2015, l’artista presenta in galleria una trentina di opere inedite, realizzate nel 2016 in America, durante la residenza d’artista promossa dalla ESKFF (Eileen S. Kaminsky Family Foundation) presso il MANA Contemporary di Jersey City.
Il titolo della mostra – “Out of the blue” – è tratto dall’omonima serie, esposta per la prima volta al pubblico. Un’espressione, parafrasabile in “Un fulmine a ciel sereno”, che Elisa Bertaglia ha rintracciato in un libro di Patricia Highsmith, letto durante il soggiorno americano. Da un lato il rimando alla letteratura, che da sempre accompagna il percorso dell’artista, dall’altro il colore blu, predominante nella sua nuova produzione.
Il progetto si articolerà in due sezioni: a piano terra, una selezione di opere pittoriche di medie e grandi dimensioni; al piano sottostante, lavori di piccolo formato progressivamente sostituiti da una pittura parietale site-specific che trasformerà il sotterraneo in un larario, luogo sacro, intimo e raccolto, dedicato alle divinità familiari. In questo contesto, saranno installate anche due opere tridimensionali, legate al vissuto dell’artista.
Un linguaggio lirico, evanescente ed altamente simbolico, quello di Elisa Bertaglia, che attraverso un vocabolario mitologico maturato negli anni propone una riflessione sul tema del doppio e della metamorfosi, alla ricerca di un’identità personale e collettiva.
Protagonisti delle sue opere, tutte realizzate a tecnica mista e collage su carta, tavola e faesite, sono bambine in età preadolescenziale ed animali, immersi in un paesaggio straniante, dove le regole prospettiche e compositive lasciano campo all’immaginazione.
«I personaggi di queste narrazioni – spiega Elisa Bertaglia – stanno tra loro in relazioni atipiche, inconsuete, portatrici di molteplici valenze simboliche: piccole bimbe-tuffatrici, attorcigliate da serpi, irte su rocce o avviluppate da edere e piante carnivore, alludono al difficile passaggio dall’infanzia all’età adulta. Qui tutto è in metamorfosi; l’identità, e non solo il corpo, è in trasformazione e rinascita. Cani e lupi, corvi e aironi sono i garanti di quello stesso passaggio di crescita, protettori di un sottile squarcio di intimità».
Come sottolinea Matteo Galbiati, le opere della serie “Out of the blue” si differenziano dalla precedente produzione sia per la scelta cromatica che per l’impaginato: se i colori sono più intensi e nitidi, meno legati alla tradizione pittorica italiana, la composizione è più libera, svincolata da elementi paesaggistici, mentre il segno viene utilizzato in maniera pittorica, in dialogo con le campiture e gli inserti a colla875ge.
Apparentemente semplice e piacevole allo sguardo, la pittura di Elisa Bertaglia nasconde significati profondi e particolari spiazzanti: elementi duri, a tratti violenti, che spingono la narrazione oltre il piano dell’immaginazione, riportandola alla società contemporanea.
La personale sarà visitabile da martedì a venerdì con orario 15.00-19.00, sabato 11.00-19.00, altri orari, lunedì e festivi su appuntamento. Ingresso libero. Catalogo Vanilla Edizioni con testo di Matteo Galbiati. I visitatori potranno incontrare l’artista e seguire la realizzazione della pittura parietale site-specific il mercoledì ore 17.00-19.00 e il sabato ore 15.00-19.00. Per informazioni: tel. +39 02 91638, info@officinedellimmagine.it, www.officinedellimmagine.it.
Elisa Bertaglia nasce a Rovigo nel 1983. Si iscrive nel 2002 all’Accademia di Belle Arti di Venezia, presso l’Atelier di Pittura del professor Carlo Di Raco, conseguendo la Laurea di I livello nel 2006 e la Laurea di II livello in Pittura nel 2009. Dal 2008 inizia una ricca attività espositiva, instaurando diverse collaborazioni con critici, curatori e giornalisti. Tra le mostre principali: “Lo stato dell’arte” (54. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Tese di San Cristoforo - Arsenale, Venezia, 2011), “Dolomiti contemporanee” (Sospirolo, 2011; Taibon Agordino, 2012; Casso, 2013; Borca di Cadore, 2014), “Elisa Bertaglia” (MZ Gallery, Augsburg, 2014), “Bindwood” (Banca Sistema, Milano, 2015), “Arteam Cup” (Officina delle Zattere, Venezia, 2015; Palazzo del Monferrato, Alessandria, 2016). Nell’ambito di Arteam Cup 2016 si è aggiudicata il Premio Speciale Residenza Officine Saffi Milano. Vive e lavora a Rovigo.
Betty Bee: Amò
06/11/2015 - 09/11/2015
Pietrasanta (LU) - Toscana
Inserito da Raffaella Caruso
Nei padiglioni della Fiera di Forlì, venerdì 6 novembre si aprirà la 19ma edizione di FORLÌ ARTE CONTEMPORANEA (6-9 novembre) come sempre ricca di novità e di importanti nuove autorevoli partecipazioni. La rassegna propone ogni edizione collaterali di grande valore e spessore artistico. Sempre di più le fiere d’arte diventano incubatori di progetti collaterali che sono vere e proprie mostre per rigore di allestimento, ricchezza di opere e per la presenza di materiale documentario. È questo il caso di Betty Bee: Amò, progetto di Raffaella A. Caruso per Arte Forlì CONTEMPORANEA, grazie a un’esposizione arricchita da filmati con interviste all’artista, trasmissioni tv, performance, e il celeberrimo e provocatorio video-documentario Betty Bee (sopravvivere d'arte) Ciao Bucchì (1999) che vince il primo premio al Festival Cinema Giovani Torino.
Se ci si ferma alla superficie del lavoro di Betty Bee, la sua arte è tutta provocazione. In realtà ad essere provocatorio è l’intreccio che essa attua a volte consapevolmente, altre volte nella più totale inconsapevolezza tra arte e vita. È questo che rende forte e inconfondibile il suo lavoro: riuscire a sovrapporlo perfettamente alla vita, renderlo vita, senza più capire quale sia la sottile linea di demarcazione, che pure ella si ostina a segnare sulle sue tele come un mantra, cercando di proteggersi e di proteggere lo spettatore. Sì, perché lo spettatore non rimane mai indifferente al richiamo delle sue sirene, mentre in qualche angolo della mente sua e nostra si alza la marea e riaffiorano mostri e relitti…
In questo progetto pensato site specific per Contemporanea e curato da Raffaella A. Caruso il titolo Amò vuole essere un richiamo alle anime varie del suo lavoro: l’anima popolana che Betty si diverte a interpretare, arguta, fatta di sceneggiate, travestimenti, sguaiate e malinconiche risate, “ammò, stat buonn” (amore, stammi bene in un irritato e irriverente addio), il passato remoto di quei ricordi lontani in cui tutti abbiamo amato senza limite e protezione alcuna, e l’anima sofisticata e sensuale che veste di raffinatezza estrema l’altalena delle primordiali pulsioni dell’odi et amò (del carme 85 di Catullo nella pronuncia classica). Fiori, catene, filo spinato ma d’oro e d’argento, sirene, mostri, il conforto del colore e l’esuberanza di una vita che mentre noi parliamo e lei dipinge corre, avanti.
Nelle giornate di Contemporanea l’artista sarà presente per incontrare il suo pubblico e per l’occasione ha creato piccole sirene e mostri per rendere il suo lavoro accessibile ai collezioni che dagli anni Novanta la seguono da lontano.
http://www.fieracontemporanea.it/
via Punta di Ferro, 2
47122 Forlì · Italy
0543.798466 / 777420
0543.778482 / 778510
info@romagnafiere.it

ORARIO DI APERTURA:
venerdì dalle 17.00 alle 19.30
sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30
lunedì dalle 10.00 alle 13.00
COSTO INGRESSO:
- biglietto intero 10 euro
- biglietto ridotto* 5 euro
*riduzione valida per over 65, militari, disabili, invalidi,
con coupon scaricabile da internet