Evento: Forme e colori
17/12/2016 - 31/01/2017
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Data di inserimento: 12/12/2016 - 18:47
Luogo: Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 17/12/2016
Data di fine 31/01/2017
Descrizione
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 17 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017, “Forme e colori”, mostra collettiva con opere realizzate dal venticinque artisti attivi dagli anni ’50 ai giorni nostri.
Il percorso espositivo si articola in due sezioni: da un lato la Pop Art di Franco Angeli, Tanto Festa e Mario Schifano, protagonisti della Scuola romana di Piazza del Popolo; dall’altro la Pittura Analitica di Rodolfo Aricò, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Gottardo Ortelli, Valentino Vago ed Arturo Vermi, con opere realizzate negli anni ’60 e ’70.
La mostra comprende, inoltre, un approfondimento dedicato alla scultura, con il bozzetto della scultura monumentale in acciaio corten realizzata da Paolo Minoli per la piazza di Cantù, un lavoro di Umberto Cavenago, una ceramica di Luca Freschi ed un’opera in gres porcellanato di Renata e Cristina Cosi, oltre a due oggetti di bronzo e legno dipinto di Pietro Consagra e Guillaume Corneille, fondatore del Gruppo Cobra.
Per finire, opere selezionate di Gianfranco Baruchello, Enzo Cacciola, Ennio Chiggio, Roberto Crippa, Lucio Fontana, Alberto Magnelli, Umberto Mastroianni, Arnaldo Pomodoro, Daniel Spoerri ed una tela di grandi dimensioni di Shozo Shimamoto, membro fondatore del movimento d’avanguardia Gutai.
Curata da Federico Bonioni, la collettiva sarà inaugurata sabato 17 dicembre 2016 alle ore 17.00. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 19 e 26 dicembre ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 25 dicembre e 1 gennaio ore 16.00-20.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 435765, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it.
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Manuel Felisi. Di terra e d'acqua
16/05/2015 - 03/06/2015
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
In occasione della decima edizione di “Fotografia Europea”, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia propone, in collaborazione con Fai Giovani Reggio Emilia, “Di terra e d’acqua”, mostra personale di Manuel Felisi, artista milanese che parte da un supporto fotografico per dar vita a complesse opere d’arte multidisciplinari e polimateriche.
L’esposizione sarà allestita, dal 16 maggio al 3 giugno 2015, nella doppia sede della Galleria de’ Bonis (Viale dei Mille, 44/B) e di Palazzo Manenti (Corso Garibaldi, 5) che, sabato 16 maggio, alle ore 18.00, ospiterà il vernissage.
Accanto alla fotografia, Felisi si serve della pittura e del collage e sviluppa le sue opere attraverso diversi materiali, dalla tela alla carta, dal cemento armato alla resina.
La mostra si articola su due tematiche: la terra e l’acqua. Il primo nucleo di opere, esposte alla Galleria de’ Bonis, ha il suo cuore in una serie di pezzi su cemento armato che hanno come protagonista proprio la città di Reggio Emilia, per poi svilupparsi in opere su tela di più ampio respiro che esplorano ambiente e persone. A Palazzo Manenti sono invece presenti opere che ritraggono figure umane immerse nell’acqua in un’atmosfera rarefatta e onirica.
La collaborazione con la delegazione di Reggio Emilia del FAI Giovani ha reso possibile ambientare parte delle opere nella suggestiva cornice di Palazzo Manenti. L’edificio, dimora tardo-rinascimentale fondata su misure-simbolo e intessuta di episodi figurativi, racconta i cinque secoli di storia muraria e di eventi che lo hanno visto imprescindibile tassello e protagonista nella vita urbana, politica e artistica di Reggio Emilia. Ancor vivo nel Palazzo è un genius loci che non si disperde nelle mutate temperie culturali, ideologiche ed estetiche ma permane con forza tra le sue pietre.
È stato così possibile raddoppiare lo spazio espositivo per questo artista che sta vivendo un momento di grandissimo successo, scandito da importanti mostre in Italia e all’estero.
La mostra, realizzata con il sostegno di Reggiana Gourmet, Reggionline e Maioli Piante, sarà visitabile fino al 3 giugno 2015. La Galleria de’ Bonis è aperta da martedì a sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì ore 10.00-13.00. Palazzo Manenti sarà eccezionalmente aperto al pubblico sabato 16 e domenica 17, sabato 23 e domenica 24 maggio ore 10.00-13.00 e 15.00-20.00. Per informazioni: tel. 0522 580605, cell. 338 3731881, info@galleriadebonis.com, www.galleriadebonis.com.

Manuel Felisi nasce a Milano, dove vive e lavora. Ha partecipato, negli ultimi anni, a mostre personali e collettive a Roma, Milano, Lugano, Barcellona, Istanbul, Pechino. Le sue opere sono sempre presenti nelle principali fiere, da Bologna a Parigi e Basilea. Hanno scritto di lui Ivan Quaroni, Chiara Canali, Alberto Mattia Martini e tanti altri.
La Linea Continua. Disegni dei Musei Civici di Reggio Emilia. Da Lelio Orsi a Omar Galliani
19/12/2015 - 28/03/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Omar Galliani, artista che ha portato la grande tradizione del disegno italiano nel mondo, è stato invitato a dialogare con la collezione di disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia. Trecento opere dal Cinquecento ad oggi, esposte dal 19 dicembre 2015 al 28 marzo 2016 nel Palazzo dei Musei e raccolte nel volume “La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia” (ed. Skira), promosso dalla Fondazione Manodori in collaborazione con i Musei Civici.
Nel Palazzo dei Musei (via Spallanzani 1, Reggio Emilia), dal 19 dicembre 2015 al 28 marzo 2016, una grande mostra dal titolo “La Linea Continua. Disegni dei Musei Civici di Reggio Emilia. Da Lelio Orsi a Omar Galliani” per scoprire circa 300 disegni di diversi autori, dal Cinquecento ai giorni nostri, in un ideale dialogo tra opere antiche, opere del XIX secolo e del Novecento e disegni contemporanei. L’esposizione sarà inaugurata sabato 19 dicembre alle ore 17.00, alla presenza dei promotori, dei curatori Alessandra Bigi Iotti, Elisabetta Farioli, Alessandro Gazzotti, Giulio Zavatta e dell’artista Omar Galliani.
All’interno del ricco corpus di disegni conservati negli archivi del Museo, Omar Galliani ha selezionato un foglio a matita su carta di Antonio Fontanesi, dal quale ha tratto ispirazione per realizzare alcune opere originali. La sezione dedicata all’autore propone, inoltre, una selezione di carte realizzate negli anni Settanta che si pongono in serrato dialogo con alcuni disegni antichi e dieci tavole tratte dal libro in poesia di Gian Ruggero Manzoni “Nel vortice delle acque superiori” (Raffaelli Editore, Rimini, 2015).
«Cosa avrà letto – si chiede Omar Galliani – la fanciulla seduta con in mano un libro nel piccolo disegno di Antonio Fontanesi? Forse aspettava qualcuno? Lo stesso Antonio che poi l’avrà fatta posare per qualche istante prima di chiudere il cavalletto sul tocco di biacca dell’ultimo paesaggio della sera? Quale era il suo nome? Non lo sapremo mai. Antonio non ha dipinto molte figure preferendo paesaggi, paesaggi dell'anima, direi, più che en plein air. Forse tra le mani stringeva l’album di schizzi di Antonio? Un’amante segreta? Una figlia senza nome? Forse l’avrà dipinta a Tokyo ed è oggi appesa in qualche collezione di quel lontano paese dove la pittura era d’inchiostro e le donne vestivano di sete fiorite e i fiori di pesco si sostituivano ai pioppi della sua grande pianura? I disegni a volte nel tempo restano muti per sempre e nel loro siderale silenzio compiono viaggi straordinari che non riusciremo mai a ricostruire. La rivisitazione dell’opera esige rispetto. Il suo silenzio chiede rispetto. Sta a noi cercare quel piano inclinato tra ieri e oggi che possa rigenerarsi all’interno dell’opera stessa».
Nei Musei di Reggio Emilia è conservato un tesoro nascosto: una raccolta di disegni, studi preparatori per dipinti, bozzetti d’architettura e di scenografia che coprono l’arco cronologico che va dal Cinquecento al Novecento. “La linea continua” è il concetto che unifica l’esposizione, poiché una caratteristica peculiare del collezionismo e della pratica del disegno a Reggio Emilia è, fin dai secoli trascorsi, quella di ispirarsi alla grande tradizione per creare opere moderne.
La Fondazione Manodori, in collaborazione con i Musei Civici, ha promosso la realizzazione di un volume, edito da Skira, dal titolo “La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia”, che analizza, in particolare, il fondo dei disegni antichi dal XVI al XVII secolo, formato da duecento fogli di notevole pregio, quasi del tutto sconosciuti; un “tesoro nascosto” che finalmente viene proposto all’attenzione del pubblico e della critica. Il libro sarà presentato sabato 19 dicembre, alle ore 11.00, nell’Aula Magna dell’Università di Reggio Emilia. Interverranno Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Marzia Faietti, direttore del Gabinetto delle Stampe degli Uffizi, Elisabetta Farioli, direttore dei Musei Civici. Ad illustrare l’opera sarà Giulio Zavatta, che ha curato il volume insieme ad Alessandra Bigi Iotti.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì con orario 9.00-12.00, sabato, domenica e festivi ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00; 1 gennaio 2016 apertura solo al pomeriggio ore 16.00-19.00. Ingresso gratuito. Sono in programma visite guidate e laboratori didattici. Per informazioni: www.musei.re.it, www.omargalliani.com.
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PRESEPI D’ARTISTA #2 Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI
23/12/2015 - 09/01/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
PRESEPI D’ARTISTA
Libera interpretazione della natività per una collezione di Eva e Giovanni Rizzuto
#2 Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI

Sarà inaugurata mercoledì 23 dicembre 2015 alle ore 18.00 presso la RizzutoGallery (via Monte Cuccio 30, Palermo) - la seconda edizione dei PRESEPI D’ARTISTA ( Libera interpretazione della natività ).
L’iniziativa nasce dal desiderio di Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto di creare una collezione di presepi realizzati da artisti contemporanei, investendo nell’arte come bene culturale di cui compiacersi, da possedere ma anche da esporre e condividere.

L’immagine della Natività è uno dei temi più rappresentati nella Storia dell’Arte, innumerevoli artisti si sono cimentati su questo soggetto in ogni tempo, in ogni luogo e con ogni tecnica. Il presepe poi, come prodotto culturale e artigianale, si è diffuso in ogni parte del mondo con innumerevoli varianti.
Per queste ragioni, e al di là del credo religioso, il tema proposto è probabilmente uno dei più difficili e rischiosi per un artista contemporaneo, forse proprio per questo uno dei più interessanti anche in virtù della assoluta libertà interpretativa lasciata agli artisti coinvolti nel progetto.
Le opere – acquisite dalla RizzutoGallery – entreranno a far parte della collezione privata di Eva e Giovanni Rizzuto, che - arricchendosi anno dopo anno - promette di diventare un viaggio nella sensibilità artistica, una riflessione che attraverso le opere indaga gli stati d'animo degli artisti protagonisti del progetto.

Dopo la prima edizione che ha visto protagonisti Daniele Franzella e Luigi Citarrella, gli artisti scelti per la seconda edizione dell’iniziativa sono ALESSANDRO BAZAN e FRANCESCO DE GRANDI, protagonisti della scena artistica palermitana degli ultimi vent’anni.

ALESSANDRO BAZAN (Palermo, 1966)
Alessandro Bazan elabora un linguaggio sintetico e fortemente espressivo che si rifà sia alla tradizione della pittura che ad altri territori della cultura visiva, fumetto e cinema in testa, riuscendo ad essere allo stesso tempo colto e popolare.
Protagonista insieme a Fulvio Di Piazza, Andrea Di Marco e Francesco De Grandi della cosidetta Scuola di Palermo degli anni ’90, ha all’attivo una serie di mostre personali e collettive in gallerie ed istituzioni pubbliche (Palazzo della Penna, Perugia; Quadriennale di Roma) oltre ad esser stato incluso nella lista degli artisti scelti dalla Farnesina per rappresentare l’arte contemporanea italiana. Nel 2012 la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo - ospita la sua personale “Moderna”.

FRANCESCO DE GRANDI (Palermo, 1968)
Francesco De Grandi con una pittura intensa ed eloquente stabilisce un rapporto emotivo di interiorizzazione con la condizione originaria del reale, attraverso la costruzione di paesaggi, di nature, di luoghi. I dipinti di De Grandi, apparentemente paesaggi tradizionali, possiedono elementi visionari di disorientamento capaci di spiazzare lo spettatore e di condurlo in un viaggio interiore che tocca corde psicologiche ed esistenziali.
Con Alessandro Bazan, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza è un esponente della Nuova scuola palermitana, emersa tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila. Nel 2003 il Ministero degli Affari Esteri italiano lo invita alla mostra Futuro italiano al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2007 ha esposto in diverse mostre collettive alla Galleria Civica di Trento, al Palazzo Reale di Milano, al MAXXI, al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e alla Galleria Hof & Huyser di Amsterdam. Nel 2008 ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma. Nel 2010 ha esposto al Padiglione italiano dell'Expo 2010 di Shanghai. L'anno successivo è stato invitato alla 54ª Biennale di Venezia (Padiglione Italia) e nello stesso anno la Galleria d'Arte Moderna di Palermo ha esposto le sue opere nella mostra personale “Il passaggio difficile”. Sue opere sono conservate al Museo di Palazzo Riso e nella Collezione Farnesina Experimenta, istituita dal Ministero degli Esteri.



PRESEPI D’ARTISTA #2
Libera interpretazione della natività per una collezione di Eva e Giovanni Rizzuto
Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI

Inaugurazione: mercoledì 23 dicembre 2015 ore 18.00
Fino al 9 gennaio 2016
Visitabile su appuntamento chiamando il 347 1769901
RizzutoGallery
Palermo - Via Monte Cuccio 30

Serendìpia - Milano 2015
13/02/2015 - 11/04/2015
Venezia (VE) - Veneto
Centro Medico Santagostino (www.cmsantagostino.it) e Coralium onlus (www.coralium.it), nell’ambito degli eventi culturali a supporto delle proprie attività, presentano Serendìpia - Milano 2015. La mostra fotografica è parte delle iniziative di Coralium onlus, che intende mettere in comunicazione il mondo artistico con i propri progetti solidali, in un’ottica di reciproca contaminazione.

Organizzata da Nitroglicerina (www.nitroglicerina.org), Serendìpia è una mostra che vuole analizzare le tematiche del caso/caos, errore e serendipità in fotografia. Trenta opere, selezionate da una commissione di esperti in ambito artistico, per rigenerare la sensualità latente dei Salon des Refusés e la proibita curiosità dell’arte degenerata.

Serendìpia sarà ospitata all’interno del Centro Medico Santagostino (Piazza Sant’Agostino, 1 - 20123 Milano) e aprirà al pubblico dalle ore 18.30 di venerdì 13 febbraio 2015, con un evento di opening alla presenza dei curatori e degli organizzatori della mostra.

La mostra, inoltre, sarà corredata da un catalogo che raccoglierà tutte le opere esposte e che sarà offerto ai visitatori a fronte di una donazione a partire da 10 euro, che saranno devoluti a favore dei progetti di Coralium onlus a favore di soggetti con disabilità.

Per ulteriori informazioni: www.nitroglicerina.org. Facebook: nitroglicerina.org.


«È nelle sue ombre, nei suoi scatti errati, nei suoi accidenti e nei suoi lapsus che la fotografia si svela e meglio si lascia analizzare». Clément Chéroux, storico della fotografia