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Evento: INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
07/02/2014 - 23/02/2014
Dettagli
Data di inserimento: | 01/01/1970 - 1:00 |
Luogo: | Ponte Tresa () - |
Data di inizio: | 07/02/2014 |
Data di fine | 23/02/2014 |
Descrizione
Inspirations by Anneke @ Art Gallery ALTER EGO
Ponte Tresa, Switzerland
INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
Ponte Tresa, Switzerland
INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
Altri eventi dell'inserzionista
INSPIRATIONS by ANNEKE @ Borromini Art Caffè
30/01/2014 - 29/06/2014
Bissone (near Lugano)
Inserito da Anneke van der Zwaag
Permanent solo exhibition at Borromini Art Caffè in Bissone near Lugano. Contemporary art on canvas and wood. Free entrance. Open from Tuesday to Sunday.
INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
07/02/2014 - 23/02/2014
Ponte Tresa
Inserito da Anneke van der Zwaag
Inspirations by Anneke @ Art Gallery ALTER EGO
Ponte Tresa, Switzerland
INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
Ponte Tresa, Switzerland
INTROSPEZIONI - collettiva di arte contemporanea
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OVèST
31/07/2015 - 09/08/2015
Gaeta (LT) - Lazio
Inserito da Ivan Giampetruzzi
Dopo 430 anni dal primo contatto documentato tra la città di Spoleto e il Paese del Sol Levante, le sale di Palazzo Leonetti Luparini accoglieranno le opere di artisti italiani e giapponesi per celebrare i legami che uniscono la città umbra al Giappone esplorando e documentando le molteplici occasioni di contaminazione da cui hanno origine le sfumature che contraddistinguono il contatto tra i due popoli.
Artisti in mostra: Alessandro Vignali, Nicola Severino, Xavier Vantaggi, Gianluca Murasecchi, Graziano Marini, Marco Coraggi, Silvia Maccioni, Stefano Bovi, Pietro Nicoletti, Gary Jo Gardenhire, Elvio Maccheroni, Luciano Tittarelli, Jeffrey Jsaac, Antonella Magliozzi, Cecilia Divizia, Fausto Segoni, Roberto Pibiri, Giovanni De Marchis, Sandro Bastioli, Chiara Armellini, Mutsuo Hirano, Yuko Otake, Stefano Spagliccia, Francesco Ragni, Yasue Sakaoka, Federico Gentili.
A cura di Loredana Bucchi, Taekoka Wa, Adriana Garbagnati, Valentina Marinelli, Moreno Orazi, Claudia Talucci.
OVèST è un progetto dell’ICIGO, in collaborazione con la Commissione della Biennale dell’Arte di Himeji, con il coordinamento ideativo ed organizzativo del Cantiere Oberdan e dell’Associazione Contemporanea, con il patrocinio di importanti Istituzioni nazionali e internazionali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e della Città di Spoleto che ospita l’evento.
Il vernissage è previsto per la giornata di venerdì 31 luglio, ore 18.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 9 agosto 2015, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Ulteriori informazioni su: www.facebook.com/ovest2015
Artisti in mostra: Alessandro Vignali, Nicola Severino, Xavier Vantaggi, Gianluca Murasecchi, Graziano Marini, Marco Coraggi, Silvia Maccioni, Stefano Bovi, Pietro Nicoletti, Gary Jo Gardenhire, Elvio Maccheroni, Luciano Tittarelli, Jeffrey Jsaac, Antonella Magliozzi, Cecilia Divizia, Fausto Segoni, Roberto Pibiri, Giovanni De Marchis, Sandro Bastioli, Chiara Armellini, Mutsuo Hirano, Yuko Otake, Stefano Spagliccia, Francesco Ragni, Yasue Sakaoka, Federico Gentili.
A cura di Loredana Bucchi, Taekoka Wa, Adriana Garbagnati, Valentina Marinelli, Moreno Orazi, Claudia Talucci.
OVèST è un progetto dell’ICIGO, in collaborazione con la Commissione della Biennale dell’Arte di Himeji, con il coordinamento ideativo ed organizzativo del Cantiere Oberdan e dell’Associazione Contemporanea, con il patrocinio di importanti Istituzioni nazionali e internazionali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e della Città di Spoleto che ospita l’evento.
Il vernissage è previsto per la giornata di venerdì 31 luglio, ore 18.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 9 agosto 2015, secondo i seguenti orari: mattina, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Ulteriori informazioni su: www.facebook.com/ovest2015
Marco Bolognesi, Sendai City, Alla fine del futuro. Terzo capitolo
04/06/2015 - 28/06/2015
Gaeta (LT) - Lazio
Inserito da CSArt Serri
Marco Bolognesi al Palazzo delle Arti di Napoli con il terzo capitolo di “Sendai City. Alla fine del futuro”, progetto fantascientifico e cyberpunk a cura di Valerio Dehò e Massimo Sgroi.
Una metropoli post-moderna, abitata da robot, cyborg e mutanti, governata da un’intelligenza artificiale e destinata a coprire l’intero pianeta sulla scorta di una cybernizzazione di massa.
Dopo il successo riscosso con le mostre di Merano (Merano Arte) e Bologna (ABC e SetUp Art Fair), l’artista emiliano, da quindici anni attivo tra Inghilterra e Italia, approda dal 5 al 28 giugno 2015 al primo piano del PAN con numerose opere appartenenti a “Sendai City” e disegni inediti di grandi dimensioni.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la personale sarà inaugurata giovedì 4 giugno, alle ore 18.00, alla presenza dell’Assessore Gaetano Daniele, dell’artista e dei curatori.
«Il cyberpunk – spiega Bolognesi – è cultura popolare. L’iconografia dell’uomo-macchina, dell’uomo cibernetico, del robot, del cyborg ormai fa parte di noi e della società in cui viviamo. […] Come ci stiamo trasformando? E soprattutto in cosa ci stiamo trasformando?».
In esposizione, oltre all’astronave “Mock up” (2009) e ad una selezione di fotografie tratte dalle serie “C.O.D.E.X. blue” (2008), “Geiko” (2008), “Mutantia” (2011) e “Babylon Federation” (2008 e 2014), alcuni grandi pastelli su carta, dedicati al tema della città e realizzati a partire dal collage di ritagli tratti da vecchi film di fantascienza.
Come scrive Valerio Dehò, «Marco Bolognesi ha creato nel tempo un popolo, l’ha fotografato, descritto con immagini sensazionali e adesso gli ha creato il suo ambiente, lo spazio cibernetico in cui vivere. […] In fondo tutto il suo lavoro precedente è stato un lento avvicinamento a Sendai City, un viaggio interstellare per creare una sintesi provvisoria che colpisce la dead zone della società attuale».
«La concezione estetica della Sendai Corporation – aggiunge Massimo Sgroi – dimostra la capacità visionaria di Marco Bolognesi. […] Un mondo di spettacolo, sesso e morte. […] È show puro elevato all’ennesima potenza dell’immagine Fake laddove la fascinazione si trasforma in orrore e l’orrore nell’estrema forma di seduzione […]».
La mostra è accompagnata da un volume NFC edizioni con intervista di Valerio Dehò a Marco Bolognesi e interventi di Massimo Sgroi, Roberto Terrosi, Pierluigi Molteni e Nicola Dusi.
Il Pan è aperto al pubblico tutti i giorni ore 9.30-19.30, domenica ore 9.30-14.30, chiuso il martedì. Ingresso gratuito all’esposizione. Per informazioni: pan@comune.napoli.it, www.comune.napoli.it/pan, bomarstudio@gmail.com, www.marcobolognesi.co.uk.
Marco Bolognesi, artista e filmmaker, nasce nel 1974 a Bologna, dove si laurea al DAMS. Del 1994 e 1996 sono le sue prime opere video, realizzate per la RAI e presentate al Giffoni Film Festival e alla Biennale di Venezia. Nel 2002 si trasferisce a Londra, dove vince “The Artist in Residence Award” all’Istituto Culturale Italiano (2003) e realizza la mostra “Woodland”, da cui due anni dopo nasce l’omonimo libro fotografico e la prima personale alla Cyntia Corbett Gallery di Londra. Nel 2008 realizza il cortometraggio “Black Hole”, che vince il premio miglior film fantascientifico all’Indie Short Film Competition in Florida ed esce il libro monografico “Dark Star”. Nel 2009 viene pubblicato per Einaudi “Protocollo” il primo volume di una graphic novel nata dalla collaborazione con Carlo Lucarelli e nello stesso anno presenta nella londinese Olyvia Fine Art “Z Generation: Realm of Ambiguity” e alla Fondazione Solares delle arti di Parma il progetto “Genesis”. Nel 2011 realizza l’installazione “Mock-up” esposta allo IED di Milano all’interno del festival Invideo e partecipa alla collettiva londinese “What made us famous” a fianco di artisti quali Damien Hirst, Helmut Newton, Sarah Lucas. Nel maggio 2012 il festival Fotografia Europea di Reggio Emilia presenta “Humanescape”: una mostra e un libro che vede la partecipazione di Bruce Sterling e Jasmina Tešanovic. Nel 2014 inaugura a Merano Arte il primo capitolo della personale “Sendai City. Alla fine del futuro” in cui viene presentato il Bomar Universe, universo in continua espansione, tra cyberpunk e fantascienza sociale. Il secondo capitolo viene proposto nel 2015 a Bologna, presso ABC e SetUp Art Fair. Partecipa alla collettiva “Orlando Furioso. Incantamenti, passioni e follie”, in occasione del 540° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto, a tre edizioni della Biennale Italia-Cina e alla Bienal del Fin del Mundo. Vive e lavora tra Roma e Londra. Sito web: www.marcobolognesi.co.uk.
Una metropoli post-moderna, abitata da robot, cyborg e mutanti, governata da un’intelligenza artificiale e destinata a coprire l’intero pianeta sulla scorta di una cybernizzazione di massa.
Dopo il successo riscosso con le mostre di Merano (Merano Arte) e Bologna (ABC e SetUp Art Fair), l’artista emiliano, da quindici anni attivo tra Inghilterra e Italia, approda dal 5 al 28 giugno 2015 al primo piano del PAN con numerose opere appartenenti a “Sendai City” e disegni inediti di grandi dimensioni.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la personale sarà inaugurata giovedì 4 giugno, alle ore 18.00, alla presenza dell’Assessore Gaetano Daniele, dell’artista e dei curatori.
«Il cyberpunk – spiega Bolognesi – è cultura popolare. L’iconografia dell’uomo-macchina, dell’uomo cibernetico, del robot, del cyborg ormai fa parte di noi e della società in cui viviamo. […] Come ci stiamo trasformando? E soprattutto in cosa ci stiamo trasformando?».
In esposizione, oltre all’astronave “Mock up” (2009) e ad una selezione di fotografie tratte dalle serie “C.O.D.E.X. blue” (2008), “Geiko” (2008), “Mutantia” (2011) e “Babylon Federation” (2008 e 2014), alcuni grandi pastelli su carta, dedicati al tema della città e realizzati a partire dal collage di ritagli tratti da vecchi film di fantascienza.
Come scrive Valerio Dehò, «Marco Bolognesi ha creato nel tempo un popolo, l’ha fotografato, descritto con immagini sensazionali e adesso gli ha creato il suo ambiente, lo spazio cibernetico in cui vivere. […] In fondo tutto il suo lavoro precedente è stato un lento avvicinamento a Sendai City, un viaggio interstellare per creare una sintesi provvisoria che colpisce la dead zone della società attuale».
«La concezione estetica della Sendai Corporation – aggiunge Massimo Sgroi – dimostra la capacità visionaria di Marco Bolognesi. […] Un mondo di spettacolo, sesso e morte. […] È show puro elevato all’ennesima potenza dell’immagine Fake laddove la fascinazione si trasforma in orrore e l’orrore nell’estrema forma di seduzione […]».
La mostra è accompagnata da un volume NFC edizioni con intervista di Valerio Dehò a Marco Bolognesi e interventi di Massimo Sgroi, Roberto Terrosi, Pierluigi Molteni e Nicola Dusi.
Il Pan è aperto al pubblico tutti i giorni ore 9.30-19.30, domenica ore 9.30-14.30, chiuso il martedì. Ingresso gratuito all’esposizione. Per informazioni: pan@comune.napoli.it, www.comune.napoli.it/pan, bomarstudio@gmail.com, www.marcobolognesi.co.uk.
Marco Bolognesi, artista e filmmaker, nasce nel 1974 a Bologna, dove si laurea al DAMS. Del 1994 e 1996 sono le sue prime opere video, realizzate per la RAI e presentate al Giffoni Film Festival e alla Biennale di Venezia. Nel 2002 si trasferisce a Londra, dove vince “The Artist in Residence Award” all’Istituto Culturale Italiano (2003) e realizza la mostra “Woodland”, da cui due anni dopo nasce l’omonimo libro fotografico e la prima personale alla Cyntia Corbett Gallery di Londra. Nel 2008 realizza il cortometraggio “Black Hole”, che vince il premio miglior film fantascientifico all’Indie Short Film Competition in Florida ed esce il libro monografico “Dark Star”. Nel 2009 viene pubblicato per Einaudi “Protocollo” il primo volume di una graphic novel nata dalla collaborazione con Carlo Lucarelli e nello stesso anno presenta nella londinese Olyvia Fine Art “Z Generation: Realm of Ambiguity” e alla Fondazione Solares delle arti di Parma il progetto “Genesis”. Nel 2011 realizza l’installazione “Mock-up” esposta allo IED di Milano all’interno del festival Invideo e partecipa alla collettiva londinese “What made us famous” a fianco di artisti quali Damien Hirst, Helmut Newton, Sarah Lucas. Nel maggio 2012 il festival Fotografia Europea di Reggio Emilia presenta “Humanescape”: una mostra e un libro che vede la partecipazione di Bruce Sterling e Jasmina Tešanovic. Nel 2014 inaugura a Merano Arte il primo capitolo della personale “Sendai City. Alla fine del futuro” in cui viene presentato il Bomar Universe, universo in continua espansione, tra cyberpunk e fantascienza sociale. Il secondo capitolo viene proposto nel 2015 a Bologna, presso ABC e SetUp Art Fair. Partecipa alla collettiva “Orlando Furioso. Incantamenti, passioni e follie”, in occasione del 540° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto, a tre edizioni della Biennale Italia-Cina e alla Bienal del Fin del Mundo. Vive e lavora tra Roma e Londra. Sito web: www.marcobolognesi.co.uk.