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Evento: Simposio di Scultura
17/05/2015 - 01/07/2015
Dettagli
Data di inserimento: | 06/02/2015 - 11:08 |
Luogo: | Napoli (NA) - Campania |
Data di inizio: | 17/05/2015 |
Data di fine | 01/07/2015 |
Descrizione
m o s t r a e s p o s i t i v a d i s c u l t u r a
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei, nasce il progetto artistico dal titolo ”Simposio di Scultura presso la Casa Museo del Corallo”
La proposta espositiva è avallata dall’Ente privato Museo del Corallo, unico esempio di Casa Museo del Corallo presente sul territorio italiano, oggi sito a Napoli, alla Galleria Umberto I.
La curatela del progetto è affidata dalla Fam. Ascione alla dott.ssa Gina Affinito.
La selezione è aperta a tutti gli artisti scultori ed artisti in installazioni, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, per un totale di n.10 postazioni.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore artistico del Museo.
Il MUSEO
Il Museo ripercorre la storia, attraverso l’esposizione di documenti originali e delle più significative creazioni dell’azienda manifatturiera del corallo, dall’Ottocento fino al moderno e al contemporaneo. Sito al II piano della facciata principale della Galleria Umberto I di Napoli, ne occupa la gran parte. Ciò consente di avere una visuale eccezionale di alcuni dei luoghi più esclusivi e densi di storia della città: dai balconi del museo i rilievi di stucco della facciata del Teatro di San Carlo sono quasi “a portata di mano” e così pure le famose sculture marmoree di Carlo Nicoli che severamente sostengono le ampie finestre dei saloni principali.
SPECIFICHE TECNICHE
Ogni artista può partecipare con n. 1 opera creata in qualsiasi materiale organico o inorganico. Le dimensioni delle sculture non devono superare 100cm larghezza x 80cm profondità x 100 cm di altezza. In sede di allestimento, l’artista dovrà fornire all'organizzazione tutti i materiali necessari per l'allestimento dell’opera.
le opere resteranno in esposizione per la durata di 2 mesi con servizio di guardiania continuo e visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data da definire con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte Prof. Carlo Roberto Sciascia, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo Alessandro Santulli, rassegna stampa nazionale, progettazione grafica e stampa di invito e locandina.
LE OPERE SITE SPECIFIC
L’arte contemporanea vive sempre più in rapporto al luogo che la ospita e l’artista trae ispirazione dal particolare contesto destinato ad accogliere la sua opera.
A questo proposito saranno realizzate per il Museo del Corallo n.3 opere site specific che entreranno a far parte della collezione permanente del Museo, realizzate su specifica richiesta da 3 giovani artisti italiani.
Per candidarsi fare richiesta del regolamento all'indirizzo gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei, nasce il progetto artistico dal titolo ”Simposio di Scultura presso la Casa Museo del Corallo”
La proposta espositiva è avallata dall’Ente privato Museo del Corallo, unico esempio di Casa Museo del Corallo presente sul territorio italiano, oggi sito a Napoli, alla Galleria Umberto I.
La curatela del progetto è affidata dalla Fam. Ascione alla dott.ssa Gina Affinito.
La selezione è aperta a tutti gli artisti scultori ed artisti in installazioni, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, per un totale di n.10 postazioni.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore artistico del Museo.
Il MUSEO
Il Museo ripercorre la storia, attraverso l’esposizione di documenti originali e delle più significative creazioni dell’azienda manifatturiera del corallo, dall’Ottocento fino al moderno e al contemporaneo. Sito al II piano della facciata principale della Galleria Umberto I di Napoli, ne occupa la gran parte. Ciò consente di avere una visuale eccezionale di alcuni dei luoghi più esclusivi e densi di storia della città: dai balconi del museo i rilievi di stucco della facciata del Teatro di San Carlo sono quasi “a portata di mano” e così pure le famose sculture marmoree di Carlo Nicoli che severamente sostengono le ampie finestre dei saloni principali.
SPECIFICHE TECNICHE
Ogni artista può partecipare con n. 1 opera creata in qualsiasi materiale organico o inorganico. Le dimensioni delle sculture non devono superare 100cm larghezza x 80cm profondità x 100 cm di altezza. In sede di allestimento, l’artista dovrà fornire all'organizzazione tutti i materiali necessari per l'allestimento dell’opera.
le opere resteranno in esposizione per la durata di 2 mesi con servizio di guardiania continuo e visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data da definire con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte Prof. Carlo Roberto Sciascia, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo Alessandro Santulli, rassegna stampa nazionale, progettazione grafica e stampa di invito e locandina.
LE OPERE SITE SPECIFIC
L’arte contemporanea vive sempre più in rapporto al luogo che la ospita e l’artista trae ispirazione dal particolare contesto destinato ad accogliere la sua opera.
A questo proposito saranno realizzate per il Museo del Corallo n.3 opere site specific che entreranno a far parte della collezione permanente del Museo, realizzate su specifica richiesta da 3 giovani artisti italiani.
Per candidarsi fare richiesta del regolamento all'indirizzo gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
Altri eventi dell'inserzionista
Ode to food - Milano Art Week: gli artisti selezionati
27/06/2015 - 09/07/2015
Milano (MI) - Lombardia
Inserito da Gina Affinito
Milano - Cibo da mangiare con gli occhi: E’ Ode to food, l’esposizione collettiva, composta dalle opere di ben 32 artisti, inserita nella Milano art Week.
Un’ode al cibo ed all’arte contemporanea con lavori appartenenti alla categoria della pittura, della scultura, della fotografia, una installazione ed un’opera di video-arte.
Doppia esposizione a Milano: da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio 2015 presso la Chie Art Gallery di viale Premuda 27 (l’inaugurazione è in programma per sabato 27 giugno alle ore 19.00) e da giovedì 2 luglio a giovedì 9 luglio 2015 presso la Galleria Pisacane Arte di via Carlo Pisacane 36 (l’inaugurazione è in programma per giovedì 2 luglio alle ore 19.00).
La mostra, ad ingresso libero, è promossa dall’Associazione Centro Culturale Arianna, con la curatela dell’esperta d’arte Gina Affinito.
Il presupposto
Il filosofo Ludwig Feurbach sostiene che l’uomo sia ciò che mangia, mentre l’antropologo Claude Levi Strauss, recentemente scomparso, sostiene che l’uomo mangia non solo ciò che è buono da mangiare ma anche e soprattutto ciò che è buono (ed opportuno) da pensare. Quindi ciò che è conforme alla sua struttura sociale di riferimento, alla sua affettività ed al suo credo. In definitiva si nutre di idee oltre che di cibo.
Il cibo è vita, non solo perché è essenziale al suo mantenimento, ma anche perché è fiammella di sentimenti come la felicità ed il dolore. Il cibo è vita, così come la sua assenza o penuria, o al contrario il suo eccesso, è foriero di malattie e morte.
Le lancette del cibo segnano l’ora di momenti di convivialità ed aggregazione, dove si intrecciano amori e lievi capricci, o si concludono affari, perché, come recita un vecchio adagio, a tavola non si invecchia”.
Cibo che unisce, come succede per l’olio, simbolo della cultura e della saggezza contadina, usato per condire un semplice pezzo di pane. Cibo che divide, portando con sè odio e morte, come accade per il cosiddetto olio nero, il petrolio, re e signore di tanti conflitti, che arricchisce pochi e affama molti.
Il cibo nutre i rapporti umani, così come la sua assenza o scarsità, li depriva, fino ad atrofizzarli irrimediabilmente. Perché per cibo intendiamo non solo quello che dalla gola arriva allo stomaco, ma anche quello che si dimostra capace di arricchire l’anima di emozioni ed esperienze.
Quindi è il momento di “cibarci d’arte”, alimentando la mente e facendo respirare l’anima, gustando a piccoli e saporiti sorsi il “bello da mangiare”, il cibo buono da mangiare e bello da vedere, come lo definisce Ave Appiano, esperta di semiotica dell’arte, nel suo omonimo libro.
Il cibo, da sempre, è indissolubilmente legato alla storia dell’arte. Si pensi solo all’excursus dalle nature morte, presenti sin dall’antichità, ai floridi corpi boteriani, che del cibo si fanno rappresentanti.
Il cibo per l’arte è come il dio Mercurio per l’Olimpo: colui a cui è affidato il delicato compito di comunicare numerosi messaggi.
Il Progetto
Ode To food è un progetto nato dall’incontro con la fotografa americana Beth Galton, che con il suo obiettivo puntato su tutto quello che nutre la vita e un portfolio ideale per gustare still life saporiti, odi alla patata, texture commestibili e la singolare prospettiva offerta dal Cut Food, indaga sugli aspetti estetici ed artistici del cibo, attraverso lo svelamento di quelle prospettive interne, invisibili allo sguardo affamato, ed attraverso la realizzazione di opere che sono una vera e propria poesia visuale.
Gli artisti selezionati
Un’apposita commissione di esperti ha selezionato 32 artisti. Ecco l’elenco completo:
Maria Luisa Acciaioli, Maria Grazia Algisi, Nicola Ancona , Anna De Rosa, Marilena Di Gianvito, Amedeo Esposito, Francesco Fai, Cristina Flaviano, Antonio Franchi, Marisa Fusco, Shakar Galajian, Tommaso Infè , Zaklina Jacoby, Laura Longhitano, Gabriella Lusignani, Giovanna Magugliani, Leonardo Martellucci, Chiara Margherita Mazza, Tittina Mirra, Antonella Modaffari Bartoli, Maurizio Muscettola, Gaia Pasini, Michele Salvatore Pellegrino, Marco Perini, Ivan Pili, Federico Pisciotta, Tina Racioppi, Piero Roca, Maria Antonietta Scala, Marina Taroni, Orlando Tocco, Raffaella Vaira.
Guest artist: Beth Galton Food Photographer.
Patrocini
La Rassegna è realizzata con l’Alto Patrocinio Morale UNESCO Napoli, sotto gli auspici di EXPO in città 2015 e rientra tra le iniziative artistiche sponsorizzate e supportate dalla Camera di Commercio di Milano.
Infatti sin da subito è risultato nevralgico ai fini della promozione e del sostegno morale del progetto il partenariato con le due Istituzioni depositarie delle iniziative legate all’Esposizione Universale 2015, Camera di Commercio di Milano ed EXPO in CITTA’. L’esposizione è stata ufficialmente inserita tra gli eventi ritenuti “più meritevoli” nell'incrementare l'attrattività della città durante il periodo Expo.
Le Location
Due Gallerie milanesi:
Galleria “Chie Art Gallery” e "Pisacane Arte"
Un’ode al cibo ed all’arte contemporanea con lavori appartenenti alla categoria della pittura, della scultura, della fotografia, una installazione ed un’opera di video-arte.
Doppia esposizione a Milano: da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio 2015 presso la Chie Art Gallery di viale Premuda 27 (l’inaugurazione è in programma per sabato 27 giugno alle ore 19.00) e da giovedì 2 luglio a giovedì 9 luglio 2015 presso la Galleria Pisacane Arte di via Carlo Pisacane 36 (l’inaugurazione è in programma per giovedì 2 luglio alle ore 19.00).
La mostra, ad ingresso libero, è promossa dall’Associazione Centro Culturale Arianna, con la curatela dell’esperta d’arte Gina Affinito.
Il presupposto
Il filosofo Ludwig Feurbach sostiene che l’uomo sia ciò che mangia, mentre l’antropologo Claude Levi Strauss, recentemente scomparso, sostiene che l’uomo mangia non solo ciò che è buono da mangiare ma anche e soprattutto ciò che è buono (ed opportuno) da pensare. Quindi ciò che è conforme alla sua struttura sociale di riferimento, alla sua affettività ed al suo credo. In definitiva si nutre di idee oltre che di cibo.
Il cibo è vita, non solo perché è essenziale al suo mantenimento, ma anche perché è fiammella di sentimenti come la felicità ed il dolore. Il cibo è vita, così come la sua assenza o penuria, o al contrario il suo eccesso, è foriero di malattie e morte.
Le lancette del cibo segnano l’ora di momenti di convivialità ed aggregazione, dove si intrecciano amori e lievi capricci, o si concludono affari, perché, come recita un vecchio adagio, a tavola non si invecchia”.
Cibo che unisce, come succede per l’olio, simbolo della cultura e della saggezza contadina, usato per condire un semplice pezzo di pane. Cibo che divide, portando con sè odio e morte, come accade per il cosiddetto olio nero, il petrolio, re e signore di tanti conflitti, che arricchisce pochi e affama molti.
Il cibo nutre i rapporti umani, così come la sua assenza o scarsità, li depriva, fino ad atrofizzarli irrimediabilmente. Perché per cibo intendiamo non solo quello che dalla gola arriva allo stomaco, ma anche quello che si dimostra capace di arricchire l’anima di emozioni ed esperienze.
Quindi è il momento di “cibarci d’arte”, alimentando la mente e facendo respirare l’anima, gustando a piccoli e saporiti sorsi il “bello da mangiare”, il cibo buono da mangiare e bello da vedere, come lo definisce Ave Appiano, esperta di semiotica dell’arte, nel suo omonimo libro.
Il cibo, da sempre, è indissolubilmente legato alla storia dell’arte. Si pensi solo all’excursus dalle nature morte, presenti sin dall’antichità, ai floridi corpi boteriani, che del cibo si fanno rappresentanti.
Il cibo per l’arte è come il dio Mercurio per l’Olimpo: colui a cui è affidato il delicato compito di comunicare numerosi messaggi.
Il Progetto
Ode To food è un progetto nato dall’incontro con la fotografa americana Beth Galton, che con il suo obiettivo puntato su tutto quello che nutre la vita e un portfolio ideale per gustare still life saporiti, odi alla patata, texture commestibili e la singolare prospettiva offerta dal Cut Food, indaga sugli aspetti estetici ed artistici del cibo, attraverso lo svelamento di quelle prospettive interne, invisibili allo sguardo affamato, ed attraverso la realizzazione di opere che sono una vera e propria poesia visuale.
Gli artisti selezionati
Un’apposita commissione di esperti ha selezionato 32 artisti. Ecco l’elenco completo:
Maria Luisa Acciaioli, Maria Grazia Algisi, Nicola Ancona , Anna De Rosa, Marilena Di Gianvito, Amedeo Esposito, Francesco Fai, Cristina Flaviano, Antonio Franchi, Marisa Fusco, Shakar Galajian, Tommaso Infè , Zaklina Jacoby, Laura Longhitano, Gabriella Lusignani, Giovanna Magugliani, Leonardo Martellucci, Chiara Margherita Mazza, Tittina Mirra, Antonella Modaffari Bartoli, Maurizio Muscettola, Gaia Pasini, Michele Salvatore Pellegrino, Marco Perini, Ivan Pili, Federico Pisciotta, Tina Racioppi, Piero Roca, Maria Antonietta Scala, Marina Taroni, Orlando Tocco, Raffaella Vaira.
Guest artist: Beth Galton Food Photographer.
Patrocini
La Rassegna è realizzata con l’Alto Patrocinio Morale UNESCO Napoli, sotto gli auspici di EXPO in città 2015 e rientra tra le iniziative artistiche sponsorizzate e supportate dalla Camera di Commercio di Milano.
Infatti sin da subito è risultato nevralgico ai fini della promozione e del sostegno morale del progetto il partenariato con le due Istituzioni depositarie delle iniziative legate all’Esposizione Universale 2015, Camera di Commercio di Milano ed EXPO in CITTA’. L’esposizione è stata ufficialmente inserita tra gli eventi ritenuti “più meritevoli” nell'incrementare l'attrattività della città durante il periodo Expo.
Le Location
Due Gallerie milanesi:
Galleria “Chie Art Gallery” e "Pisacane Arte"
L' ARTE CHE CURA - I linguaggi della creatività
15/06/2017 - 25/06/2017
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gina Affinito
I LINGUAGGI DELLA CREATIVITA’
TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE
15-25 Giugno 2017
INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE ATTIVITA’
L’Accademia Imago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Sindaco di Napoli e dell’Ordine degli Psicologi della Campania, organizza e promuove l'evento “I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, che si terrà dal 15 al 25 Giugno 2017 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli.
L'evento si inserisce nella cornice di un ambizioso progetto, denominato "L'Arte che Cura", che si propone, innanzitutto, di promuovere nei tempi a venire un ampio dibattito sulle potenzialità trasformative e terapeutiche dell'arte tra tutti coloro che delle Terapie espressive si occupano, nella teoria e nella prassi; successivamente, di divulgare le idee e gli sviluppi derivanti da tale confronto affinché si sensibilizzino le istituzioni, il mondo accademico, i media e, in definitiva, tutti i potenziali beneficiari delle Terapie con l’Arte e si riesca a conseguire un importante scatto culturale. "L'Arte che Cura" intende pertanto porsi come punto di riferimento napoletano per un movimento scientifico e artistico su scala nazionale che si occupi a tempo pieno dello sviluppo di questo settore, e che coinvolga scienziati, umanisti, artisti, operatori del sociale e chiunque abbia fruito o intenda fruire dell'arte come di un'esperienza profondamente evolutiva.
“I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, evento che di tale movimento segna dunque l'atto di nascita, si realizzerà attraverso dieci giorni dedicati alle varie “arti che curano”, come la Teatroterapia, lo Psicodramma, la Musicoterapia, le Arti Visive, la Scrittura Creativa, le arti "ludiche" per ragazzi e bambini, e tanto altro.
Una serie di suggestivi laboratori esperienziali, grazie ai quali i partecipanti potranno concretamente fare un'esperienza in prima persona delle tecniche proposte, sarà preceduta da un convegno, che intende portare l'attenzione sugli aspetti scientifici e formativi dell'arte che cura.
La manifestazione, infatti, ha l'intento di mostrare come i vari linguaggi creativi possano diventare non solo strumento di rappresentazioni, ma anche il mezzo tramite il quale, con un adeguato lavoro psicologico, si possono curare patologie, trasformare contesti difficili, e, più in generale, far crescere l'individuo. Ma vuole anche sottolineare come l'arte, affinché possa determinare realmente un processo di cura e di trasformazione, debba essere associata a un sapere scientifico affidabile e condiviso, frutto di studi e ricerche adeguate, con cui formare adeguatamente gli operatori del futuro.
TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE
15-25 Giugno 2017
INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE ATTIVITA’
L’Accademia Imago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Sindaco di Napoli e dell’Ordine degli Psicologi della Campania, organizza e promuove l'evento “I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, che si terrà dal 15 al 25 Giugno 2017 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli.
L'evento si inserisce nella cornice di un ambizioso progetto, denominato "L'Arte che Cura", che si propone, innanzitutto, di promuovere nei tempi a venire un ampio dibattito sulle potenzialità trasformative e terapeutiche dell'arte tra tutti coloro che delle Terapie espressive si occupano, nella teoria e nella prassi; successivamente, di divulgare le idee e gli sviluppi derivanti da tale confronto affinché si sensibilizzino le istituzioni, il mondo accademico, i media e, in definitiva, tutti i potenziali beneficiari delle Terapie con l’Arte e si riesca a conseguire un importante scatto culturale. "L'Arte che Cura" intende pertanto porsi come punto di riferimento napoletano per un movimento scientifico e artistico su scala nazionale che si occupi a tempo pieno dello sviluppo di questo settore, e che coinvolga scienziati, umanisti, artisti, operatori del sociale e chiunque abbia fruito o intenda fruire dell'arte come di un'esperienza profondamente evolutiva.
“I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, evento che di tale movimento segna dunque l'atto di nascita, si realizzerà attraverso dieci giorni dedicati alle varie “arti che curano”, come la Teatroterapia, lo Psicodramma, la Musicoterapia, le Arti Visive, la Scrittura Creativa, le arti "ludiche" per ragazzi e bambini, e tanto altro.
Una serie di suggestivi laboratori esperienziali, grazie ai quali i partecipanti potranno concretamente fare un'esperienza in prima persona delle tecniche proposte, sarà preceduta da un convegno, che intende portare l'attenzione sugli aspetti scientifici e formativi dell'arte che cura.
La manifestazione, infatti, ha l'intento di mostrare come i vari linguaggi creativi possano diventare non solo strumento di rappresentazioni, ma anche il mezzo tramite il quale, con un adeguato lavoro psicologico, si possono curare patologie, trasformare contesti difficili, e, più in generale, far crescere l'individuo. Ma vuole anche sottolineare come l'arte, affinché possa determinare realmente un processo di cura e di trasformazione, debba essere associata a un sapere scientifico affidabile e condiviso, frutto di studi e ricerche adeguate, con cui formare adeguatamente gli operatori del futuro.
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Pietro Iori, Risorta
15/05/2015 - 14/06/2015
Riano (RM) - Lazio
Inserito da CSArt Serri
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 15 maggio al 14 giugno 2015, la mostra personale di Pietro Iori, allestita in occasione di “Fotografia Europea”. Curata da Federico Bonioni con un testo di Raffaella Caruso, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 15 maggio dalle ore 18.00 alle ore 22.00.
Il progetto “Risorta. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” trae il titolo dall’opera “Risorta” (2007), in cui una scultura lieve di garza e gesso fa eco alla fotografia sovrastante, richiamando più in generale la ricerca dell’autore, da anni incentrata sul tema del territorio e della memoria.
«Una fotografia plastica – scrive Raffaella A. Caruso – fatta di pieni e di vuoti […], un paesaggio in cui l’artista fa sentire la propria presenza non solo come osservatore esterno ma anche come soggetto che agisce con l’opera e nell’opera».
In esposizione, una quindicina di lavori realizzati dal 2002 al 2015, in cui l’oggetto, dato dal segno pittorico o scultoreo, si relaziona con l’apparato fotografico. Accanto alle opere tratte dalle serie “Red blood line”, “Un cuscino per sognare”, “Casa blindata”, “Risorta”, “Natura in città”, “Uno sguardo ascoltava” e “Paesaggio romantico”, anche un progetto inedito – “Raccolti” (2015) – teso ad analizzare le fratture e i cambiamenti che coinvolgono il paesaggio nel corso delle stagioni.
La mostra sarà visitabile da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00. Per informazioni: tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it - info@bonioniarte.it.
Il progetto “Risorta. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” trae il titolo dall’opera “Risorta” (2007), in cui una scultura lieve di garza e gesso fa eco alla fotografia sovrastante, richiamando più in generale la ricerca dell’autore, da anni incentrata sul tema del territorio e della memoria.
«Una fotografia plastica – scrive Raffaella A. Caruso – fatta di pieni e di vuoti […], un paesaggio in cui l’artista fa sentire la propria presenza non solo come osservatore esterno ma anche come soggetto che agisce con l’opera e nell’opera».
In esposizione, una quindicina di lavori realizzati dal 2002 al 2015, in cui l’oggetto, dato dal segno pittorico o scultoreo, si relaziona con l’apparato fotografico. Accanto alle opere tratte dalle serie “Red blood line”, “Un cuscino per sognare”, “Casa blindata”, “Risorta”, “Natura in città”, “Uno sguardo ascoltava” e “Paesaggio romantico”, anche un progetto inedito – “Raccolti” (2015) – teso ad analizzare le fratture e i cambiamenti che coinvolgono il paesaggio nel corso delle stagioni.
La mostra sarà visitabile da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00. Per informazioni: tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it - info@bonioniarte.it.