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Evento: Memories from the present
01/01/1970 - 01/01/1970
Dettagli
Data di inserimento: | 14/04/2022 - 21:38 |
Luogo: | Reggio Emilia () - |
Data di inizio: | 01/01/1970 |
Data di fine | 01/01/1970 |
Descrizione
“Memories from the present”: le opere di Francesco De Molfetta, Giulia Maglionico e Giuseppe Veneziano in mostra, dal 29 aprile al 25 maggio 2022, presso la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43). Curata da Marco Rubino, la mostra sarà inaugurata venerdì 29 aprile, alle ore 18.00.
Attraverso una trentina di opere di matrice pop, alcune delle quali inedite, un’approfondita analisi sul concetto di memoria, alla ricerca di un possibile bilanciamento tra libertà di espressione, memoria collettiva e diritto all’oblio.
«Nei dipinti e nelle sculture di Giuseppe Veneziano – scrive il curatore Marco Rubino – la memoria viene sollecitata dai supereroi, tra immaginario, storia e narrazioni; nelle opere di Francesco De Molfetta la memoria viene mutata, ricostruita e attualizzata attraverso la definizione di nuovi volti e nuove identità; nelle tele di Giulia Maglionico è indagato, infine, il concetto contemporaneo di memoria, che attraverso i social verrà tramandato alle future generazioni».
Francesco De Molfetta presenta una selezione di “scultografie”, neologismo che unisce scultura e fotografia. Immagini antiche in bianco e nero, ricercate dall’artista nei mercatini, vengono rivisitate attraverso l’uso della porcellana, elemento tridimensionale che apre ad altre possibilità di lettura. Dotate di cornici d’epoca che recano i segni del tempo, le opere di De Molfetta sono disposte l’una accanto all’altra, quasi a comporre una quadreria ottocentesca. A latere di questo progetto, vengono esposte due sculture in porcellana, realizzate nel corso di una residenza artistica a Capodimonte.
Le opere di Giulia Maglionico fanno parte della più ampia serie “Mitology”, che racconta l’attualità dei social network – spiega Francesca Baboni – come fosse un Olimpo delle vanità dei nuovi miti, personaggi che divengono figure mitologiche e travalicano web e contemporaneità per essere collocati dall’artista nella storia dell’arte. Selfie, esibizionismo e icone come opere celebrate dall’artista per una memoria collettiva. In mostra, sarà possibile scaricare una App per visualizzare le animazioni dei dipinti.
Giuseppe Veneziano presenta Frida Kahlo, Cicciolina e Spider Man, Actarus e Andromaca: un mash-up pop-iconografico che comprende storia dell’arte, fumetto e mitologia, provocatoriamente combinati insieme in perfetto stile new pop. Opere ad acrilico su tela di vari formati, in cui la citazione diventa strumento di analisi del presente, dominato da gossip, economia e mass media.
La Galleria Bonioni Arte è aperta al pubblico da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00; visite esclusive su appuntamento. Ingresso gratuito, accessi regolamentati nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0522 435765, M. +39 338 4005234, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it, www.facebook.com/bonioniarte, www.instagram.com/bonioniarte.
Attraverso una trentina di opere di matrice pop, alcune delle quali inedite, un’approfondita analisi sul concetto di memoria, alla ricerca di un possibile bilanciamento tra libertà di espressione, memoria collettiva e diritto all’oblio.
«Nei dipinti e nelle sculture di Giuseppe Veneziano – scrive il curatore Marco Rubino – la memoria viene sollecitata dai supereroi, tra immaginario, storia e narrazioni; nelle opere di Francesco De Molfetta la memoria viene mutata, ricostruita e attualizzata attraverso la definizione di nuovi volti e nuove identità; nelle tele di Giulia Maglionico è indagato, infine, il concetto contemporaneo di memoria, che attraverso i social verrà tramandato alle future generazioni».
Francesco De Molfetta presenta una selezione di “scultografie”, neologismo che unisce scultura e fotografia. Immagini antiche in bianco e nero, ricercate dall’artista nei mercatini, vengono rivisitate attraverso l’uso della porcellana, elemento tridimensionale che apre ad altre possibilità di lettura. Dotate di cornici d’epoca che recano i segni del tempo, le opere di De Molfetta sono disposte l’una accanto all’altra, quasi a comporre una quadreria ottocentesca. A latere di questo progetto, vengono esposte due sculture in porcellana, realizzate nel corso di una residenza artistica a Capodimonte.
Le opere di Giulia Maglionico fanno parte della più ampia serie “Mitology”, che racconta l’attualità dei social network – spiega Francesca Baboni – come fosse un Olimpo delle vanità dei nuovi miti, personaggi che divengono figure mitologiche e travalicano web e contemporaneità per essere collocati dall’artista nella storia dell’arte. Selfie, esibizionismo e icone come opere celebrate dall’artista per una memoria collettiva. In mostra, sarà possibile scaricare una App per visualizzare le animazioni dei dipinti.
Giuseppe Veneziano presenta Frida Kahlo, Cicciolina e Spider Man, Actarus e Andromaca: un mash-up pop-iconografico che comprende storia dell’arte, fumetto e mitologia, provocatoriamente combinati insieme in perfetto stile new pop. Opere ad acrilico su tela di vari formati, in cui la citazione diventa strumento di analisi del presente, dominato da gossip, economia e mass media.
La Galleria Bonioni Arte è aperta al pubblico da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00; visite esclusive su appuntamento. Ingresso gratuito, accessi regolamentati nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0522 435765, M. +39 338 4005234, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it, www.facebook.com/bonioniarte, www.instagram.com/bonioniarte.
Altri eventi dell'inserzionista
Chiara Tagliazucchi
05/11/2016 - 05/12/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Galleria VV8artecontemporanea di Reggio Emilia (Cortile di Palazzo Borzacchi, Via Emilia Santo Stefano 14) presenta, dal 5 novembre al 5 dicembre 2016, la mostra personale di Chiara Tagliazucchi, “Ad acque tranquille”. L’esposizione sarà inaugurata sabato 5 novembre 2016, alle ore 18.00, alla presenza dell’artista.
Nata a Modena nel 1972, dopo una laurea in Economia Aziendale all’Università di Modena e Reggio Emilia, Chiara Tagliazucchi si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna (2003).
In mostra, opere ad olio su tela e su tavola, di piccolo e grande formato.
La pittura di Chiara Tagliazucchi ha una dimensione narrativa. I soggetti delle opere (tratti dal cinema contemporaneo, da stampe antiche o anche da fotografie di spedizioni geografiche ottocentesche) vengono associati tra loro in modo da evocare frammenti di storie. I titoli sono citazioni rubate a libri letti, versi da salmi, frasi raccolte, custodite e meditate mentre la vita scorre. Sui paesaggi regna il silenzio, siano essi mari artici tempestosi, boschi attraversati di corsa o acque tranquille. Una luce intensa, che contrasta con i colori lividi e quasi viscerali degli elementi naturali, suggerisce la presenza di un disegno più grande.
Ogni opera sembra richiamare una domanda di senso dell’esistenza. Nell’osservatore resta un senso di sospensione, di attesa, la sensazione che ci sia qualcosa di irrisolto, uno sguardo verso il mistero.
Il cinema, attraverso la sceneggiatura e la fotografia influenza le visioni dell’artista, mentre la letteratura imprime sulla pittura un carattere delicato. Le opere in mostra, pur attingendo ispirazione dal cinema con-temporaneo, non assumono un carattere Pop e ci restituiscono un mondo intimo, spirituale.
La mostra, sarà visitabile fino al 5 dicembre 2016, da martedì a sabato con orario 10.30-13.00 e 16.30-20.00, oppure su appuntamento. Per informazioni: tel. 0522 432103, cell. 340 9232277, www.vv8artecontemporanea.it.
Nata a Modena nel 1972, dopo una laurea in Economia Aziendale all’Università di Modena e Reggio Emilia, Chiara Tagliazucchi si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna (2003).
In mostra, opere ad olio su tela e su tavola, di piccolo e grande formato.
La pittura di Chiara Tagliazucchi ha una dimensione narrativa. I soggetti delle opere (tratti dal cinema contemporaneo, da stampe antiche o anche da fotografie di spedizioni geografiche ottocentesche) vengono associati tra loro in modo da evocare frammenti di storie. I titoli sono citazioni rubate a libri letti, versi da salmi, frasi raccolte, custodite e meditate mentre la vita scorre. Sui paesaggi regna il silenzio, siano essi mari artici tempestosi, boschi attraversati di corsa o acque tranquille. Una luce intensa, che contrasta con i colori lividi e quasi viscerali degli elementi naturali, suggerisce la presenza di un disegno più grande.
Ogni opera sembra richiamare una domanda di senso dell’esistenza. Nell’osservatore resta un senso di sospensione, di attesa, la sensazione che ci sia qualcosa di irrisolto, uno sguardo verso il mistero.
Il cinema, attraverso la sceneggiatura e la fotografia influenza le visioni dell’artista, mentre la letteratura imprime sulla pittura un carattere delicato. Le opere in mostra, pur attingendo ispirazione dal cinema con-temporaneo, non assumono un carattere Pop e ci restituiscono un mondo intimo, spirituale.
La mostra, sarà visitabile fino al 5 dicembre 2016, da martedì a sabato con orario 10.30-13.00 e 16.30-20.00, oppure su appuntamento. Per informazioni: tel. 0522 432103, cell. 340 9232277, www.vv8artecontemporanea.it.
Tensioni, 25 artisti dagli anni ’50 ai giorni nostri
10/10/2015 - 29/11/2015
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 10 ottobre al 29 novembre 2015, la collettiva “Tensioni” con opere di venticinque artisti attivi dagli anni ’50 ai giorni nostri.
Curata da Federico Bonioni, la mostra sarà inaugurata sabato 10 ottobre, alle ore 17.00, nell’ambito della rassegna “In Contemporanea” che coinvolge diverse gallerie d’arte della città.
L’esposizione prende il titolo da una grande opera di Paolo Cotani (“Tensioni”, 2007) costituita da cinghie montate su una struttura in acciaio. Tensione del segno, tensione verso l’infinito, tensione elettrica che percorre numerose opere realizzate a partire dalla metà del ‘900.
In mostra, una composizione di Mario Radice, dipinti degli anni ’50 di Giuseppe Capogrossi, André Masson, Georges Mathieu, Mario Nigro e Achille Perilli, opere degli anni ’70 di Sam Francis, Hans Richter, Mario Schifano e Giulio Turcato, ricerche di Emilio Scanavino e Daniel Spoerri degli anni ’80, un volto a matita su tavola di Omar Galliani, le sculture a muro di Eduard Habicher e le ceramiche smaltate di Giorgio Laveri.
Presenti anche gli artisti più giovani, come Mirko Baricchi, Marco Bolognesi, Giacomo Cossio, Josè Demetrio, Marco Ferri, Fosco Grisendi, Pietro Iori, Luca Moscariello e Simone Pellegrini.
La collettiva, inserita nel calendario della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, sarà visitabile da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì. Ingresso gratuito. Per informazioni: tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it - info@bonioniarte.it.
Nel 2015 Bonioni Arte parteciperà alle fiere Immagina Arte in Fiera (Reggio Emilia, 26-28 settembre 2015), Art Parma Fair (Parma, 3-11 ottobre 2015), Art Verona 2015 (Verona, 16-19 ottobre 2015), Forlì Arte Contemporanea (Forlì, 6-9 novembre 2015), BAF – Bergamo Arte Fiera (Bergamo, 28-30 novembre 2015).
Curata da Federico Bonioni, la mostra sarà inaugurata sabato 10 ottobre, alle ore 17.00, nell’ambito della rassegna “In Contemporanea” che coinvolge diverse gallerie d’arte della città.
L’esposizione prende il titolo da una grande opera di Paolo Cotani (“Tensioni”, 2007) costituita da cinghie montate su una struttura in acciaio. Tensione del segno, tensione verso l’infinito, tensione elettrica che percorre numerose opere realizzate a partire dalla metà del ‘900.
In mostra, una composizione di Mario Radice, dipinti degli anni ’50 di Giuseppe Capogrossi, André Masson, Georges Mathieu, Mario Nigro e Achille Perilli, opere degli anni ’70 di Sam Francis, Hans Richter, Mario Schifano e Giulio Turcato, ricerche di Emilio Scanavino e Daniel Spoerri degli anni ’80, un volto a matita su tavola di Omar Galliani, le sculture a muro di Eduard Habicher e le ceramiche smaltate di Giorgio Laveri.
Presenti anche gli artisti più giovani, come Mirko Baricchi, Marco Bolognesi, Giacomo Cossio, Josè Demetrio, Marco Ferri, Fosco Grisendi, Pietro Iori, Luca Moscariello e Simone Pellegrini.
La collettiva, inserita nel calendario della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, sarà visitabile da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì. Ingresso gratuito. Per informazioni: tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it - info@bonioniarte.it.
Nel 2015 Bonioni Arte parteciperà alle fiere Immagina Arte in Fiera (Reggio Emilia, 26-28 settembre 2015), Art Parma Fair (Parma, 3-11 ottobre 2015), Art Verona 2015 (Verona, 16-19 ottobre 2015), Forlì Arte Contemporanea (Forlì, 6-9 novembre 2015), BAF – Bergamo Arte Fiera (Bergamo, 28-30 novembre 2015).
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"Oriente Vicino" Mostra personale di Pino Reggiani
05/04/2014 - 19/04/2014
Roma (RM) - Lazio
Inserito da Alexander Jakhnagiev
Mostra personale di PINO REGGIANI
“Oriente Vicino”
05 - 19 aprile 2014
Inaugurazione Sabato 5 Aprile 2014 alle ore 18.30
presso Vista Centro d’Arte e Comunicazione
Via Ostilia, 41 (zona Colosseo) Roma
Vista centro d’Arte ha il piacere di presentare la mostra personale del maestro Pino Reggiani “Oriente Vicino”. In mostra alcune opere storiche del grande maestro affiancate da opere inedite realizzate in occasione della mostra.
Reggiani torna nella galleria Vista per il sesto anno consecutivo con una mostra personale, una collezione di oli, pastelli, matite, acquerelli e tecniche miste con
immagini del quotidiano della società orientale interpretate attraverso la chiave dell’immagine universale della madre con bambino in grembo.
“Le opere esposte, che spaziano dalla produzione degli anni 90 a quella più attuale, fanno parte del ciclo su temi orientali. L’Oriente è diventato, non da oggi, il centro focale della problematica politica e sociale. Fatti emotivi di luci e contrasti. I dipinti e disegni esposti in questa mostra hanno una loro autonomia rispetto ad altre vertenti sullo stesso tema. Il fulcro della mostra è rappresentato dalla madre con il bambino in grembo: tema umano che indulge sulle ragioni del cuore.”
DURATA: dal 5 al 19 aprile 2014
CURATORE: Alexander jakhnagiev
UFFICIO STAMPA: Laura Perreca
INAUGURAZIONE: 5 aprile 2014 alle 18.30
ORARI DI APERTURA: dal martedì al sabato 17.00/20.00
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41 Roma (zona Colosseo)
ORGANIZZAZIONE: VISTA Arte e Comunicazione
INFO: tel. 06.45449756, cell. 349 6309004
e-mail: info@vistatv.it - www.vistatv.it
“Oriente Vicino”
05 - 19 aprile 2014
Inaugurazione Sabato 5 Aprile 2014 alle ore 18.30
presso Vista Centro d’Arte e Comunicazione
Via Ostilia, 41 (zona Colosseo) Roma
Vista centro d’Arte ha il piacere di presentare la mostra personale del maestro Pino Reggiani “Oriente Vicino”. In mostra alcune opere storiche del grande maestro affiancate da opere inedite realizzate in occasione della mostra.
Reggiani torna nella galleria Vista per il sesto anno consecutivo con una mostra personale, una collezione di oli, pastelli, matite, acquerelli e tecniche miste con
immagini del quotidiano della società orientale interpretate attraverso la chiave dell’immagine universale della madre con bambino in grembo.
“Le opere esposte, che spaziano dalla produzione degli anni 90 a quella più attuale, fanno parte del ciclo su temi orientali. L’Oriente è diventato, non da oggi, il centro focale della problematica politica e sociale. Fatti emotivi di luci e contrasti. I dipinti e disegni esposti in questa mostra hanno una loro autonomia rispetto ad altre vertenti sullo stesso tema. Il fulcro della mostra è rappresentato dalla madre con il bambino in grembo: tema umano che indulge sulle ragioni del cuore.”
DURATA: dal 5 al 19 aprile 2014
CURATORE: Alexander jakhnagiev
UFFICIO STAMPA: Laura Perreca
INAUGURAZIONE: 5 aprile 2014 alle 18.30
ORARI DI APERTURA: dal martedì al sabato 17.00/20.00
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41 Roma (zona Colosseo)
ORGANIZZAZIONE: VISTA Arte e Comunicazione
INFO: tel. 06.45449756, cell. 349 6309004
e-mail: info@vistatv.it - www.vistatv.it
RAINER SPLITT - Color in motion / Where do we go next?
25/11/2017 - 06/01/2018
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Color in motion / Where do we go next? è il titolo della prima personale in Italia di Rainer Splitt (1963, Celle, Bassa Sassonia - Germania). La mostra sarà inaugurata sabato 25 novembre 2017 alla RizzutoGallery di Palermo, e resterà visitabile fino al 6 gennaio 2018, dal martedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00.
L'invasione dello spazio da parte del colore è da molti anni il segno distintivo del lavoro di Rainer Splitt che basa la sua ricerca principalmente sulla materia colore, e le sue opere possono identificarsi ora come dipinti, ora come sculture: versamenti e immersioni, un misto di pittura ed emulsioni sintetiche che, colate su una superficie, emergono come forme intense dalla grande luminosità.
Particolarmente noti i suoi Color Pourings su larga scala, riflettenti versamenti di colore su pavimento, creati dal semplice atto del versare, dalla gravità e dalla consistenza della pittura. Splitt, dunque, non dipinge ma versa, e nell’atto di versare studia le qualità del liquido, la sua capacità di diffondersi e il processo di essiccazione graduale, una azione che è una forma di domanda sulle questioni relative ai rapporti tra spazio, tempo, materia e osservatore nel processo di formazione dell’immagine.
Nei suoi lavori, Rainer Splitt prende in considerazione il corpo plastico del colore quale entità a sé stante, del tutto scevra da qualsivoglia implicazione con la stesura. Il distacco della materia dalla schiavitù della forma avviene simultaneamente alla sua emancipazione dallo status di medium. Il colore si libera dal destino di rivestimento o di copertura per porsi sul piano di corpo plastico, esprimendo un proprio tempo di consolidamento quasi fosse emozione rappresa nella sua essenza pura. La condizione di colatura si confronta con lo spazio reale mutandone la percezione e trasferendo le sue qualità sul piano della dialettica tra geometria e liquidità.
Il colore dipinge se stesso.
Questo concetto di pittura come una azione con il colore si traduce coerentemente in altri gruppi di lavori, Paperpools, Pouring Boxes, ed inoltre Immersed Landscapes, Immersed Boards e Balloon Portraits.
Opere degli ultimi tre gruppi sono presentate in mostra alla RizzutoGallery.
Fotografie paesaggistiche di grande formato sono immerse in tini di vernice: paesaggi immersi in cui oltre all'orizzonte naturale raffigurato, emerge un orizzonte di diversi livelli di pittura, che nasconde la realtà rappresentata e mette accanto la parte scoperta dell'immagine con la realtà del colore che fuoriesce come materiale della nostra visione.
I pannelli immersi nel colore - da riporre o da fare circolare - possono essere trasportati dai visitatori, descrivendo il rapporto di immagine, colore, vettore ed osservatore come contesti dell'azione; in questo modo affrontano questioni basilari della pittura, dell'acquisizione e della perdita dell'immagine: dove inizia l'immagine? e dove finisce? Lo spettatore cambia da soggetto a oggetto quando immagine e spazio diventano identici?
Anche nei Balloon Portraits si affronta la medesima questione: le persone ritratte frontalmente con la macchina fotografica si rendono parte attiva gonfiando un palloncino colorato, e nascondono la loro individualità nella realtà del colore.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre, in gallerie internazionali e musei (la più recente al Museo Gelsenkirchen, in Germania e alla Galería Fernando Pradilla, Madrid) e sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.
Rainer Splitt (1963, Celle, Bassa Sassonia - Germania) ha studiato in Germania, a New York (International Studio and Curatorial Program), e a Roma (Accademia Tedesca Villa Massimo). Ha esposto in gallerie private, Musei e Istituzioni pubbliche, tra cui il Kunstmuseum di Celle; il Museum für konkrete Kunst, Ingolstadt; il Museum Gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf. il Museum Schloss Salder, Salzgitter; il Clemens_Sels-Museum, Neuss; il Neues Museum Weserburg, Bremen, e il Museum Langmatt, Baden, Svizzera. E' presente in Collezioni pubbliche quali: Kupferstichkabinett, Berlino; Weserburg | Museum für moderne Kunst, Brema; Kunstmuseum Celle, Celle; Sammlung Reinking, Amburgo; Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf; Staatliches Museum, Schwerin.
Vive e lavora a Berlino.
RAINER SPLITT - Color in motion / Where do we go next?
Inaugurazione: sabato 25 novembre 2017, ore 18
28 novembre 2017 – 6 gennaio 2018
dal martedì al sabato | 16.00-20.00
RIZZUTOGALLERY
Palermo, via Maletto, 5
091. 7795443 - 347.1769901
www.rizzutogallery.com
www.facebook.com/rizzutogallery/
L'invasione dello spazio da parte del colore è da molti anni il segno distintivo del lavoro di Rainer Splitt che basa la sua ricerca principalmente sulla materia colore, e le sue opere possono identificarsi ora come dipinti, ora come sculture: versamenti e immersioni, un misto di pittura ed emulsioni sintetiche che, colate su una superficie, emergono come forme intense dalla grande luminosità.
Particolarmente noti i suoi Color Pourings su larga scala, riflettenti versamenti di colore su pavimento, creati dal semplice atto del versare, dalla gravità e dalla consistenza della pittura. Splitt, dunque, non dipinge ma versa, e nell’atto di versare studia le qualità del liquido, la sua capacità di diffondersi e il processo di essiccazione graduale, una azione che è una forma di domanda sulle questioni relative ai rapporti tra spazio, tempo, materia e osservatore nel processo di formazione dell’immagine.
Nei suoi lavori, Rainer Splitt prende in considerazione il corpo plastico del colore quale entità a sé stante, del tutto scevra da qualsivoglia implicazione con la stesura. Il distacco della materia dalla schiavitù della forma avviene simultaneamente alla sua emancipazione dallo status di medium. Il colore si libera dal destino di rivestimento o di copertura per porsi sul piano di corpo plastico, esprimendo un proprio tempo di consolidamento quasi fosse emozione rappresa nella sua essenza pura. La condizione di colatura si confronta con lo spazio reale mutandone la percezione e trasferendo le sue qualità sul piano della dialettica tra geometria e liquidità.
Il colore dipinge se stesso.
Questo concetto di pittura come una azione con il colore si traduce coerentemente in altri gruppi di lavori, Paperpools, Pouring Boxes, ed inoltre Immersed Landscapes, Immersed Boards e Balloon Portraits.
Opere degli ultimi tre gruppi sono presentate in mostra alla RizzutoGallery.
Fotografie paesaggistiche di grande formato sono immerse in tini di vernice: paesaggi immersi in cui oltre all'orizzonte naturale raffigurato, emerge un orizzonte di diversi livelli di pittura, che nasconde la realtà rappresentata e mette accanto la parte scoperta dell'immagine con la realtà del colore che fuoriesce come materiale della nostra visione.
I pannelli immersi nel colore - da riporre o da fare circolare - possono essere trasportati dai visitatori, descrivendo il rapporto di immagine, colore, vettore ed osservatore come contesti dell'azione; in questo modo affrontano questioni basilari della pittura, dell'acquisizione e della perdita dell'immagine: dove inizia l'immagine? e dove finisce? Lo spettatore cambia da soggetto a oggetto quando immagine e spazio diventano identici?
Anche nei Balloon Portraits si affronta la medesima questione: le persone ritratte frontalmente con la macchina fotografica si rendono parte attiva gonfiando un palloncino colorato, e nascondono la loro individualità nella realtà del colore.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre, in gallerie internazionali e musei (la più recente al Museo Gelsenkirchen, in Germania e alla Galería Fernando Pradilla, Madrid) e sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.
Rainer Splitt (1963, Celle, Bassa Sassonia - Germania) ha studiato in Germania, a New York (International Studio and Curatorial Program), e a Roma (Accademia Tedesca Villa Massimo). Ha esposto in gallerie private, Musei e Istituzioni pubbliche, tra cui il Kunstmuseum di Celle; il Museum für konkrete Kunst, Ingolstadt; il Museum Gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf. il Museum Schloss Salder, Salzgitter; il Clemens_Sels-Museum, Neuss; il Neues Museum Weserburg, Bremen, e il Museum Langmatt, Baden, Svizzera. E' presente in Collezioni pubbliche quali: Kupferstichkabinett, Berlino; Weserburg | Museum für moderne Kunst, Brema; Kunstmuseum Celle, Celle; Sammlung Reinking, Amburgo; Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf; Staatliches Museum, Schwerin.
Vive e lavora a Berlino.
RAINER SPLITT - Color in motion / Where do we go next?
Inaugurazione: sabato 25 novembre 2017, ore 18
28 novembre 2017 – 6 gennaio 2018
dal martedì al sabato | 16.00-20.00
RIZZUTOGALLERY
Palermo, via Maletto, 5
091. 7795443 - 347.1769901
www.rizzutogallery.com
www.facebook.com/rizzutogallery/