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Evento: Aqua Aura - Millennial Project
02/12/2017 - 14/01/2018
Dettagli
Data di inserimento: | 18/11/2017 - 10:11 |
Luogo: | Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna |
Data di inizio: | 02/12/2017 |
Data di fine | 14/01/2018 |
Descrizione
Nella Sinagoga di Reggio Emilia, una mostra dell’artista Aqua Aura che individua nelle distese sublimi dei ghiacciai polari la metafora di un tempo cristallizzato, custode di gocce di memoria, lacrime di nascita e rinascita di culture millenarie.
La Sinagoga di Reggio Emilia (Via dell’Aquila, 3/a) ospita, dal 2 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, “Millennial Project”, esposizione personale dell’artista Aqua Aura, a cura di Chiara Serri. Realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia / Musei Civici, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e del Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS), la mostra sarà inaugurata sabato 2 dicembre 2017, alle ore 17.30.
Il percorso espositivo ha inizio nell’aula centrale dell’edificio religioso, all’interno della quale è presentata la videoinstallazione sonora a tre canali video “Millennial Tears” (2017), che recepisce le esperienze maturate con le serie fotografiche del passato, aprendo tuttavia a nuove ricerche e linguaggi. La mostra prosegue, quindi, nelle stanze laterali, attraverso paesaggi ipnotici, quasi mistici, e nature morte contemporanee tratte rispettivamente dai cicli “Scintillation” (2015-2017) e “Void” (2013-2014), nati dalla composizione digitale di ritagli fotografici spesso autografi, per giungere infine alle ultime sale, dedicate alle sculture in alabastro della serie “Cages” (2017), che costituiscono l’esordio dell’artista in ambito plastico, e l’installazione “Eternity” (2017), che pone lo spettatore dinnanzi alla moltiplicazione del concetto di tempo: tempo dell’oggetto reale in relazione all’esperienza umana, tempo della rappresentazione, tempo di fruizione dell’opera stessa.
La videoinstallazione “Millennial Tears”, esperienza immersiva ed emozionale, assume un significato rilevante in relazione al luogo per la quale è pensata, ovvero la Sinagoga di Reggio Emilia, costruita nel ‘600 e rifondata nel XIX secolo. L’opera è dedicata alle Comunità Ebraiche e alla loro storia millenaria. Profondamente colpito da una visita al Museo Yad Vashem di Gerusalemme, e in particolare al Sacrario dello Yad Vashem, luogo chiuso nel quale viene continuamente letta la preghiera ebraica per i defunti, l’artista ha successivamente maturato il progetto tra i ghiacci islandesi, confrontandosi con un tema di grande attualità, ovvero il drammatico scioglimento della calotta artica. Dal lento sgretolamento delle lastre ghiacciate emergono memorie e attese, emozioni imprigionate nella solidità del ghiaccio nell’arco di millenni, lacrime di nascita a rinascita racchiuse in un canto. Nella videoinstallazione, composta da tre pannelli sui quali si alterna e si intreccia il racconto visivo dell’opera, assume grande importanza anche il paesaggio sonoro: sciabordio delle acque, fragore del ghiaccio e musica ebraica – “Kol Nidrei” – in versione strumentale e cantata.
La mostra “Millennial Project” è parte del libro “Lustro” (Vanillaedizioni, 2017), unitamente a “Somewhere Out There”, esposizione curata da Matteo Galbiati ad Alessandria (Palazzo Cuttica e Sale d’Arte, 25 novembre 2017 – 28 gennaio 2018) e alla produzione di Aqua Aura degli ultimi cinque anni.
La personale, realizzata con il sostegno di Co.O.Pe.Ra.Te. srl, è aperta al pubblico di venerdì ore 16.00-19.00, sabato e domenica ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00; in data 19, 20, 26, 27 dicembre 2017 apertura straordinaria ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Per informazioni ed approfondimenti: tel. 0522 456477, musei@municipio.re.it, www.musei.re.it, www.aquaaura.it.
Aqua Aura si diploma al Liceo Artistico di Bergamo si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, sezione Pittura. Prosegue la sua formazione in giro per il mondo, tra musei, laboratori di ricerca e spazi naturali. Le sue investigazioni si nutrono di studi sulla fisica astronomica, la fisica delle particelle, la biogenetica, la filosofia e la psicologia della percezione. In particolare, instaura un rapporto di collaborazione e di scambio, nell’ambito della ricerca scientifica, con la Fondazione ARISLA (Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica), approfondendo lo studio sulla genesi e lo sviluppo delle immagini scientifiche. Negli ultimi anni il suo linguaggio si è mosso principalmente nell’ambito della fotografia e dell’arte digitale. Ha esposto in molte sedi istituzionali, gallerie e musei a livello internazionale, tra cui Berlino, Istanbul, Barcellona, Maastricht, Helsinki ed ha partecipato a numerose fiere d’arte in Italia e in Europa. Gli ultimi sviluppi del suo lavoro lo hanno portato, oltre che al mezzo fotografico, verso nuovi linguaggi, attraverso la realizzazione di cortometraggi, docufilm e opere di video-arte, fino alla realizzazione di installazioni e video-sculture. Nella veste di relatore, ha partecipato a numerosi convegni e conferenze rivolte all’arte contemporanea e alla ricerca scientifica in generale. Tiene lezioni su fotografia e arte contempo
La Sinagoga di Reggio Emilia (Via dell’Aquila, 3/a) ospita, dal 2 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, “Millennial Project”, esposizione personale dell’artista Aqua Aura, a cura di Chiara Serri. Realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia / Musei Civici, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e del Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS), la mostra sarà inaugurata sabato 2 dicembre 2017, alle ore 17.30.
Il percorso espositivo ha inizio nell’aula centrale dell’edificio religioso, all’interno della quale è presentata la videoinstallazione sonora a tre canali video “Millennial Tears” (2017), che recepisce le esperienze maturate con le serie fotografiche del passato, aprendo tuttavia a nuove ricerche e linguaggi. La mostra prosegue, quindi, nelle stanze laterali, attraverso paesaggi ipnotici, quasi mistici, e nature morte contemporanee tratte rispettivamente dai cicli “Scintillation” (2015-2017) e “Void” (2013-2014), nati dalla composizione digitale di ritagli fotografici spesso autografi, per giungere infine alle ultime sale, dedicate alle sculture in alabastro della serie “Cages” (2017), che costituiscono l’esordio dell’artista in ambito plastico, e l’installazione “Eternity” (2017), che pone lo spettatore dinnanzi alla moltiplicazione del concetto di tempo: tempo dell’oggetto reale in relazione all’esperienza umana, tempo della rappresentazione, tempo di fruizione dell’opera stessa.
La videoinstallazione “Millennial Tears”, esperienza immersiva ed emozionale, assume un significato rilevante in relazione al luogo per la quale è pensata, ovvero la Sinagoga di Reggio Emilia, costruita nel ‘600 e rifondata nel XIX secolo. L’opera è dedicata alle Comunità Ebraiche e alla loro storia millenaria. Profondamente colpito da una visita al Museo Yad Vashem di Gerusalemme, e in particolare al Sacrario dello Yad Vashem, luogo chiuso nel quale viene continuamente letta la preghiera ebraica per i defunti, l’artista ha successivamente maturato il progetto tra i ghiacci islandesi, confrontandosi con un tema di grande attualità, ovvero il drammatico scioglimento della calotta artica. Dal lento sgretolamento delle lastre ghiacciate emergono memorie e attese, emozioni imprigionate nella solidità del ghiaccio nell’arco di millenni, lacrime di nascita a rinascita racchiuse in un canto. Nella videoinstallazione, composta da tre pannelli sui quali si alterna e si intreccia il racconto visivo dell’opera, assume grande importanza anche il paesaggio sonoro: sciabordio delle acque, fragore del ghiaccio e musica ebraica – “Kol Nidrei” – in versione strumentale e cantata.
La mostra “Millennial Project” è parte del libro “Lustro” (Vanillaedizioni, 2017), unitamente a “Somewhere Out There”, esposizione curata da Matteo Galbiati ad Alessandria (Palazzo Cuttica e Sale d’Arte, 25 novembre 2017 – 28 gennaio 2018) e alla produzione di Aqua Aura degli ultimi cinque anni.
La personale, realizzata con il sostegno di Co.O.Pe.Ra.Te. srl, è aperta al pubblico di venerdì ore 16.00-19.00, sabato e domenica ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00; in data 19, 20, 26, 27 dicembre 2017 apertura straordinaria ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Per informazioni ed approfondimenti: tel. 0522 456477, musei@municipio.re.it, www.musei.re.it, www.aquaaura.it.
Aqua Aura si diploma al Liceo Artistico di Bergamo si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, sezione Pittura. Prosegue la sua formazione in giro per il mondo, tra musei, laboratori di ricerca e spazi naturali. Le sue investigazioni si nutrono di studi sulla fisica astronomica, la fisica delle particelle, la biogenetica, la filosofia e la psicologia della percezione. In particolare, instaura un rapporto di collaborazione e di scambio, nell’ambito della ricerca scientifica, con la Fondazione ARISLA (Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica), approfondendo lo studio sulla genesi e lo sviluppo delle immagini scientifiche. Negli ultimi anni il suo linguaggio si è mosso principalmente nell’ambito della fotografia e dell’arte digitale. Ha esposto in molte sedi istituzionali, gallerie e musei a livello internazionale, tra cui Berlino, Istanbul, Barcellona, Maastricht, Helsinki ed ha partecipato a numerose fiere d’arte in Italia e in Europa. Gli ultimi sviluppi del suo lavoro lo hanno portato, oltre che al mezzo fotografico, verso nuovi linguaggi, attraverso la realizzazione di cortometraggi, docufilm e opere di video-arte, fino alla realizzazione di installazioni e video-sculture. Nella veste di relatore, ha partecipato a numerosi convegni e conferenze rivolte all’arte contemporanea e alla ricerca scientifica in generale. Tiene lezioni su fotografia e arte contempo
Altri eventi dell'inserzionista
Flos, Floris - La declinazione di un fiore
28/05/2017 - 01/07/2017
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Cantina Albinea Canali (Via Tassoni 213, Reggio Emilia) rende omaggio a Flora, divinità romana della fioritura, protettrice della vite e degli alberi da frutto, con la mostra “Flos, floris. La declinazione di un fiore”, curata da Luigi Borettini con opere pittoriche e fotografiche di Pietro Bandini, Carlo Ferrari, Giulio Montecchi e Sonia Strukul.
Realizzata in occasione della XXV edizione di “Cantine Aperte”, l’esposizione sarà inaugurata domenica 28 maggio 2017, alle ore 11.00. Saranno presenti al vernissage, oltre agli artisti invitati, Luigi Borettini (curatore), Stefano Colli (Event Manager Cantina Albinea Canali) e Ottavia Soncini (Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna).
«Un progetto che – spiega il curatore – desidera approfondire il tema della “Natura” posto in essere dalla precedente mostra, focalizzando questa volta l’attenzione sui fiori, reali o immaginari, e più in generale sulle varierà animali e vegetali che “abitano” il nostro territorio, parti fondanti di una biodiversità da tutelare e preservare».
Il percorso espositivo si articola in due sezioni: al primo piano, rispettivamente nella Sala dell’Ottocento e nella Sala dei Cavalieri, le ricerche pittoriche di Carlo Ferrari e Sonia Strukul; a piano terra, nella Sala delle Capriate, le fotografie di Pietro Bandini e Giulio Montecchi.
La ricerca di Carlo Ferrari é caratterizzata da una grande perizia tecnica, maturata attraverso lo studio dei maestri del tardo Cinquecento e del Seicento, così come da una scelta tematica che privilegia papaveri rossi, calle e amarillis. Nel panorama della pittura contemporanea, è uno dei pochissimi artisti che utilizza i materiali classici – colori naturali, olio di cartamo o di papavero, tele rigorosamente di lino – per studiare la luce promanata dal pigmento stesso, steso per velature successive.
Sonia Strukul, sulla scia dei pittori veneti del Cinquecento, è attratta dalla luce e dal colore. Tra i suoi temi ricorrenti: il camaleonte, animale mutevole, metafora di cambiamento ed adattabilità, ed il paesaggio, luogo in cui si esplica l’interiorità e, allo stesso tempo, si organizzano realtà complesse. Da alcune importanti collaborazioni nell’ambito del tessuto e del gioiello, trae l’utilizzo dei cristalli Swarovski, applicati uno ad uno sulla tela per esaltare la rifrazione luminosa.
La fotografia per Pietro Bandini è stratificazione di memorie ed immagini. Esposizioni multiple, ottenute in fase di ripresa, attraverso le quali descrive paesaggi umani e naturali. Atmosfere oniriche, apparizioni misteriose, composizioni surreali che catturano lo sguardo dello spettatore, conducendolo oltre la superficie dell’immagine. Fedele alla fotografia analogica in bianco e nero, l’autore stampa le sue opere su carta cotone, che esalta le forme restituendo un senso di tridimensionalità.
Giulio Montecchi si occupa dagli anni Ottanta di fotografia naturalistica. Ogni suo fotogramma si compone di tre elementi fondamentali: l’insetto, generalmente in movimento, l’inserto vegetale, che arricchisce l’inquadratura, ed il fondale dipinto, che dona profondità all’immagine. Puntando l’obiettivo sull’infinitamente piccolo, focalizza l’attenzione su animali e piante di uno stesso ambiente, la cui sopravvivenza dipende dall’integrazione delle diverse specie.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Albinea (Re), la mostra sarà visitabile fino al 1 luglio 2017, da martedì a sabato ore 9.00-12.00 e 15.00-18.00; chiuso 2 giugno. Ingresso libero. Nel corso dell’esposizione si terranno diversi incontri. Il programma completo sarà pubblicato sulla pagina facebook della Cantina: www.facebook/albineacanali. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522 569505, canali@riunite.it, scolli@riunite.it.
Situata sulla principale strada di collegamento tra Reggio Emilia ed Albinea, la Cantina Albinea Canali nasce nel 1936 riunendo diversi vignaioli del Lambrusco e dell’Ancellotta e arrivando a contare, negli anni successivi, centosettanta conferenti. La Cantina Albinea Canali raccoglie le uve di un ristretto bacino, in una delle aree di maggior pregio, sotto il profilo dei suoli e del clima, dell’intera provincia reggiana. Dopo un accurato intervento di restauro conservativo, la sede affianca oggi alla produzione di vini di qualità anche una vasta gamma di servizi al pubblico, tra cui l’enoteca, la sala degustazione ed il Centro Convegni Albinea Canali, con sette ambienti, dotati di moderni impianti tecnologici, ideali per ospitare meeting e grandi eventi.
Realizzata in occasione della XXV edizione di “Cantine Aperte”, l’esposizione sarà inaugurata domenica 28 maggio 2017, alle ore 11.00. Saranno presenti al vernissage, oltre agli artisti invitati, Luigi Borettini (curatore), Stefano Colli (Event Manager Cantina Albinea Canali) e Ottavia Soncini (Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna).
«Un progetto che – spiega il curatore – desidera approfondire il tema della “Natura” posto in essere dalla precedente mostra, focalizzando questa volta l’attenzione sui fiori, reali o immaginari, e più in generale sulle varierà animali e vegetali che “abitano” il nostro territorio, parti fondanti di una biodiversità da tutelare e preservare».
Il percorso espositivo si articola in due sezioni: al primo piano, rispettivamente nella Sala dell’Ottocento e nella Sala dei Cavalieri, le ricerche pittoriche di Carlo Ferrari e Sonia Strukul; a piano terra, nella Sala delle Capriate, le fotografie di Pietro Bandini e Giulio Montecchi.
La ricerca di Carlo Ferrari é caratterizzata da una grande perizia tecnica, maturata attraverso lo studio dei maestri del tardo Cinquecento e del Seicento, così come da una scelta tematica che privilegia papaveri rossi, calle e amarillis. Nel panorama della pittura contemporanea, è uno dei pochissimi artisti che utilizza i materiali classici – colori naturali, olio di cartamo o di papavero, tele rigorosamente di lino – per studiare la luce promanata dal pigmento stesso, steso per velature successive.
Sonia Strukul, sulla scia dei pittori veneti del Cinquecento, è attratta dalla luce e dal colore. Tra i suoi temi ricorrenti: il camaleonte, animale mutevole, metafora di cambiamento ed adattabilità, ed il paesaggio, luogo in cui si esplica l’interiorità e, allo stesso tempo, si organizzano realtà complesse. Da alcune importanti collaborazioni nell’ambito del tessuto e del gioiello, trae l’utilizzo dei cristalli Swarovski, applicati uno ad uno sulla tela per esaltare la rifrazione luminosa.
La fotografia per Pietro Bandini è stratificazione di memorie ed immagini. Esposizioni multiple, ottenute in fase di ripresa, attraverso le quali descrive paesaggi umani e naturali. Atmosfere oniriche, apparizioni misteriose, composizioni surreali che catturano lo sguardo dello spettatore, conducendolo oltre la superficie dell’immagine. Fedele alla fotografia analogica in bianco e nero, l’autore stampa le sue opere su carta cotone, che esalta le forme restituendo un senso di tridimensionalità.
Giulio Montecchi si occupa dagli anni Ottanta di fotografia naturalistica. Ogni suo fotogramma si compone di tre elementi fondamentali: l’insetto, generalmente in movimento, l’inserto vegetale, che arricchisce l’inquadratura, ed il fondale dipinto, che dona profondità all’immagine. Puntando l’obiettivo sull’infinitamente piccolo, focalizza l’attenzione su animali e piante di uno stesso ambiente, la cui sopravvivenza dipende dall’integrazione delle diverse specie.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Albinea (Re), la mostra sarà visitabile fino al 1 luglio 2017, da martedì a sabato ore 9.00-12.00 e 15.00-18.00; chiuso 2 giugno. Ingresso libero. Nel corso dell’esposizione si terranno diversi incontri. Il programma completo sarà pubblicato sulla pagina facebook della Cantina: www.facebook/albineacanali. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522 569505, canali@riunite.it, scolli@riunite.it.
Situata sulla principale strada di collegamento tra Reggio Emilia ed Albinea, la Cantina Albinea Canali nasce nel 1936 riunendo diversi vignaioli del Lambrusco e dell’Ancellotta e arrivando a contare, negli anni successivi, centosettanta conferenti. La Cantina Albinea Canali raccoglie le uve di un ristretto bacino, in una delle aree di maggior pregio, sotto il profilo dei suoli e del clima, dell’intera provincia reggiana. Dopo un accurato intervento di restauro conservativo, la sede affianca oggi alla produzione di vini di qualità anche una vasta gamma di servizi al pubblico, tra cui l’enoteca, la sala degustazione ed il Centro Convegni Albinea Canali, con sette ambienti, dotati di moderni impianti tecnologici, ideali per ospitare meeting e grandi eventi.
L'Arte in Vetrina
12/12/2020 - 06/01/2021
Reggio Emilia
Inserito da CSArt Serri
Con il progetto “L’Arte in Vetrina”, 7 associazioni culturali con sede a Reggio Emilia (ArtYou, Ateliers via due gobbi tre, FlagNoFlags Contemporary Art, Mestieri d’Arte, Spazio Fotografia San Zenone, Via Roma Zero, 1.1_ZENONEcontemporanea) propongono, fino al 6 gennaio 2021, un percorso nel centro storico della città, alla scoperta di luoghi, arti e artisti.
Sono 38 le vetrine sede di esposizione e circa 50 gli artisti coinvolti per un’iniziativa nata per ridare vita alle vetrine vuote e alla città nel suo insieme con l’arte, ricercando per ogni spazio un nuovo, temporaneo, “abitante”.
«L’amore per la nostra città e la stanchezza, il disagio provato nel vederla così abbandonata e spoglia – dichiara Anna Baldi, facendosi portavoce del gruppo – sono stati i sentimenti che ci hanno aiutato ad unire tutte le componenti di questa progettualità». «Un pomeriggio di metà novembre, ho parlato di questa mia idea a Roberta Notari (Mestieri d’Arte) e Laura Sassi (Ateliers via due gobbi tre) ed è stato uno scatto spontaneo, senza mai provare la paura di sentirla come impossibile o irrealizzabile».
Il progetto “L’Arte in Vetrina” si è sviluppato grazie coinvolgimento delle associazioni reggiane attive nell’ambito della promozione dell’arte, in ogni sua forma, e grazie alla disponibilità dei proprietari dei negozi sfitti del centro storico, che si sono dimostrati eccezionalmente sensibili nel voler ridare vita a questi spazi ormai spenti, vuoti, bui. Si è da subito avviata una macchina organizzativa non semplice, ma che grazie all’entusiasmo di tutte le persone coinvolte ha immediatamente acquisito una vivacità spontanea, senza precedenti.
Ogni associazione, ogni artista coinvolto in questo progetto vuole dimostrare che, se anche tutto può apparire immobile e freddo, il lavoro, il pensiero e l’impegno di tante persone possono ridare vita, con l’arte, a qualcosa di apparentemente sopito. E queste sono le stesse persone che nei loro atelier, nelle loro gallerie, studi non hanno mai smesso di crederci, di credere nell’arte e nella sua forza unica e insostituibile.
MESTIERI d’ARTE
robertanotari@libero.it
Atelier delle Terre – Via Emilia S. Stefano 17
Ass. Amici del Presepe Napoletano del 700 – Corso Garibaldi 24/A
Barbara Baldi – Via V. Veneto 5/G
Donatella Violi – Via Emilia S. Stefano 9/C
Elisabetta Moncigoli – Via Emilia s. Pietro 11/B
Claudia Carpenito – Via Emilia s. Pietro 11/B
1.1_ ZENONE CONTEMPORANEA
sebsim@tin.it
Fabio Iemmi – Isolato San Rocco ex Zamboni
Daniele Cestari – Isolato San Rocco ex Zamboni
Chuck Olson – Isolato San Rocco ex Zamboni
Anna Baldi – Isolato San Rocco ex Zamboni
Fabio Valentini – Isolato San Rocco ex Zamboni
Silvano Scolari – Isolato San Rocco ex Zamboni
Arnaldo Zannoni – Isolato San Rocco ex Zamboni
Giorgio Bernucci – Isolato San Rocco ex Zamboni
Artan Derraj – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
Signora K – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
Caterina Voltolini – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
FLAGNOFLAGS Contemporary Art
info@flagnoflags.org
Achille Ascani – Via Emilia S. Stefano 5/B
Fosco Grisendi – Via Emilia S. Stefano 9/L
Michele Davoli – Vicolo Trivelli 3
Giovanni Nicolini – Vicolo Trivelli 3
Beppe Villa – Via Vescovado 1/A
VIA ROMA ZERO
cittadiniviaroma@gmail.com
Nazim Comunale – Via Roma 13/B
Alessandra Calò – Via Roma 13/B
Pierluigi Sgarbi – Via Roma 13/A
Collettivo LCN – Via Roma 54
Giancarlo Destro – Via Cambiatori 1/A
Marco Appiotti – Via Guidelli 2/E
Taryn Ferrentino – Via Toschi 2/F
Elisabetta Spadaccini – Via Toschi 2/F
Giulio Vetrone – Via Toschi 2/F
Giovanni Copelli – Vicolo Scaletta 1/D
Giacomo Pieracci – Via Secchi 28/B
Francesca Catellani – Via G. da Castello 8/D
Maria Savoldi – Sotto Broletto 1/L
Francesco Damiani – Sotto Broletto 1/L
Marco Saija – Via Emilia S. Stefano 15/D
Alessandra Cataleta – Via Emilia S. Stefano 16/B
Francesco Costabile – Via Emilia S. Stefano 16/B
Arianna Lerussi – Via Emilia S. Pietro 7/F
ATELIERS VIA DUE GOBBI TRE
ARTYOU
SPAZIO FOTOGRAFIA SAN ZENONE
laurasassi647@gmail.com
Pietro Anceschi – Via Emilia S. Stefano 14/C
Ermanno Foroni – Via Vescovado ang. San Prospero
Riccardo Varini – Via Vescovado ang. San Prospero
May Bulletti – Via Ludovico Ariosto 8/B
Kai-Uwe Schulte-Bunert – Galleria Radium ex Follie
Fabio Adani – Galleria Radium ex Follie
Alessandra Zini – Galleria Radium ex Ballarino
Fabrizio Fontanelli – Isolato San Rocco ex Franca
Daniele Corradini – Isolato San Rocco ex Franca
Bruno Cattani – Isolato San Rocco ex Franca
Giuliano Ferrari – Isolato San Rocco lato Spumanteria
Daniele Corradini Grazzi – Isolato San Rocco lato Spumanteria
Maria Clara Macrì – Via V. Veneto 5/A
Veronica Vanzo – Via V. Veneto 5/A
Sono 38 le vetrine sede di esposizione e circa 50 gli artisti coinvolti per un’iniziativa nata per ridare vita alle vetrine vuote e alla città nel suo insieme con l’arte, ricercando per ogni spazio un nuovo, temporaneo, “abitante”.
«L’amore per la nostra città e la stanchezza, il disagio provato nel vederla così abbandonata e spoglia – dichiara Anna Baldi, facendosi portavoce del gruppo – sono stati i sentimenti che ci hanno aiutato ad unire tutte le componenti di questa progettualità». «Un pomeriggio di metà novembre, ho parlato di questa mia idea a Roberta Notari (Mestieri d’Arte) e Laura Sassi (Ateliers via due gobbi tre) ed è stato uno scatto spontaneo, senza mai provare la paura di sentirla come impossibile o irrealizzabile».
Il progetto “L’Arte in Vetrina” si è sviluppato grazie coinvolgimento delle associazioni reggiane attive nell’ambito della promozione dell’arte, in ogni sua forma, e grazie alla disponibilità dei proprietari dei negozi sfitti del centro storico, che si sono dimostrati eccezionalmente sensibili nel voler ridare vita a questi spazi ormai spenti, vuoti, bui. Si è da subito avviata una macchina organizzativa non semplice, ma che grazie all’entusiasmo di tutte le persone coinvolte ha immediatamente acquisito una vivacità spontanea, senza precedenti.
Ogni associazione, ogni artista coinvolto in questo progetto vuole dimostrare che, se anche tutto può apparire immobile e freddo, il lavoro, il pensiero e l’impegno di tante persone possono ridare vita, con l’arte, a qualcosa di apparentemente sopito. E queste sono le stesse persone che nei loro atelier, nelle loro gallerie, studi non hanno mai smesso di crederci, di credere nell’arte e nella sua forza unica e insostituibile.
MESTIERI d’ARTE
robertanotari@libero.it
Atelier delle Terre – Via Emilia S. Stefano 17
Ass. Amici del Presepe Napoletano del 700 – Corso Garibaldi 24/A
Barbara Baldi – Via V. Veneto 5/G
Donatella Violi – Via Emilia S. Stefano 9/C
Elisabetta Moncigoli – Via Emilia s. Pietro 11/B
Claudia Carpenito – Via Emilia s. Pietro 11/B
1.1_ ZENONE CONTEMPORANEA
sebsim@tin.it
Fabio Iemmi – Isolato San Rocco ex Zamboni
Daniele Cestari – Isolato San Rocco ex Zamboni
Chuck Olson – Isolato San Rocco ex Zamboni
Anna Baldi – Isolato San Rocco ex Zamboni
Fabio Valentini – Isolato San Rocco ex Zamboni
Silvano Scolari – Isolato San Rocco ex Zamboni
Arnaldo Zannoni – Isolato San Rocco ex Zamboni
Giorgio Bernucci – Isolato San Rocco ex Zamboni
Artan Derraj – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
Signora K – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
Caterina Voltolini – Vicolo Trivelli ex Pulcinella
FLAGNOFLAGS Contemporary Art
info@flagnoflags.org
Achille Ascani – Via Emilia S. Stefano 5/B
Fosco Grisendi – Via Emilia S. Stefano 9/L
Michele Davoli – Vicolo Trivelli 3
Giovanni Nicolini – Vicolo Trivelli 3
Beppe Villa – Via Vescovado 1/A
VIA ROMA ZERO
cittadiniviaroma@gmail.com
Nazim Comunale – Via Roma 13/B
Alessandra Calò – Via Roma 13/B
Pierluigi Sgarbi – Via Roma 13/A
Collettivo LCN – Via Roma 54
Giancarlo Destro – Via Cambiatori 1/A
Marco Appiotti – Via Guidelli 2/E
Taryn Ferrentino – Via Toschi 2/F
Elisabetta Spadaccini – Via Toschi 2/F
Giulio Vetrone – Via Toschi 2/F
Giovanni Copelli – Vicolo Scaletta 1/D
Giacomo Pieracci – Via Secchi 28/B
Francesca Catellani – Via G. da Castello 8/D
Maria Savoldi – Sotto Broletto 1/L
Francesco Damiani – Sotto Broletto 1/L
Marco Saija – Via Emilia S. Stefano 15/D
Alessandra Cataleta – Via Emilia S. Stefano 16/B
Francesco Costabile – Via Emilia S. Stefano 16/B
Arianna Lerussi – Via Emilia S. Pietro 7/F
ATELIERS VIA DUE GOBBI TRE
ARTYOU
SPAZIO FOTOGRAFIA SAN ZENONE
laurasassi647@gmail.com
Pietro Anceschi – Via Emilia S. Stefano 14/C
Ermanno Foroni – Via Vescovado ang. San Prospero
Riccardo Varini – Via Vescovado ang. San Prospero
May Bulletti – Via Ludovico Ariosto 8/B
Kai-Uwe Schulte-Bunert – Galleria Radium ex Follie
Fabio Adani – Galleria Radium ex Follie
Alessandra Zini – Galleria Radium ex Ballarino
Fabrizio Fontanelli – Isolato San Rocco ex Franca
Daniele Corradini – Isolato San Rocco ex Franca
Bruno Cattani – Isolato San Rocco ex Franca
Giuliano Ferrari – Isolato San Rocco lato Spumanteria
Daniele Corradini Grazzi – Isolato San Rocco lato Spumanteria
Maria Clara Macrì – Via V. Veneto 5/A
Veronica Vanzo – Via V. Veneto 5/A
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Reggio Emilia
Inserito da CSArt Serri
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Il progetto espositivo, a cura di Chiara Serri, prevede una quindicina di immagini tratte dal volume “I tonnaroti di Favignana” (Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2013). Fotografie scattate alla metà degli anni ’80, quando l’autore viveva in Sicilia, per documentare la storia della tonnara di Favignana.
«Un racconto fotografico in bianco e nero – scrive la curatrice – che, alternando campi lunghi e primi piani, recupera gli aspetti cruenti, magici e rituali della mattanza, tenendo viva la memoria di un mondo, quello dei tonnaroti, ai margini del mito, cancellato dall’economia e dall’agire umano».
La narrazione corrisponde ad un climax ascendente, dalla ricognizione dei luoghi alla predisposizione delle reti, sino all’uscita in mare, in cui i singoli pescatori diventano parte di un coro in grado di muoversi all’unisono e di sostenere il ritmo concitato e lo sforzo epico della mattanza.
La mostra sarà visitabile fino al 30 maggio 2015, di martedì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.00-19.30, oppure su appuntamento; sabato 16 e domenica 17 maggio ore 10.30-12.30 e 17-19.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875.
Stefano Fogato (Milano, 1958) nasce fotograficamente in Sicilia, dove realizza gli scatti raccolti nel volume “I tonnaroti di Favignana”, pubblicato nel 2013. Nel 1991 si stabilisce a Parigi entrando a far parte del Théâtre du Soleil d’Ariane Mnouchkine, dalla quale nel 1994 ottiene l’esclusiva, come Henry Cartier-Bresson e Martine Frank. Ha all’attivo mostre in Italia e all’estero. Vive e lavora tra Milano e Parigi.
Il progetto espositivo, a cura di Chiara Serri, prevede una quindicina di immagini tratte dal volume “I tonnaroti di Favignana” (Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2013). Fotografie scattate alla metà degli anni ’80, quando l’autore viveva in Sicilia, per documentare la storia della tonnara di Favignana.
«Un racconto fotografico in bianco e nero – scrive la curatrice – che, alternando campi lunghi e primi piani, recupera gli aspetti cruenti, magici e rituali della mattanza, tenendo viva la memoria di un mondo, quello dei tonnaroti, ai margini del mito, cancellato dall’economia e dall’agire umano».
La narrazione corrisponde ad un climax ascendente, dalla ricognizione dei luoghi alla predisposizione delle reti, sino all’uscita in mare, in cui i singoli pescatori diventano parte di un coro in grado di muoversi all’unisono e di sostenere il ritmo concitato e lo sforzo epico della mattanza.
La mostra sarà visitabile fino al 30 maggio 2015, di martedì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.00-19.30, oppure su appuntamento; sabato 16 e domenica 17 maggio ore 10.30-12.30 e 17-19.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875.
Stefano Fogato (Milano, 1958) nasce fotograficamente in Sicilia, dove realizza gli scatti raccolti nel volume “I tonnaroti di Favignana”, pubblicato nel 2013. Nel 1991 si stabilisce a Parigi entrando a far parte del Théâtre du Soleil d’Ariane Mnouchkine, dalla quale nel 1994 ottiene l’esclusiva, come Henry Cartier-Bresson e Martine Frank. Ha all’attivo mostre in Italia e all’estero. Vive e lavora tra Milano e Parigi.
Pescando epifanie
07/05/2016 - 08/05/2016
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Pescando epifanie personale di Andrea Giusti a cura di Filippo Rolla
Da Sabato 30 aprile 2016 a martedì 8 maggio 2016 |Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS)
Sabato 30 aprile alle ore 17.00 inaugura, presso Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS), la mostra personale di pittura dell’artista Andrea Giusti, dal titolo Pescando epifanie a cura di Filippo Rolla, visibile fino a domenica 8 maggio negli orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30
Come scrive il curatore Filippo Rolla, Pescando epifanie è un viaggio nel vortice del tempo di Andrea Giusti che mostra e testimonia, nei quadri esposti a Villa Schiff – Giorgini di Montignoso, un suo nuovo atteggiamento e un’insolita predisposizione nei confronti del supporto, colori e temi rappresentati.
Andrea quando dipinge, percepisce il suo stato come un momento speciale dove una qualsiasi persona, oggetto e situazione della vita comune diventa rivelatore del vero significato del proprio vivere. È qui che pesca nei flussi della coscienza i collegamenti che si intrecciano nella sua esistenza, vissuta come mappa, e nel mondo, vissuto come territorio. Così pescare epifanie, diventa per Giusti un modo di rappresentare col colore le libere associazioni di idee che, manifestandosi nei continui flussi di coscienza, assumono sempre più quel verismo di pensiero che dà senso e valore al nostro comportamento.
Fin dall’inizio la sua vera scuola è il mondo contemporaneo, abbondante di stimoli ed immagini che si rivela nei dipinti come stratificazione, evidente nella polimatericità delle prime opere legate alla emotions dripping, per diventare adesso una pluralità di temi che generano un mix di espressione di storie differenti.
Alcune immagini composte e multiformi si offrono così alla percezione con immediatezza e superficialità altre si rivelano intense e profonde da indurre a riflessione, altre ancora sono capaci di descrivere e comunicare la sua intimità.
Questa mostra sconfina anche in un neoespressionismo emotivo, un insieme di simboli, codici e segni apparentemente semplici, che a volte si incarnano in vere e proprie presenze del passato e del presente rendendo il momento dipinto parte di un racconto.
Andrea Giusti
Nasce a Massa e si avvicina alla pittura di recente e completamente da autodidatta. Infatti inizia a dipingere quasi per gioco e curiosità, la sua pittura è istintiva, di getto, e deriva soltanto dalle sue più profonde emozioni che traducono stati d’animo vissuti in quel preciso momento, unico e irripetibile.
Dal 2011 ad oggi il suo genere pittorico emotions dripping - sgocciolamento d'emozioni - è passato all’astratto in tutte le sue varianti, con tela sul cavalletto e non più a terra, fino all’informale.
Esposizione realizzata con il patrocinio di Comune di Montignoso, Storia-Arte-Resistenza St.A.Re. con l'A.N.P.I., Galleria Duomo, La bottega di Adò e Vini Sodini.
Andrea Giusti ringrazia per la Direzione artistica il maestro Nino Camardo e Simona Veronica Verzichelli
Inaugurazione: sabato 30 aprile 2016, ore 17.00. Orari di apertura al pubblico fino a domenica 8 maggio 2016: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30 Per informazioni: cell. 339 74 13 740
Da Sabato 30 aprile 2016 a martedì 8 maggio 2016 |Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS)
Sabato 30 aprile alle ore 17.00 inaugura, presso Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS), la mostra personale di pittura dell’artista Andrea Giusti, dal titolo Pescando epifanie a cura di Filippo Rolla, visibile fino a domenica 8 maggio negli orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30
Come scrive il curatore Filippo Rolla, Pescando epifanie è un viaggio nel vortice del tempo di Andrea Giusti che mostra e testimonia, nei quadri esposti a Villa Schiff – Giorgini di Montignoso, un suo nuovo atteggiamento e un’insolita predisposizione nei confronti del supporto, colori e temi rappresentati.
Andrea quando dipinge, percepisce il suo stato come un momento speciale dove una qualsiasi persona, oggetto e situazione della vita comune diventa rivelatore del vero significato del proprio vivere. È qui che pesca nei flussi della coscienza i collegamenti che si intrecciano nella sua esistenza, vissuta come mappa, e nel mondo, vissuto come territorio. Così pescare epifanie, diventa per Giusti un modo di rappresentare col colore le libere associazioni di idee che, manifestandosi nei continui flussi di coscienza, assumono sempre più quel verismo di pensiero che dà senso e valore al nostro comportamento.
Fin dall’inizio la sua vera scuola è il mondo contemporaneo, abbondante di stimoli ed immagini che si rivela nei dipinti come stratificazione, evidente nella polimatericità delle prime opere legate alla emotions dripping, per diventare adesso una pluralità di temi che generano un mix di espressione di storie differenti.
Alcune immagini composte e multiformi si offrono così alla percezione con immediatezza e superficialità altre si rivelano intense e profonde da indurre a riflessione, altre ancora sono capaci di descrivere e comunicare la sua intimità.
Questa mostra sconfina anche in un neoespressionismo emotivo, un insieme di simboli, codici e segni apparentemente semplici, che a volte si incarnano in vere e proprie presenze del passato e del presente rendendo il momento dipinto parte di un racconto.
Andrea Giusti
Nasce a Massa e si avvicina alla pittura di recente e completamente da autodidatta. Infatti inizia a dipingere quasi per gioco e curiosità, la sua pittura è istintiva, di getto, e deriva soltanto dalle sue più profonde emozioni che traducono stati d’animo vissuti in quel preciso momento, unico e irripetibile.
Dal 2011 ad oggi il suo genere pittorico emotions dripping - sgocciolamento d'emozioni - è passato all’astratto in tutte le sue varianti, con tela sul cavalletto e non più a terra, fino all’informale.
Esposizione realizzata con il patrocinio di Comune di Montignoso, Storia-Arte-Resistenza St.A.Re. con l'A.N.P.I., Galleria Duomo, La bottega di Adò e Vini Sodini.
Andrea Giusti ringrazia per la Direzione artistica il maestro Nino Camardo e Simona Veronica Verzichelli
Inaugurazione: sabato 30 aprile 2016, ore 17.00. Orari di apertura al pubblico fino a domenica 8 maggio 2016: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30 Per informazioni: cell. 339 74 13 740