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Evento: C9 | arte a corte a settembre, LAND / Emilia
17/09/2016 - 16/10/2016
Dettagli
Data di inserimento: | 31/08/2016 - 17:23 |
Luogo: | Rubiera (RE) - Emilia-Romagna |
Data di inizio: | 17/09/2016 |
Data di fine | 16/10/2016 |
Descrizione
Sabato 17 settembre, con un concerto per arpa di Davide Burani, inaugura la terza edizione di “C9 | arte a corte a settembre” presso L’Ospitale di Rubiera (RE). L'esposizione, organizzata dalla galleria Tiziana Severi Arte Contemporanea con la collaborazione di Giorgia Beltrami e realizzata con il patrocinio del Comune di Rubiera, presenta quest'anno un progetto incentrato sull'Emilia che vede generazioni differenti a confronto.
Il progetto “LAND | Emilia”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, prevede tre opere di grandi dimensioni di importanti artisti emiliani, riconosciuti in Italia ed all’estero, messe a confronto con i lavori di un gruppo di artisti emergenti che gravitano sul territorio emiliano per nascita o per adozione, suddivisi in tre aree tematiche: la Natura, l’Industria legata anche alla musica e l’Umanità. Dando risalto alla differenza di tecniche, di espressione e di visione dell’arte tra le due generazioni, tali elaborazioni rappresentano un mezzo ideale per interpretare la contemporaneità che ci circonda.
Per il filone della Natura, Davide Benati dialoga con un'installazione di Alessandra Calò, piccole sculture di Fabrizio Corbo e paesaggi di carta di Denis Riva. Per l’Industria, con il Gasometro di Andrea Chiesi viene sviluppato il discorso degli spazi postindustriali emiliani, che si legano ai concerti post punk ai tempi dell'Emilia Paranoica dei CCCP capitanati da Giovanni Lindo Ferretti e da Massimo Zamboni, con i quali l'artista ha collaborato. La tematica musicale ritorna nelle “Nature morte di autoritratti di cd” di Simone Fazio, nell'ambientazione del video, gotica e dark, di Beatrice Pucci e nelle copertine di cd e vinili di Pier Lanzillotta e Flavio Biagi. Il filone dell'Umanità infine si concentra sul ritratto, rappresentato da un'opera della serie “Nuovi Mantra” di Omar Galliani, con la quale si confrontano Massimiliano Galliani in una rielaborazione concettuale del volto della Gioconda, Giorgio Tentolini con ritratti realizzati a sovrapposizione di rete metallica avicola e Domenico Grenci con le sue fisionomie a bitume.
La mostra, realizzata con il sostegno di Isi Plast, Generali – Agenzia generale di Sassuolo, Tetra Pak ed il supporto di Il frutteto, La dispensa di Matilde e Cantina Sociale di San Martino in Rio per il rinfresco, sarà inaugurata sabato 17 settembre, alle ore 18.00, presso l’Ospitale di Rubiera (Via Fontana, 2), alla presenza degli artisti, dei curatori e di Elena Lusvardi, Assessore alla Cultura del Comune di Rubiera. L’apertura sarà anticipata, alle ore 17.00, dal concerto per arpa di Davide Burani, maestro modenese che si è esibito in prestigiose sedi concertistiche, dall’Accademia Filarmonica di Bologna a Tokio Opera City. Eseguirà i brani per arpa “Musica e Natura”, una selezione studiata a tema con la mostra. La serata sarà accompagnata da Morgana Rudan ed Elisabeth Milito (arpa).
L’esposizione sarà visitabile fino al 16 ottobre 2016, il sabato con orario 16.00-19.00 e la domenica con orario 9.30-12.30 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Catalogo Vanilla Edizioni Digitali. Per informazioni: tel. 0522 629392 / 339 4953893, info@tizianaseveri.it, www.tizianaseveri.it.
Il progetto “LAND | Emilia”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, prevede tre opere di grandi dimensioni di importanti artisti emiliani, riconosciuti in Italia ed all’estero, messe a confronto con i lavori di un gruppo di artisti emergenti che gravitano sul territorio emiliano per nascita o per adozione, suddivisi in tre aree tematiche: la Natura, l’Industria legata anche alla musica e l’Umanità. Dando risalto alla differenza di tecniche, di espressione e di visione dell’arte tra le due generazioni, tali elaborazioni rappresentano un mezzo ideale per interpretare la contemporaneità che ci circonda.
Per il filone della Natura, Davide Benati dialoga con un'installazione di Alessandra Calò, piccole sculture di Fabrizio Corbo e paesaggi di carta di Denis Riva. Per l’Industria, con il Gasometro di Andrea Chiesi viene sviluppato il discorso degli spazi postindustriali emiliani, che si legano ai concerti post punk ai tempi dell'Emilia Paranoica dei CCCP capitanati da Giovanni Lindo Ferretti e da Massimo Zamboni, con i quali l'artista ha collaborato. La tematica musicale ritorna nelle “Nature morte di autoritratti di cd” di Simone Fazio, nell'ambientazione del video, gotica e dark, di Beatrice Pucci e nelle copertine di cd e vinili di Pier Lanzillotta e Flavio Biagi. Il filone dell'Umanità infine si concentra sul ritratto, rappresentato da un'opera della serie “Nuovi Mantra” di Omar Galliani, con la quale si confrontano Massimiliano Galliani in una rielaborazione concettuale del volto della Gioconda, Giorgio Tentolini con ritratti realizzati a sovrapposizione di rete metallica avicola e Domenico Grenci con le sue fisionomie a bitume.
La mostra, realizzata con il sostegno di Isi Plast, Generali – Agenzia generale di Sassuolo, Tetra Pak ed il supporto di Il frutteto, La dispensa di Matilde e Cantina Sociale di San Martino in Rio per il rinfresco, sarà inaugurata sabato 17 settembre, alle ore 18.00, presso l’Ospitale di Rubiera (Via Fontana, 2), alla presenza degli artisti, dei curatori e di Elena Lusvardi, Assessore alla Cultura del Comune di Rubiera. L’apertura sarà anticipata, alle ore 17.00, dal concerto per arpa di Davide Burani, maestro modenese che si è esibito in prestigiose sedi concertistiche, dall’Accademia Filarmonica di Bologna a Tokio Opera City. Eseguirà i brani per arpa “Musica e Natura”, una selezione studiata a tema con la mostra. La serata sarà accompagnata da Morgana Rudan ed Elisabeth Milito (arpa).
L’esposizione sarà visitabile fino al 16 ottobre 2016, il sabato con orario 16.00-19.00 e la domenica con orario 9.30-12.30 e 16.00-19.00. Ingresso libero. Catalogo Vanilla Edizioni Digitali. Per informazioni: tel. 0522 629392 / 339 4953893, info@tizianaseveri.it, www.tizianaseveri.it.
Altri eventi dell'inserzionista
Fausto De Nisco. Intrichi e radure nel bosco della pittura
01/12/2017 - 13/04/2018
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
BFMR & Partners, studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali di Reggio Emilia che fa capo a Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio ospita, dal 1 dicembre 2017 al 13 aprile 2018, “Intrichi e radure nel bosco della pittura” di Fausto De Nisco, artista modenese che sonda le infinite possibilità del segno, della forma e del colore.
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra raccoglie una trentina di opere pittoriche realizzate negli ultimi tre anni: dipinti ad olio su tela di grandi dimensioni e lavori a tecnica mista su carta, nei quali si registra un abbondante uso del collage, tecnica d’elezione per lo studio della composizione. Il percorso espositivo è inoltre completato da un piccolo nucleo di carte degli anni Novanta.
«I dipinti di Fausto De Nisco – scrive il curatore – sono una sfida persistente a chi pensi di poterne immediatamente cogliere la bellezza e il senso attraverso uno sguardo fuggevole e sommario. Le linee che in un punto s’intrecciano e in un altro divergono, andando a formare geometrie della più varia ampiezza e natura, i colori, accostati con perizia, che trapassano da un punto, s’inabissano nel nulla e poi riaffiorano in un’altra parte del dipinto, le figurazioni che qua e là paiono germinare e prendere forma, per presto svanire e dissolversi in qualche lampo tonale: tutto concorre a definire le opere di De Nisco come luoghi di un mistero e di una rivelazione che, per coglierne qualche lacerto della genesi e dell’essenza segrete, esigono che si ripercorrano i sentieri lungo i quali si è inoltrato l’artista e si ricostruiscano le mappe che lui ha tracciato. De Nisco, riprendendo e sviluppando alcune esperienze della pittura europea ed americana del secolo scorso, parte, nella realizzazione dei suoi dipinti, da un nucleo, figurativo o geometrico, dal quale germinano e si dipartono liane che vanno a insediarsi in un’altra parte dell’opera, dando vita a una sorta di bosco in cui s’alternano intrichi e slarghi, viluppi e radure. L’arcipelago di isole che così si va formando è generato da suggestioni che attingono alla memoria personale dell’artista, alle sue passioni pittoriche, letterarie e musicali, all’innata e via via conquistata sensibilità per i rapporti, fondati sull’alternanza di equilibri e di scarti improvvisi, tra segni, forme, colori».
In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l’anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00. Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.
Fausto De Nisco è nato a Sassuolo (Modena) nel 1951, dove vive e lavora. Espone, dal 1984, in mostre personali e di gruppo, in gallerie private e in spazi pubblici, in Italia e all’estero. La sua opera ha riscosso l’interesse di critici e storici dell’arte, quali, tra gli altri, G. Celli, F. Caroli, C. Cerritelli, B. Bandini, S. Parmiggiani, C. Spadoni, R. Pasini, L. Conti, G. Granzotto. La sua prima mostra personale si è tenuta proprio a Reggio Emilia nel 1985, alla Galleria La Minima. Da allora, l’artista ha mantenuto uno stretto legame con la città che si è concretizzato con le personali “La fluidità della visione” (Palazzo Casotti, Reggio Emilia, 2009, testi di Sandro Parmiggiani e di Leonardo Conti) e “Frammenti nella memoria” (Galleria Radium Artis, San Martino in Rio, Reggio Emilia, 2013-14).
BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all’attività professionale, sostiene da anni l’arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, “Fotografia Europea” 2010-2017).
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra raccoglie una trentina di opere pittoriche realizzate negli ultimi tre anni: dipinti ad olio su tela di grandi dimensioni e lavori a tecnica mista su carta, nei quali si registra un abbondante uso del collage, tecnica d’elezione per lo studio della composizione. Il percorso espositivo è inoltre completato da un piccolo nucleo di carte degli anni Novanta.
«I dipinti di Fausto De Nisco – scrive il curatore – sono una sfida persistente a chi pensi di poterne immediatamente cogliere la bellezza e il senso attraverso uno sguardo fuggevole e sommario. Le linee che in un punto s’intrecciano e in un altro divergono, andando a formare geometrie della più varia ampiezza e natura, i colori, accostati con perizia, che trapassano da un punto, s’inabissano nel nulla e poi riaffiorano in un’altra parte del dipinto, le figurazioni che qua e là paiono germinare e prendere forma, per presto svanire e dissolversi in qualche lampo tonale: tutto concorre a definire le opere di De Nisco come luoghi di un mistero e di una rivelazione che, per coglierne qualche lacerto della genesi e dell’essenza segrete, esigono che si ripercorrano i sentieri lungo i quali si è inoltrato l’artista e si ricostruiscano le mappe che lui ha tracciato. De Nisco, riprendendo e sviluppando alcune esperienze della pittura europea ed americana del secolo scorso, parte, nella realizzazione dei suoi dipinti, da un nucleo, figurativo o geometrico, dal quale germinano e si dipartono liane che vanno a insediarsi in un’altra parte dell’opera, dando vita a una sorta di bosco in cui s’alternano intrichi e slarghi, viluppi e radure. L’arcipelago di isole che così si va formando è generato da suggestioni che attingono alla memoria personale dell’artista, alle sue passioni pittoriche, letterarie e musicali, all’innata e via via conquistata sensibilità per i rapporti, fondati sull’alternanza di equilibri e di scarti improvvisi, tra segni, forme, colori».
In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l’anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00. Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.
Fausto De Nisco è nato a Sassuolo (Modena) nel 1951, dove vive e lavora. Espone, dal 1984, in mostre personali e di gruppo, in gallerie private e in spazi pubblici, in Italia e all’estero. La sua opera ha riscosso l’interesse di critici e storici dell’arte, quali, tra gli altri, G. Celli, F. Caroli, C. Cerritelli, B. Bandini, S. Parmiggiani, C. Spadoni, R. Pasini, L. Conti, G. Granzotto. La sua prima mostra personale si è tenuta proprio a Reggio Emilia nel 1985, alla Galleria La Minima. Da allora, l’artista ha mantenuto uno stretto legame con la città che si è concretizzato con le personali “La fluidità della visione” (Palazzo Casotti, Reggio Emilia, 2009, testi di Sandro Parmiggiani e di Leonardo Conti) e “Frammenti nella memoria” (Galleria Radium Artis, San Martino in Rio, Reggio Emilia, 2013-14).
BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all’attività professionale, sostiene da anni l’arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, “Fotografia Europea” 2010-2017).
ImmaginateVI artisti
12/12/2015 - 15/01/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Inside Consulting Reggio Emilia (Via Alberto Pansa, 55/I), società specializzata in consulenza strategica di direzione, ospita, dal 12 dicembre 2015 al 15 gennaio 2016, “ImmaginateVI artisti”, ovvero “Immaginate 6 artisti”, esposizione collettiva con opere di Marco Arduini, Daniele Cestari, Lorenzo Criscuoli, Nicla Ferrari, Daniele Lunghini e Michele Sassi.
Curata da Luigi Borettini, la mostra sarà inaugurata sabato 12 dicembre alle ore 17.00, alla presenza di Erio Mazzoli (titolare Inside Consulting Reggio Emilia), degli artisti e del curatore.
«Come Agente delle Assicurazioni Generali di Reggio Emilia – spiega Mazzoli – ho organizzato decine di mostre ed eventi, sponsorizzando iniziative culturali di rilievo per la città. Una buona consuetudine che desidero portare anche nella nuova esperienza lavorativa con Inside Conculting Reggio Emilia, così da ringraziare i nostri clienti per la fiducia accordata attraverso l’invito ad una serata d’arte e cultura».
«L’esposizione – scrive Borettini – presenta una selezione di opere di diversi artisti che si conoscono da tempo e si stimano reciprocamente. Il nostro tentativo è stato quello di ricreare un’antica Agorà, uno spazio in cui scambiarsi liberamente opinioni ed idee».
Marco Arduini (Reggio Emilia, 1959), pittore, presenta una selezione di opere a tempera ed acrilico legate alla Pop Art americana. Daniele Cestari (Ferrara, 1983), pittore, dipinge città avvolte nella nebbia, in un naufragio urbano che comprende architetture, segni e storie. Lorenzo Criscuoli (Reggio Emilia, 1966), pittore e sculture, realizza “pittosculture”, ossia assemblaggi apparentemente ludici che celano pensieri ed inquietudini. Nicla Ferrari (Cavriago, Reggio Emilia, 1960), pittrice, dopo un lungo percorso sul corpo umano, presenta ora opere in cui elementi descritti nel dettaglio si alternano a tratti di materia fluida o vibrante. Daniele Lunghini (Roma, 1967), artista poliedrico e videomaker, propone paesaggi onirici, ambientati in un Medioevo futuribile. Michele Sassi (Sassuolo, Modena, 1970), scultore, crea animali e figure di terracotta o di marmo che, attraverso traslazioni e rimandi, propongono una riflessione sulla società contemporanea.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2016, da lunedì a venerdì con orario 9.00-12.00 e 15.00-18.00, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1841772, info@inside.re.it, www.inside.re.it.
Curata da Luigi Borettini, la mostra sarà inaugurata sabato 12 dicembre alle ore 17.00, alla presenza di Erio Mazzoli (titolare Inside Consulting Reggio Emilia), degli artisti e del curatore.
«Come Agente delle Assicurazioni Generali di Reggio Emilia – spiega Mazzoli – ho organizzato decine di mostre ed eventi, sponsorizzando iniziative culturali di rilievo per la città. Una buona consuetudine che desidero portare anche nella nuova esperienza lavorativa con Inside Conculting Reggio Emilia, così da ringraziare i nostri clienti per la fiducia accordata attraverso l’invito ad una serata d’arte e cultura».
«L’esposizione – scrive Borettini – presenta una selezione di opere di diversi artisti che si conoscono da tempo e si stimano reciprocamente. Il nostro tentativo è stato quello di ricreare un’antica Agorà, uno spazio in cui scambiarsi liberamente opinioni ed idee».
Marco Arduini (Reggio Emilia, 1959), pittore, presenta una selezione di opere a tempera ed acrilico legate alla Pop Art americana. Daniele Cestari (Ferrara, 1983), pittore, dipinge città avvolte nella nebbia, in un naufragio urbano che comprende architetture, segni e storie. Lorenzo Criscuoli (Reggio Emilia, 1966), pittore e sculture, realizza “pittosculture”, ossia assemblaggi apparentemente ludici che celano pensieri ed inquietudini. Nicla Ferrari (Cavriago, Reggio Emilia, 1960), pittrice, dopo un lungo percorso sul corpo umano, presenta ora opere in cui elementi descritti nel dettaglio si alternano a tratti di materia fluida o vibrante. Daniele Lunghini (Roma, 1967), artista poliedrico e videomaker, propone paesaggi onirici, ambientati in un Medioevo futuribile. Michele Sassi (Sassuolo, Modena, 1970), scultore, crea animali e figure di terracotta o di marmo che, attraverso traslazioni e rimandi, propongono una riflessione sulla società contemporanea.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2016, da lunedì a venerdì con orario 9.00-12.00 e 15.00-18.00, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1841772, info@inside.re.it, www.inside.re.it.
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Davide Bramante - NOVE
04/04/2015 - 17/05/2015
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
DAVIDE BRAMANTE NOVE
RISO, MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA
INAUGURAZIONE SABATO 4 APRILE ORE 17:00
FINO AL 3 MAGGIO 2015
GAM - GALLERIA D’ARTE MODERNA
INAUGURAZIONE SABATO 4 APRILE ORE 19.00
FINO AL 17 MAGGIO 2015
NOVE è il titolo di un ampio progetto - promosso dall’Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana e realizzato dal Museo Regionale d'Arte Contemporanea Palazzo Belmonte Riso, dalla Galleria d’Arte Moderna di Palermo e dall’Associazione Ars Mediterranea, in collaborazione con la RizzutoGallery - che ha al centro il lavoro del fotografo Davide Bramante e costituisce un momento significativo nella sua prolifica e cosmopolita carriera.
Bramante realizza le sue opere fotografiche con la tecnica della esposizione multipla in fase di ripresa, risultato di più scatti sulla stessa porzione di pellicola, caratteristica distintiva unica che ha assicurato a Bramante un posto più che meritato nella fotografia d’arte. Ne risultano visioni simultanee di grandi città, porzioni assemblate dei suoi tanti viaggi e dei suoi pensieri, opere d’arte suggestive e seducenti dove i luoghi più rappresentativi di ogni città riescono a convivere diventando interpretazioni dello spirito collettivo. La sovrapposizione è una delle tecniche più affascinanti della fotografia ma usata molto di più nel cinema. Bramante la usa per uscire, andare in giro per il mondo e catturare immagini, e invece che ricondurle a un reportage documentario, lo fa diventare un’opera a parte, un altro mondo. Il progetto espositivo si articola nelle due sedi museali.
Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia
NOVE | DAVIDE BRAMANTE +
Stefano Cumia, Gianni Di Rosa, Donatella Lombardo, Massimiliano Pelletti, Perino & Vele, Roberto Pugliese, Turi Rapisarda, Giulio Zanet
NOVE sta per i nove artisti coinvolti nell'evento, personalmente invitati da Davide Bramante. Nelle sale di Palazzo Belmonte Riso si creerà un dialogo tra le opere di Davide Bramante e quelle degli artisti chiamati a dialogarci; tra i lightbox e le sculture “luminose” del fotografo saranno esposti i lavori di Stefano Cumia, Gianni Di Rosa, Donatella Lombardo, Massimiliano Pelletti, Perino & Vele, Roberto Pugliese, Turi Rapisarda, Giulio Zanet. E proprio partendo dall’input delle sue opere luminose, Bramante ha idealmente pensato questa mostra come una dedica alla luce, o meglio alla relazione che si instaura con questo elemento, indispensabile e imprescindibile per la creazione, e per certi versi la sua comprensione. Il 2015 è stato proclamato d’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno internazionale della Luce” con l’obiettivo di accrescere la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui le tecnologie basate sulla luce promuovano lo sviluppo sostenibile e forniscano soluzioni alle sfide globali.
GAM - Galleria d’Arte Moderna
DAVIDE BRAMANTE | NOVE
Con la mostra alla GAM - il cui titolo allude sinteticamente al numero delle province siciliane – Bramante compie una “indagine” sulle opere che si trovano sul territorio dell’Isola e che nel corso degli anni sono state acquisite da collezionisti siciliani, oltre a voler essere un modo per ringraziare pubblicamente coloro che hanno creduto e credono nel suo lavoro. La mostra parte infatti da un primo grande nucleo di opere provenienti da collezioni siciliane. Dopo aver girato il mondo e fotografato centinaia di città realizzando migliaia di scatti, per il “globetrotter” Bramante questa esposizione è forse soprattutto un tributo alla sua Sicilia, terra ricca di storie, di passaggi, di dominazioni, di stratificazioni e di immagini che inevitabilmente hanno contribuito alla formazione del suo DNA artistico. Oltre al nucleo centrale di opere, il percorso espositivo si articolerà in altre tre sezioni tematiche. Una si compone di 3 nuove Photos di medio/grande formato, realizzate in omaggio a Palermo appositamente per questa mostra, la seconda è una serie di acquarelli su foto, la terza è un nuovissimo ed inedito progetto di opere stampate su tessuto, realizzate in collaborazione con la Seteria Argenti di Como. Nato a Siracusa nel 1970, Davide Bramante si è formato a Torino, alla prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti. Il suo curriculum artistico annovera numerose esperienze a livello internazionale, ha all’attivo oltre sessanta mostre tra personali e collettive in Musei, Fondazioni e Gallerie nazionali ed estere, tra cui il MoMA New York Museum, il MACI di Isernia, il Palazzo delle Papesse di Siena e il Kunsthaus Tacheles di Berlino.
Con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana
Progetto: Ars Mediterranea e RizzutoGallery, con il sostegno di Elenka s.r.l.
Catalogo con testi di Leoluca Orlando, Andrea Cusumano, Antonella Purpura, Valeria Li Vigni, Elio Grazioli, Tiziana Pantaleo, edito da Afa/GlifoGlifo edizioni.
Sponsor tecnici: Cantina Settesoli, Hotel Principe di Villafranca, Hotel Plaza Opera, Palermo, C&S congressi ed eventi.
RISO, MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA
INAUGURAZIONE SABATO 4 APRILE ORE 17:00
FINO AL 3 MAGGIO 2015
GAM - GALLERIA D’ARTE MODERNA
INAUGURAZIONE SABATO 4 APRILE ORE 19.00
FINO AL 17 MAGGIO 2015
NOVE è il titolo di un ampio progetto - promosso dall’Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana e realizzato dal Museo Regionale d'Arte Contemporanea Palazzo Belmonte Riso, dalla Galleria d’Arte Moderna di Palermo e dall’Associazione Ars Mediterranea, in collaborazione con la RizzutoGallery - che ha al centro il lavoro del fotografo Davide Bramante e costituisce un momento significativo nella sua prolifica e cosmopolita carriera.
Bramante realizza le sue opere fotografiche con la tecnica della esposizione multipla in fase di ripresa, risultato di più scatti sulla stessa porzione di pellicola, caratteristica distintiva unica che ha assicurato a Bramante un posto più che meritato nella fotografia d’arte. Ne risultano visioni simultanee di grandi città, porzioni assemblate dei suoi tanti viaggi e dei suoi pensieri, opere d’arte suggestive e seducenti dove i luoghi più rappresentativi di ogni città riescono a convivere diventando interpretazioni dello spirito collettivo. La sovrapposizione è una delle tecniche più affascinanti della fotografia ma usata molto di più nel cinema. Bramante la usa per uscire, andare in giro per il mondo e catturare immagini, e invece che ricondurle a un reportage documentario, lo fa diventare un’opera a parte, un altro mondo. Il progetto espositivo si articola nelle due sedi museali.
Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia
NOVE | DAVIDE BRAMANTE +
Stefano Cumia, Gianni Di Rosa, Donatella Lombardo, Massimiliano Pelletti, Perino & Vele, Roberto Pugliese, Turi Rapisarda, Giulio Zanet
NOVE sta per i nove artisti coinvolti nell'evento, personalmente invitati da Davide Bramante. Nelle sale di Palazzo Belmonte Riso si creerà un dialogo tra le opere di Davide Bramante e quelle degli artisti chiamati a dialogarci; tra i lightbox e le sculture “luminose” del fotografo saranno esposti i lavori di Stefano Cumia, Gianni Di Rosa, Donatella Lombardo, Massimiliano Pelletti, Perino & Vele, Roberto Pugliese, Turi Rapisarda, Giulio Zanet. E proprio partendo dall’input delle sue opere luminose, Bramante ha idealmente pensato questa mostra come una dedica alla luce, o meglio alla relazione che si instaura con questo elemento, indispensabile e imprescindibile per la creazione, e per certi versi la sua comprensione. Il 2015 è stato proclamato d’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno internazionale della Luce” con l’obiettivo di accrescere la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui le tecnologie basate sulla luce promuovano lo sviluppo sostenibile e forniscano soluzioni alle sfide globali.
GAM - Galleria d’Arte Moderna
DAVIDE BRAMANTE | NOVE
Con la mostra alla GAM - il cui titolo allude sinteticamente al numero delle province siciliane – Bramante compie una “indagine” sulle opere che si trovano sul territorio dell’Isola e che nel corso degli anni sono state acquisite da collezionisti siciliani, oltre a voler essere un modo per ringraziare pubblicamente coloro che hanno creduto e credono nel suo lavoro. La mostra parte infatti da un primo grande nucleo di opere provenienti da collezioni siciliane. Dopo aver girato il mondo e fotografato centinaia di città realizzando migliaia di scatti, per il “globetrotter” Bramante questa esposizione è forse soprattutto un tributo alla sua Sicilia, terra ricca di storie, di passaggi, di dominazioni, di stratificazioni e di immagini che inevitabilmente hanno contribuito alla formazione del suo DNA artistico. Oltre al nucleo centrale di opere, il percorso espositivo si articolerà in altre tre sezioni tematiche. Una si compone di 3 nuove Photos di medio/grande formato, realizzate in omaggio a Palermo appositamente per questa mostra, la seconda è una serie di acquarelli su foto, la terza è un nuovissimo ed inedito progetto di opere stampate su tessuto, realizzate in collaborazione con la Seteria Argenti di Como. Nato a Siracusa nel 1970, Davide Bramante si è formato a Torino, alla prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti. Il suo curriculum artistico annovera numerose esperienze a livello internazionale, ha all’attivo oltre sessanta mostre tra personali e collettive in Musei, Fondazioni e Gallerie nazionali ed estere, tra cui il MoMA New York Museum, il MACI di Isernia, il Palazzo delle Papesse di Siena e il Kunsthaus Tacheles di Berlino.
Con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana
Progetto: Ars Mediterranea e RizzutoGallery, con il sostegno di Elenka s.r.l.
Catalogo con testi di Leoluca Orlando, Andrea Cusumano, Antonella Purpura, Valeria Li Vigni, Elio Grazioli, Tiziana Pantaleo, edito da Afa/GlifoGlifo edizioni.
Sponsor tecnici: Cantina Settesoli, Hotel Principe di Villafranca, Hotel Plaza Opera, Palermo, C&S congressi ed eventi.
Mirko Baricchi, Humus
27/06/2015 - 26/07/2015
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
La Galleria San Ludovico di Parma (Borgo del Parmigianino, 2/a) ospita, dal 27 giugno al 26 luglio 2015, la personale dell’artista spezzino Mirko Baricchi, a cura di Chiara Canali. Patrocinata dal Comune di Parma, l’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale Art Company in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana artecontemporanea (Sarzana, La Spezia) e Bonioni Arte (Reggio Emilia). Il vernissage si terrà sabato 27 giugno alle ore 18.00. Per tutta la durata della mostra, un’opera di Mirko Baricchi sarà inoltre esposta nella prima sala della Pinacoteca Stuard (Borgo del Parmigianino, 2/b), con oltre duecento opere dal XIV secolo al Novecento.
La mostra, intitolata “Humus”, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta.
«Humus – spiega l’artista – è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici».
Come scrive la curatrice, «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».
L’allestimento, pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione. Completa il progetto il video Making of “Germogli. e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra.
La personale sarà visitabile fino al 26 luglio 2015. Ingresso libero. La Galleria San Ludovico è aperta di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso. Catalogo Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte con testi di Chiara Canali disponibile in sede. Per informazioni: www.artcompanyitalia.com, www.cardelliefontana.com, www.bonioniarte.it.
Mirko Baricchi nasce a La Spezia nel 1970. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS).
La mostra, intitolata “Humus”, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta.
«Humus – spiega l’artista – è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici».
Come scrive la curatrice, «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».
L’allestimento, pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione. Completa il progetto il video Making of “Germogli. e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra.
La personale sarà visitabile fino al 26 luglio 2015. Ingresso libero. La Galleria San Ludovico è aperta di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso. Catalogo Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte con testi di Chiara Canali disponibile in sede. Per informazioni: www.artcompanyitalia.com, www.cardelliefontana.com, www.bonioniarte.it.
Mirko Baricchi nasce a La Spezia nel 1970. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS).