Accedi
Evento: M.I.C.S. - Movimento, Incontro, Contemporaneo, Scambio
07/12/2014 - 14/12/2014
Dettagli
Data di inserimento: | 30/11/2014 - 13:18 |
Luogo: | Trani (BT) - Puglia |
Data di inizio: | 07/12/2014 |
Data di fine | 14/12/2014 |
Descrizione
Gli artisti Antonella Magliozzi, Arturo Avossa, Angela Santini, Gabriele Lacchè e Michele Riefolo esporranno le loro opere a Trani, nella splendida cornice dello storico “Palazzo Palmieri”. La rassegna d’arte contemporanea gode del patrocinio del Comune di Trani, direttore artistico Michele Refolo.
Palazzo Palmieri ospiterà le opere dei cinque artisti italiani, provenienti da diverse regioni, rappresentando idealmente la sede di un incontro tra differenti forme d’arte e di pensiero contemporaneo che coinvolgerà i visitatori e gli stessi artisti, suscitando emozioni uniche.
M.I.C.S. è l’acronimo di Movimento, dato dallo spostamento delle forme artistiche nel nostro Paese cui consegue l’Incontro tra le varie forme e stili artistici e tra gli stessi artisti, Contemporaneo, è il linguaggio con cui si parla e si vuole parlare al nostro Paese e lo Scambio culturale che tutto ciò necessariamente comporta.
Il vernissage è previsto per domenica 7 dicembre 2014 alle ore 19.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 7 al 14 dicembre 2014, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13; sera dalle ore 18 alle 22.
Palazzo Palmieri ospiterà le opere dei cinque artisti italiani, provenienti da diverse regioni, rappresentando idealmente la sede di un incontro tra differenti forme d’arte e di pensiero contemporaneo che coinvolgerà i visitatori e gli stessi artisti, suscitando emozioni uniche.
M.I.C.S. è l’acronimo di Movimento, dato dallo spostamento delle forme artistiche nel nostro Paese cui consegue l’Incontro tra le varie forme e stili artistici e tra gli stessi artisti, Contemporaneo, è il linguaggio con cui si parla e si vuole parlare al nostro Paese e lo Scambio culturale che tutto ciò necessariamente comporta.
Il vernissage è previsto per domenica 7 dicembre 2014 alle ore 19.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 7 al 14 dicembre 2014, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13; sera dalle ore 18 alle 22.
Altri eventi dell'inserzionista
OVèST
31/07/2015 - 09/08/2015
Spoleto (PG) - Umbria
Inserito da Ivan Giampetruzzi
Dopo 430 anni dal primo contatto documentato tra la città di Spoleto e il Paese del Sol Levante, le sale di Palazzo Leonetti Luparini accoglieranno le opere di artisti italiani e giapponesi per celebrare i legami che uniscono la città umbra al Giappone esplorando e documentando le molteplici occasioni di contaminazione da cui hanno origine le sfumature che contraddistinguono il contatto tra i due popoli.
Artisti in mostra: Alessandro Vignali, Nicola Severino, Xavier Vantaggi, Gianluca Murasecchi, Graziano Marini, Marco Coraggi, Silvia Maccioni, Stefano Bovi, Pietro Nicoletti, Gary Jo Gardenhire, Elvio Maccheroni, Luciano Tittarelli, Jeffrey Jsaac, Antonella Magliozzi, Cecilia Divizia, Fausto Segoni, Roberto Pibiri, Giovanni De Marchis, Sandro Bastioli, Chiara Armellini, Mutsuo Hirano, Yuko Otake, Stefano Spagliccia, Francesco Ragni, Yasue Sakaoka, Federico Gentili.
A cura di Loredana Bucchi, Taekoka Wa, Adriana Garbagnati, Valentina Marinelli, Moreno Orazi, Claudia Talucci.
OVèST è un progetto dell’ICIGO, in collaborazione con la Commissione della Biennale dell’Arte di Himeji, con il coordinamento ideativo ed organizzativo del Cantiere Oberdan e dell’Associazione Contemporanea, con il patrocinio di importanti Istituzioni nazionali e internazionali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e della Città di Spoleto che ospita l’evento.
Il vernissage è previsto per la giornata di venerdì 31 luglio, ore 18.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 9 agosto 2015, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Ulteriori informazioni su: www.facebook.com/ovest2015
Artisti in mostra: Alessandro Vignali, Nicola Severino, Xavier Vantaggi, Gianluca Murasecchi, Graziano Marini, Marco Coraggi, Silvia Maccioni, Stefano Bovi, Pietro Nicoletti, Gary Jo Gardenhire, Elvio Maccheroni, Luciano Tittarelli, Jeffrey Jsaac, Antonella Magliozzi, Cecilia Divizia, Fausto Segoni, Roberto Pibiri, Giovanni De Marchis, Sandro Bastioli, Chiara Armellini, Mutsuo Hirano, Yuko Otake, Stefano Spagliccia, Francesco Ragni, Yasue Sakaoka, Federico Gentili.
A cura di Loredana Bucchi, Taekoka Wa, Adriana Garbagnati, Valentina Marinelli, Moreno Orazi, Claudia Talucci.
OVèST è un progetto dell’ICIGO, in collaborazione con la Commissione della Biennale dell’Arte di Himeji, con il coordinamento ideativo ed organizzativo del Cantiere Oberdan e dell’Associazione Contemporanea, con il patrocinio di importanti Istituzioni nazionali e internazionali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e della Città di Spoleto che ospita l’evento.
Il vernissage è previsto per la giornata di venerdì 31 luglio, ore 18.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 9 agosto 2015, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Ulteriori informazioni su: www.facebook.com/ovest2015
M.I.C.S. - Movimento, Incontro, Contemporaneo, Scambio
07/12/2014 - 14/12/2014
Trani (BT) - Puglia
Inserito da Ivan Giampetruzzi
Gli artisti Antonella Magliozzi, Arturo Avossa, Angela Santini, Gabriele Lacchè e Michele Riefolo esporranno le loro opere a Trani, nella splendida cornice dello storico “Palazzo Palmieri”. La rassegna d’arte contemporanea gode del patrocinio del Comune di Trani, direttore artistico Michele Refolo.
Palazzo Palmieri ospiterà le opere dei cinque artisti italiani, provenienti da diverse regioni, rappresentando idealmente la sede di un incontro tra differenti forme d’arte e di pensiero contemporaneo che coinvolgerà i visitatori e gli stessi artisti, suscitando emozioni uniche.
M.I.C.S. è l’acronimo di Movimento, dato dallo spostamento delle forme artistiche nel nostro Paese cui consegue l’Incontro tra le varie forme e stili artistici e tra gli stessi artisti, Contemporaneo, è il linguaggio con cui si parla e si vuole parlare al nostro Paese e lo Scambio culturale che tutto ciò necessariamente comporta.
Il vernissage è previsto per domenica 7 dicembre 2014 alle ore 19.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 7 al 14 dicembre 2014, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13; sera dalle ore 18 alle 22.
Palazzo Palmieri ospiterà le opere dei cinque artisti italiani, provenienti da diverse regioni, rappresentando idealmente la sede di un incontro tra differenti forme d’arte e di pensiero contemporaneo che coinvolgerà i visitatori e gli stessi artisti, suscitando emozioni uniche.
M.I.C.S. è l’acronimo di Movimento, dato dallo spostamento delle forme artistiche nel nostro Paese cui consegue l’Incontro tra le varie forme e stili artistici e tra gli stessi artisti, Contemporaneo, è il linguaggio con cui si parla e si vuole parlare al nostro Paese e lo Scambio culturale che tutto ciò necessariamente comporta.
Il vernissage è previsto per domenica 7 dicembre 2014 alle ore 19.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 7 al 14 dicembre 2014, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13; sera dalle ore 18 alle 22.
Eventi che potrebbero interessarti
The Rebirth Triad
07/12/2016 - 08/01/2017
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Marco Caiazzo
La rinascita alla Reggia di Caserta: le installazioni site-specific sulla Natività
di tre artisti contemporanei italiani
Con il patrocinio del Rebirth Day 2016, gli artisti Vincenzo Marsiglia, Anita Calà e Lapo Simeoni riflettono sul concetto di rinascita legato alla Natività, in un progetto di Intragallery e Uncommon
La Natività, il numero tre legato alla Trinità, ma anche un concetto laico di rinascita e rinnovamento: sono questi gli elementi del progetto espositivo The Rebirth Triad, ideato, promosso e realizzato dall’Agenzia di comunicazione Uncommon e dalla Galleria Intragallery con la curatela di Chiara Canali.
Tre installazioni site-specific elaborate da Vincenzo Marsiglia, Anita Calà e Lapo Simeoni per la Sala delle Battaglie di Spolverini della Reggia di Caserta, che saranno visibili dal 7 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017, con il patrocinio del Rebirth Day 2016 ideato da Michelangelo Pistoletto in collaborazione con Cittadellarte - Fondazione Pistoletto.
"Abbiamo voluto questo progetto intensamente, poiché risponde al concetto alla base del nostro lavoro come agenzia: l'arte come mezzo di rinnovamento attivo sulla società, in grado di modificare prospettive, percezioni e abitudini - ha affermato Claudio Ragni, CEO di Uncommon. Questo progetto e gli artisti coinvolti hanno acceso un riflettore su un patrimonio dell'arte italiana, rivivificandola e dialogando con la sua grandezza, fondendo presente e passato, sacro e profano, tradizione e innovazione".
“In linea con il nostro impegno per la promozione culturale del territorio campano, abbiamo accettato con entusiasmo la sfida, lanciataci dalla Direzione della Reggia di Caserta, di proporre un progetto espositivo sul
concetto di Natività in chiave contemporanea, traendo spunto dal presepe settecentesco custodito nell’Appartamento Reale della Reggia. Progetto immediatamente sostanziato dalle visioni di tre artisti da noi invitati, Calà, Marsiglia e Simeoni, che hanno interpretato il tema con linguaggi assolutamente diversi tra loro, ma con una comune energia propulsiva sull’idea di Rinascita.” – nelle parole delle galleriste Annamaria De Fanis e Rosa Francesca Masturzo.
Il progetto espositivo
Il progetto nasce con lo scopo di creare un dialogo profondo tra una delle opere architettoniche più importanti in Italia, la Reggia di Caserta, la residenza reale più grande al mondo, con l'arte contemporanea, che si fa carico dell’idea di una Natività laica, portatrice di nuove energie e nuove prospettive in un luogo dal valore immortale. Una nascita e ri-nascita in senso culturale, affinché si riporti l'attenzione sulla necessità di tutelare i Beni Culturali italiani, spesso abbandonati all'incuria, attraverso le nuove generazioni di artisti, in un legame indissolubile e valorizzante. L'esposizione, organizzata non a caso in concomitanza con le festività natalizie, si affianca alla riqualificazione del Presepe Borbonico conservato nell’Appartamento vecchio della Reggia, attraverso un nuovo progetto illuminotecnico.
Nella Sala delle Battaglie di Spolverini dialogano tre grandi installazioni site-specific. Le sculture di Vincenzo Marsiglia, con la loro imponente struttura esagonale in legno, sono “forme di interazione” che contengono nel loro interno un mondo artificiale e tecnologico: captato il volto del fruitore, un software nascosto all’interno legge le emozioni umane e genera suoni e forme diverse, mutevoli e immateriali, rispettando esternamente il cambiamento interiore dell’uomo. L'opera di Anita Calà è formata da un grande ovale in resina trasparente, opaca all'interno e lucida all’esterno, che contiene al suo interno una sfera più piccola rossa; al di fuori si trova un’altra sfera rossa, identica a quella contenuta all’interno, in un rispecchiamento del dentro con il fuori. Il progetto di Lapo Simeoni è costituito invece da una struttura a forma di anello che attraverso la sua forma e il suo contenuto evoca la trasposizione concreta del virtuale tradotto in reale, rendendo tangibile e materico quel portale (Internet) che rappresenta oggi lo scollegamento tra uomo e macchina.
Al tema della Ri-Nascita si rapporta il fil rouge dei simboli del cerchio e della luce, così come quello dell’infinito, sintetizzando il gesto creativo dell’artista che nelle sue mani fa risorgere e rinascere ciò che prima non aveva significato. Queste tre opere dialogano tra loro secondo il principio, formulato da Michelangelo Pistoletto, della Trinamica, cioè la dinamica del numero tre. Il simbolo-formula del triplo offre l'energia necessaria alla trasformazione della società a partire dall'arte, in quanto essa è fondamentalmente incentrata nella creazione e può portare la creazione nella società non solo come prodotto da fruire, ma come attività a cui partecipare.
di tre artisti contemporanei italiani
Con il patrocinio del Rebirth Day 2016, gli artisti Vincenzo Marsiglia, Anita Calà e Lapo Simeoni riflettono sul concetto di rinascita legato alla Natività, in un progetto di Intragallery e Uncommon
La Natività, il numero tre legato alla Trinità, ma anche un concetto laico di rinascita e rinnovamento: sono questi gli elementi del progetto espositivo The Rebirth Triad, ideato, promosso e realizzato dall’Agenzia di comunicazione Uncommon e dalla Galleria Intragallery con la curatela di Chiara Canali.
Tre installazioni site-specific elaborate da Vincenzo Marsiglia, Anita Calà e Lapo Simeoni per la Sala delle Battaglie di Spolverini della Reggia di Caserta, che saranno visibili dal 7 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017, con il patrocinio del Rebirth Day 2016 ideato da Michelangelo Pistoletto in collaborazione con Cittadellarte - Fondazione Pistoletto.
"Abbiamo voluto questo progetto intensamente, poiché risponde al concetto alla base del nostro lavoro come agenzia: l'arte come mezzo di rinnovamento attivo sulla società, in grado di modificare prospettive, percezioni e abitudini - ha affermato Claudio Ragni, CEO di Uncommon. Questo progetto e gli artisti coinvolti hanno acceso un riflettore su un patrimonio dell'arte italiana, rivivificandola e dialogando con la sua grandezza, fondendo presente e passato, sacro e profano, tradizione e innovazione".
“In linea con il nostro impegno per la promozione culturale del territorio campano, abbiamo accettato con entusiasmo la sfida, lanciataci dalla Direzione della Reggia di Caserta, di proporre un progetto espositivo sul
concetto di Natività in chiave contemporanea, traendo spunto dal presepe settecentesco custodito nell’Appartamento Reale della Reggia. Progetto immediatamente sostanziato dalle visioni di tre artisti da noi invitati, Calà, Marsiglia e Simeoni, che hanno interpretato il tema con linguaggi assolutamente diversi tra loro, ma con una comune energia propulsiva sull’idea di Rinascita.” – nelle parole delle galleriste Annamaria De Fanis e Rosa Francesca Masturzo.
Il progetto espositivo
Il progetto nasce con lo scopo di creare un dialogo profondo tra una delle opere architettoniche più importanti in Italia, la Reggia di Caserta, la residenza reale più grande al mondo, con l'arte contemporanea, che si fa carico dell’idea di una Natività laica, portatrice di nuove energie e nuove prospettive in un luogo dal valore immortale. Una nascita e ri-nascita in senso culturale, affinché si riporti l'attenzione sulla necessità di tutelare i Beni Culturali italiani, spesso abbandonati all'incuria, attraverso le nuove generazioni di artisti, in un legame indissolubile e valorizzante. L'esposizione, organizzata non a caso in concomitanza con le festività natalizie, si affianca alla riqualificazione del Presepe Borbonico conservato nell’Appartamento vecchio della Reggia, attraverso un nuovo progetto illuminotecnico.
Nella Sala delle Battaglie di Spolverini dialogano tre grandi installazioni site-specific. Le sculture di Vincenzo Marsiglia, con la loro imponente struttura esagonale in legno, sono “forme di interazione” che contengono nel loro interno un mondo artificiale e tecnologico: captato il volto del fruitore, un software nascosto all’interno legge le emozioni umane e genera suoni e forme diverse, mutevoli e immateriali, rispettando esternamente il cambiamento interiore dell’uomo. L'opera di Anita Calà è formata da un grande ovale in resina trasparente, opaca all'interno e lucida all’esterno, che contiene al suo interno una sfera più piccola rossa; al di fuori si trova un’altra sfera rossa, identica a quella contenuta all’interno, in un rispecchiamento del dentro con il fuori. Il progetto di Lapo Simeoni è costituito invece da una struttura a forma di anello che attraverso la sua forma e il suo contenuto evoca la trasposizione concreta del virtuale tradotto in reale, rendendo tangibile e materico quel portale (Internet) che rappresenta oggi lo scollegamento tra uomo e macchina.
Al tema della Ri-Nascita si rapporta il fil rouge dei simboli del cerchio e della luce, così come quello dell’infinito, sintetizzando il gesto creativo dell’artista che nelle sue mani fa risorgere e rinascere ciò che prima non aveva significato. Queste tre opere dialogano tra loro secondo il principio, formulato da Michelangelo Pistoletto, della Trinamica, cioè la dinamica del numero tre. Il simbolo-formula del triplo offre l'energia necessaria alla trasformazione della società a partire dall'arte, in quanto essa è fondamentalmente incentrata nella creazione e può portare la creazione nella società non solo come prodotto da fruire, ma come attività a cui partecipare.
Luigi Ghirri e Omar Galliani, Spazio Siderale
31/05/2016 - 17/07/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da CSArt Serri
“Spazio Siderale”: un libro ed una mostra per raccontare il dietro le quinte della realizzazione del terzo monumentale sipario del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, dipinto da Omar Galliani nel 1991. In quelle settimane, uno dei più grandi fotografi italiani, Luigi Ghirri, documentò, da par suo, la nascita dell’opera. La presentazione ufficiale si terrà martedì 31 maggio, alle ore 18.30, nella Sala degli Specchi del Teatro Valli. Ospite d’eccezione, lo storico e critico d’arte Flavio Caroli. A seguire, visita in anteprima all’esposizione allestita presso Vicolo Folletto Art Factories.
Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore di Reggio Emilia celebrano i venticinque anni della realizzazione del sipario del Teatro Valli con la pubblicazione del volume di Luigi Ghirri “Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani”, contenente le fotografie scattate da Luigi Ghirri per raccontare la nascita del progetto (conservate nella fototeca della Biblioteca Panizzi), unitamente ad alcuni bozzetti ed opere coeve di Omar Galliani, reperite in collezioni pubbliche e private.
Martedì 31 maggio, alle ore 18.30, il libro sarà presentato nella Sala degli Specchi del Teatro Valli, attraverso le testimonianze delle persone che, nei primi anni ’90, sostennero e parteciparono alla realizzazione dell’opera. Dopo il saluto delle Istituzioni, Flavio Caroli parlerà delle fotografie di Luigi Ghirri che documentano il lavoro di Omar Galliani, in dialogo con l’artista stesso. Per l’occasione, sarà possibile ammirare il sipario nella sua magnificenza.
“Spazio Siderale” non è un libro di Luigi Ghirri – spiega l’editore – ma la pubblicazione del menabò sul quale il fotografo reggiano stava lavorando in vista di un eventuale progetto o libro. In mancanza di un titolo autografo, si è scelto di intersecare il soggetto del velario dipinto da Omar Galliani, “Siderea”, con certi temi cari a Luigi Ghirri. Il volume raccoglie 87 fotografie inedite con i relativi passepartout, sui quali sono riportate note autografe del fotografo sui tagli e sull’intensità dei colori in vista della stampa. Una lettura che corrisponde quasi all’ingresso nel laboratorio di Ghirri.
Come ricorda Omar Galliani, «Il tempo era sospeso nella Sala dei Pittori del grande teatro. La musica che ascoltavo si alternava al “clic” degli obiettivi che ogni giorno Luigi Ghirri scattava ai lati e dentro al grande cielo blu cobalto che cresceva tra il mio e il suo tempo. Ora il tempo è cambiato ma “Siderea” è sempre lì e ci guarda. Tante di queste foto non le avevo mai viste. Non ho mai chiesto di vederle in tanti anni per pudore e nostalgia… Oggi qualcuno l’ha fatto per me e Luigi. Grazie».
La mostra, visitabile presso Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto, 1) dal 1 giugno al 17 luglio 2016, raccoglie una selezione di opere di Omar Galliani realizzate negli stessi anni del sipario, alcuni bozzetti preparatori e due lastre in zinco biffate, dalle quali erano state tratte due serie litografiche, anch’esse in esposizione, oltre ad alcune fotografie dal menabò di Luigi Ghirri.
Il libro di Luigi Ghirri “Spazio Siderale” (Corsiero Editore) è disponibile in galleria e presso l’editore in un cofanetto a tiratura limitata di 50 copie, contenente una litografia su pietra di Galliani ed una fotografia di Ghirri numerata. Il volume (40 euro) sarà invece nelle librerie a partire dal 9 giugno 2016.
L’esposizione è visitabile da martedì a giovedì ore 17.00-20.00, da venerdì a domenica ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Visite guidate su prenotazione. Per informazioni: tel. +39 366 4115803, gallery@vicolofolletto.it, www.vicolofolletto.it.
Il progetto è realizzato da Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore in collaborazione con Fondazione I Teatri, Biblioteca Panizzi, Archivio Luigi Ghirri, Archivio Omar Galliani.
Un particolare ringraziamento a Laura Gasparini, Giuseppe Gherpelli, Anna Grisendi e Nadia Stefanel, nonché ad Omar Galliani, alla famiglia Veroni-Ferretti, alla Collezione Girefin SpA e agli altri collezionisti per la generosa disponibilità con cui hanno concesso le loro opere.
Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore di Reggio Emilia celebrano i venticinque anni della realizzazione del sipario del Teatro Valli con la pubblicazione del volume di Luigi Ghirri “Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani”, contenente le fotografie scattate da Luigi Ghirri per raccontare la nascita del progetto (conservate nella fototeca della Biblioteca Panizzi), unitamente ad alcuni bozzetti ed opere coeve di Omar Galliani, reperite in collezioni pubbliche e private.
Martedì 31 maggio, alle ore 18.30, il libro sarà presentato nella Sala degli Specchi del Teatro Valli, attraverso le testimonianze delle persone che, nei primi anni ’90, sostennero e parteciparono alla realizzazione dell’opera. Dopo il saluto delle Istituzioni, Flavio Caroli parlerà delle fotografie di Luigi Ghirri che documentano il lavoro di Omar Galliani, in dialogo con l’artista stesso. Per l’occasione, sarà possibile ammirare il sipario nella sua magnificenza.
“Spazio Siderale” non è un libro di Luigi Ghirri – spiega l’editore – ma la pubblicazione del menabò sul quale il fotografo reggiano stava lavorando in vista di un eventuale progetto o libro. In mancanza di un titolo autografo, si è scelto di intersecare il soggetto del velario dipinto da Omar Galliani, “Siderea”, con certi temi cari a Luigi Ghirri. Il volume raccoglie 87 fotografie inedite con i relativi passepartout, sui quali sono riportate note autografe del fotografo sui tagli e sull’intensità dei colori in vista della stampa. Una lettura che corrisponde quasi all’ingresso nel laboratorio di Ghirri.
Come ricorda Omar Galliani, «Il tempo era sospeso nella Sala dei Pittori del grande teatro. La musica che ascoltavo si alternava al “clic” degli obiettivi che ogni giorno Luigi Ghirri scattava ai lati e dentro al grande cielo blu cobalto che cresceva tra il mio e il suo tempo. Ora il tempo è cambiato ma “Siderea” è sempre lì e ci guarda. Tante di queste foto non le avevo mai viste. Non ho mai chiesto di vederle in tanti anni per pudore e nostalgia… Oggi qualcuno l’ha fatto per me e Luigi. Grazie».
La mostra, visitabile presso Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto, 1) dal 1 giugno al 17 luglio 2016, raccoglie una selezione di opere di Omar Galliani realizzate negli stessi anni del sipario, alcuni bozzetti preparatori e due lastre in zinco biffate, dalle quali erano state tratte due serie litografiche, anch’esse in esposizione, oltre ad alcune fotografie dal menabò di Luigi Ghirri.
Il libro di Luigi Ghirri “Spazio Siderale” (Corsiero Editore) è disponibile in galleria e presso l’editore in un cofanetto a tiratura limitata di 50 copie, contenente una litografia su pietra di Galliani ed una fotografia di Ghirri numerata. Il volume (40 euro) sarà invece nelle librerie a partire dal 9 giugno 2016.
L’esposizione è visitabile da martedì a giovedì ore 17.00-20.00, da venerdì a domenica ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Visite guidate su prenotazione. Per informazioni: tel. +39 366 4115803, gallery@vicolofolletto.it, www.vicolofolletto.it.
Il progetto è realizzato da Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore in collaborazione con Fondazione I Teatri, Biblioteca Panizzi, Archivio Luigi Ghirri, Archivio Omar Galliani.
Un particolare ringraziamento a Laura Gasparini, Giuseppe Gherpelli, Anna Grisendi e Nadia Stefanel, nonché ad Omar Galliani, alla famiglia Veroni-Ferretti, alla Collezione Girefin SpA e agli altri collezionisti per la generosa disponibilità con cui hanno concesso le loro opere.